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La storia di Maria Tino, uccisa dall’uomo che la salvò dalla furia dell’ex marito
Tre colpi di pistola, poi la fine. Maria Tino è morta per mano dell’uomo che diceva di amarla, e che appena un anno prima la salvò dall’ex marito.
È una storia di speranze disattese finite nel sangue, di un amore che si è tradotto in un incubo senza via d’uscita. Maria Tino è morta all’età di 49 anni, uccisa senza pietà su una panchina nella piazza di Dragoni (Caserta). A sparare è stato il suo compagno, Massimo Bianchi, condannato a 19 anni di carcere all’esito del primo grado di giudizio. Lui, che un anno prima dell’omicidio l’aveva salvata dalla furia dell’ex marito, le era sembrato un angelo che l’avrebbe fatta rinascere. Invece, era solo l’inizio del suo inferno.
La storia di Maria Tino
Maria Tino era originaria di Dragoni, un piccolo centro dell’Alto Casertano, dove la sua esistenza sarebbe finita nel più tragico degli epiloghi. Miracolata, forse, o semplicemente sopravvissuta per caso alla violenza dell’ex marito, Angelo Gabriele Ruggiero. È lui che, il 18 agosto 2016, ha cercato di ucciderla con 25 coltellate.Un tentato femminicidio al quale è riuscita a scampare rifugiandosi tra le braccia del suo salvatore, Massimo Bianchi. Ma la storia, a questo punto, assume i contorni di una incredibile sequenza di orrori.
Maria Tino faceva la sarta per arrotondare lo stipendio dei lavori socialmente utili svolti al Comune. Una donna senza grilli per la testa, dolce e sensibile, alla ricerca di una serenità emotiva che non arriverà mai. Era madre di due figli, con i quali conduceva un’esistenza senza troppe pretese, nel tentativo di lasciarsi alle spalle un delicato passato familiare.Fonte foto: https://pixabay.com/it/photos/rose-sulla-panchina-756950/
Chi è l’ex marito di Maria Tino?
Maria Tino aveva sposato Angelo Gabriele Ruggiero, padre dei suoi figli (un maschio e una femmina) che si sarebbe rivelato il regista di una violenza inaudita. Il 18 agosto 2016, accecato dalla gelosia dopo aver sentito una telefonata tra l’ex moglie e Massimo Bianchi, l’uomo l’ha raggiunta in casa colpendola con una serie di fendenti (25, diranno le carte dell’inchiesta) che avrebbero potuto ucciderla.
Dall’altro capo del telefono, il nuovo compagno di lei ha assistito all’agguato in diretta. Una coincidenza che ha trasformato Bianchi nel salvatore di Maria Tino. L’uomo ha chiamato i soccorsi, cui è seguito un ricovero di circa 40 giorni e il ritorno alla vita.
Il dramma di Maria Tino affonda le sue radici in un tessuto di violenze domestiche ormai insostenibili, culminato nella brutale aggressione che ha visto l’ex marito condannato a 8 anni e 4 mesi di carcere per tentato omicidio.
La dinamica ricostruita dagli inquirenti è agghiacciante. Secondo quanto emerso in sede di indagine, Ruggiero era solito appostarsi sotto quella casa di Roccaromana dove la sua ex aveva deciso di rifarsi una vita senza di lui. Quel 18 agosto si sarebbe arrampicato su una grondaia per entrare nell’appartamento, avventarsi sulla donna e sferrarle 25 colpi con un coltellino svizzero.
Esattamente 11 mesi più tardi, Maria Tino non sarebbe riuscita a sfuggire al suo secondo appuntamento con la morte.
L’omicidio di Maria Tino a Dragoni
Massimo Bianchi era l’uomo perfetto con cui rinascere dalle ceneri di un amore malato, maltrattato, distrutto. È con lui che Maria Tino aveva ritrovato il sorriso dopo la difficile separazione dal marito, ed è per lui che aveva subito la brutale aggressione del 2016.
