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Agguato di camorra a San Giovanni a Teduccio: ucciso 50enne
Agguato di matrice camorristica in serata a Napoli in piazza Giambattista Pacichelli, poco lontano da Corso San Giovanni a Teduccio, periferia orientale della città.PUBBLICITA
La vittima è un pregiudicato di 50 anni raggiunto da alcuni colpi di arma da fuoco sparati da distanza ravvicinata da due sicari in sella a uno scooter e con il volto coperto. Soccorso e trasferito all’Ospedale del Mare, l’uomo è deceduto poco dopo a causa delle ferite riportate.
Erano in sella a uno scooter i due sicari dal volto coperto che in serata a Napoli hanno teso un agguato mortale ai danni di un pregiudicato di 50 anni nella zona di San Giovanni a Teduccio.
L’uomo – che era a piedi – è morto poco dopo il suo arrivo all’ospedale del Mare. Fatali alcuni colpi di pistola. Sull’agguato indaga la polizia.Leggi AncheSiamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina “Redazione” sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura! LEGGI TUTTO
Ischia, controlli di polizia e Guardia Costiera: multe e sequestri
Nel fine settimana appena trascorso, gli agenti del Commissariato di Ischia e personale della Capitaneria di Porto- Guardia Costiera di Ischia, con il supporto della Sezione Mare dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, hanno effettuato un servizio finalizzato al controllo e rispetto della sicurezza della navigazione.PUBBLICITA
Nel corso dell’attività sono state identificate, 151 persone, di cui 32 con precedenti di polizia, controllate 58 imbarcazioni e contestate 31 violazioni del Codice di navigazione per un importo complessivo di 40mila euro; infine sono stati sottoposti a fermo amministrativo due natanti.
Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTONicola Iorio morto in Albania, resta in carcere il cognato Salvatore Di Tella
Mentre stamane nella chiesa dello dello Spirito Santo a Casal di Principe si svolgeranno i funerali del 19enne Nicola Iorio morto in Albania in un incidente con uno scooter d’acqua guidato dal cognato, Salvatore Di Tella, il cognato appunto sarà in carcere.
Il 20enne vi resterà per i prossimi 50 giorni. Lo ha deciso nella giornata di ieri il giudice Arta Llazari del Tribunale di Scutari.Il giovane è accusato di omicidio colposo.
Il giudice, in vista della prossima udienza, ha richiesto una perizia sulle moto d’acqua per chiarire le dinamiche dell’incidente. Il 20enne, difeso dall’avvocato Arber Rraja, ha sostenuto che l’impatto è stato accidentale. All’udienza erano presenti anche il padre di Di Tella e il console italiano a Scutari.
Lo scorso 18 agosto, le due moto d’acqua si sono scontrate violentemente. L’impatto ha provocato ferite gravissime a Nicola, che è deceduto poco dopo in ospedale, nonostante i tentativi di salvarlo da parte del cognato.
Stamane alle 11 intanto i funerali di Nicola Iorio. In segno di lutto, l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Ottavio Corvino, ha proclamato il lutto cittadino”in segno di cordoglio per la sua prematura scomparsa”.
Sarà sospeso il mercato rionale. “Vi invito a partecipare, nel rispetto e nella compostezza, a questo momento di dolore per la nostra comunità – dichiara Corvino – l’amministrazione tutta si stringe attorno alla famiglia di Nicola in questo momento di immenso dolore”. LEGGI TUTTONapoli, controlli nella movida di Bagnoli
Nella giornata di ieri, nell’ambito dei servizi predisposti dalla Questura di Napoli nelle aree della “movida”, gli agenti dei Commissariati Bagnoli, Dante, San Carlo, San Paolo, personale della Guardia di Finanza, della Polizia Locale, dell’Asl Na1 e dell’Ispettorato del Lavoro, con la collaborazione del Reparto Mobile di Napoli, hanno effettuato controlli nel quartiere di Bagnoli e nella zona di Coroglio.PUBBLICITA
Nel corso del servizio sono state identificate 193 persone, di cui 27 con precedenti di polizia, controllati 77 veicoli e contestate 10 violazioni del Codice della Strada.Gli operatori hanno, altresì, ispezionato 9 esercizi commerciali ai cui titolari sono state imposte circa 29 prescrizioni per violazioni di varia natura elevando sanzioni per circa 7 mila euro, oltre al sequestro di 20 kg di derrate alimentari per mancata tracciabilità e mancati requisiti igienici; pertanto, due locali commerciali sono stati chiusi.
Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTOSen. Mazzella (M5S): “‘Caso dogana di Torre Annunziata’: porto il caso in Parlamento’”
“A distanza di giorni, il responsabile degli uffici amministrativi delle Dogane di Napoli ancora non ha risposto ad una mia PEC in cui ho chiesto un accesso agli atti per approfondire le motivazioni poste alla base della chiusura temporanea della Dogana di Torre Annunziata.PUBBLICITA
Le notizie secondo cui quest’ultima sarebbe in procinto di essere accorpata con quella di Castellammare di Stabia lascia pensare che questa chiusura possa anticipare una serrata definitiva. Del resto, mi chiedo a cosa siano servite le recenti opere di manutenzione ordinaria per impedire il deterioramento dell’edificio: possibile che nessun tecnico ha rilevato un problema così importante come quello descritto dal Responsabile per la salute e la sicurezza, che addirittura denunzia ‘una flessione del solaio di calpestio di una stanza’?
Mi chiedo: cosa e’ cambiato in questo arco temporale così ridotto? Solo ora se ne accorge il Responsabile della sicurezza? Inoltre, dato che il Ministero delle infrastrutture è l’ente superiore preposto alla tutela della sicurezza e dei lavori di manutenzione, mentre lo stabile mi risulta essere di proprietà del demanio, come mai gli enti del Governo preposto non sono intervenuti per tempo, evitando una chiusura che danneggia gravemente il tessuto economico oplontino? Non so se siano attendibili le voci che circolano, secondo cui questo documento di valutazione del rischio sia stato confezionato con l’obiettivo di chiudere successivamente questa sede, ma sta di fatto che ci sono molte stranezze che occorre chiarire.
Perciò, prima di portare il caso in Parlamento, aspetto di leggere una risposta dal responsabile degli uffici amministrativi delle Dogane di Napoli, che tarda ad arrivare. Infine, ricordo di aver effettuato recentemente un sopralluogo presso la struttura dichiarata inagibile. Dal momento che sono stati effettuati da poco lavori di manutenzione, ho trovato gli uffici in buono stato, nè gli impiegati hanno avanzato qualche appunto. Mi chiedo: è un caso che il documento redatto dall’RSPP esca proprio ora che vogliono trasferire la dogana a Castellammare?”.Così in una nota il Senatore Orfeo Mazzella.
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CRONACA NERA
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