Ruggiero sapeva del loro rapporto e per questo aveva cercato vendetta accoltellandola. Maria Tino si era salvata, certo, ma non sapeva ancora che la sua nuova strada portava dritta all’inferno.
Il nuovo compagno, dipendente della Comunità Montana di Monte Maggiore, si sarebbe rivelato morbosamente geloso. Proprio come l’ex marito, da cui lei aveva cercato riparo. Maria Tino ha deciso di lasciare anche lui, che in realtà non si sarebbe rassegnato a incassare la sconfitta sentimentale.
Il 13 luglio 2017 lei è stata uccisa in pieno centro a Dragoni. Un delitto il cui movente è da ricercare proprio nella cieca gelosia dell’assassino. Massimo Bianchi le avrebbe dato appuntamento in piazza per un ultimo chiarimento, prima dell’addio.
Ma la vita di Maria Tino si è spenta su una panchina. Fatali i 3 colpi di pistola al petto, sparati con una calibro 7.65 legalmente detenuta dal Bianchi ma con il porto d’armi scaduto da anni.
“Sono stato io, mi voleva lasciare“, avrebbe detto lui ai Carabinieri giunti poco dopo sulla scena del crimine. L’arma poggiata sul selciato. La vittima, accasciata su quella inaspettata trappola di ferro battuto e legno, ormai senza speranza di salvezza.
Per l’omicidio di Maria Tino, Massimo Bianchi è stato condannato in primo grado a 19 anni di reclusione, con la formula del rito abbreviato.
Fonte foto: https://pixabay.com/it/photos/rose-sulla-panchina-756950/ More


Gocce di Veleno: il nuovo romanzo di Valeria Benatti in libreria
Esce oggi 14 settembre nelle librerie il nuovo romanzo di Valeria Benatti dal titolo “Gocce di veleno”, un libro dedicato alle donne maltrattate
Valeria Benatti, giornalista e voce storica di radio Rtl 102.5, arriva oggi nelle librerie e anche su eBook con un romanzo doloroso dal titolo Gocce di Veleno dedicato alle donne maltrattate “perché ritrovino la forza di alzare la testa e di abbandonare per sempre il loro Barbablù”.
Che cosa racconta il romanzo Gocce di Veleno?
Il nuovo romanzo di Valeria Benatti parla di una donna libera, autonoma, colta e determinata, vittima di un uomo narciso e manipolatore che la ferisce nel corpo e nell’anima, la stritola, ne annienta la personalità.Ad un certo punto della sua vita però Claudia decide di dire basta a questa relazione malata e chiede aiuto ad altre donne. Grazie alle amiche, alle volontarie e le psicologhe dei centri antiviolenza questa donna riesce a ricostruire se stessa e a ritrovare la capacità di amare.
Il tutto scavando nel suo doloroso passato fatto di un’infanzia segnata dall’abuso, da traumi rimossi ma potentissimi: perchè solo così Claudia potrà capire che cosa l’ha resa succube di un compagno violento e riuscire a rinascere.
Un libro duro, forte, sincero pubblicato da Giunti Editore nella collana Narrativa Non Fiction.
Valeria Benatti, voce storica di Rtl 102.5, giornalista, ha tra l’altro diretto l’incubatore di talenti della Rai Serra Creativa e condotto il talk show Fobie in prima serata su La7. È tra i soci fondatori di Make a Change, movimento per lo sviluppo dell’impresa sociale in Italia (www.makeachange.it). Al suo attivo ha quattro libri: Kitchen in love, Gribaudo 2011; Fulminata dall’amore, Kowalski 2013; La scelta di Samir, Scripta edizioni 2014 – quest’ultimo per sostenere la Onlus CINI-Child In Need Institute con cui collabora da oltre vent’anni (www.adottaunamamma.it) – e Love Toys, Giunti 2014. Vive e lavora a Milanoultimo aggiornamento: 14-09-2016
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