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#MaiPiùInvisibili: la campagna di We World per dare voce alle donne vittime di violenza
#MaiPiùInvisibili. Sono oltre 6 milioni le donne che in Italia subiscono violenza e molte delle loro storie non emergono mai. Sono anche donne il cui coraggio – quando riescono a denunciare – resta nell’ombra, perché “metterci la faccia” significa spesso mettere in pericolo se stesse e i loro figli.
Così, a dare un volto a queste donne sono personaggi famosi dello spettacolo dello sport e della cultura, che hanno deciso di usare la loro voce per raccontare queste storie, insieme a We World, organizzazione che da 50 anni difende i diritti di donne, bambini e bambine in 27 Paesi. Donatella Finocchiaro, Elisa Di Francisca, Federico Russo, Francesco Mandelli, Rossella Brescia, Vittoria Schisano, Michelangelo Tommaso, Alessio Boni, Christiane Filangeri e tanti altri hanno aderito alla campagna social e di raccolta fondi #Maipiùinvisibili.
I numeri della violenzaIn Italia, 1 donna su 3 subisce violenza almeno una volta nella vita, ma non lo dice. Il COVID-19, il lockdown, le problematiche legate alla crisi economica, hanno peggiorato la situazione, lasciando ancora più isolate le donne e i loro figli, vittime di violenza domestica. Raccontare le storie di queste donne è fondamentale per mandare un messaggio a chi vive ancora nella violenza e nel terrore: uscirne è possibile.
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Come contribuire
La campagna #MaiPiùInvisibili, attiva fino al 21 marzo, permetterà di sostenere gli Spazi Donna di WeWorld e proteggere le donne e i loro bambini dalla violenza. Basta donare 2 euro con sms al 45590 dai cellulari personali Wind Tre, TIM, Vodafone, Iliad, PosteMobile, Coop Voce, Tiscali o 5 euro chiamando lo stesso numero da rete fissa TWT, Convergenze, PosteMobile; 5 e 10 euro da rete fissa TIM, Vodafone, Wind Tre, Fastweb e Tiscali dal 1 al 21 marzo.
«Con questa campagna vogliamo restituire voce e visibilità alle tante donne oggi Invisibili. Invisibili perché talmente stremate dalla violenza e dalla violazione dei loro diritti, da augurarsi di scomparire, di non essere viste, non esistere per non subire più. Invisibili anche per la società che le circonda, che per non vedere si volta dall’altra parte. La violenza sulle donne è un problema che ci riguarda tutti e tutte, ma ognuno di noi può scegliere se voltarsi dall’altra parte o prendere posizione. Oggi con un sms possiamo fare un piccolo gesto concreto per fermarla» dichiara Marco Chiesara, Presidente di WeWorld.
Ogni anno 1.000 donne, spesso con i loro figli, sono accolte e assistite grazie ai progetti di WeWorld.Leggi anche More



Violenza sulle donne: 5 donne dello spettacolo che hanno denunciato
Le storie delle star che hanno subito violenza e hanno avuto il coraggio, non solo di raccontare, ma di aiutare altre a non subire lo stesso.
Il 25 novembre è la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel lontano 1999. Eppure, nonostante molte campagne di sensibilizzazione, leggi a proposito e manifestazioni, ancora molte donne sono vittime di violenza.
Qui di seguito vi racconteremo la storia di 5 donne dello spettacolo che ce l’hanno fatta. Hanno subito violenza e sono riuscite, non solo a parlarne, ma anche a trovare il coraggio di denunciare e di aiutare altre donne affinché non subiscano lo stesso.
5 donne dello spettacolo che hanno subito violenza
“È ‘violenza contro le donne’ ogni atto di violenza fondata sul genere che provochi un danno o una sofferenza fisica, sessuale o psicologica per le donne, incluse le minacce, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà”, così recita l’art. 1 della dichiarazione Onu sull’eliminazione della violenza contro le donne.
Raccontiamo ora qualche storia…
• Franca Rame, la donna che combatteva con le parole. La celebre moglie del Maestro Dario Fo, il 9 marzo 1973 fu stuprata. Cinque esponenti dell’estrema destra la rapirono facendola salire su un camioncino: fu un piano malato architettato da alcuni ufficiali dei Carabinieri per punire la compagna di Dario Fo. Perché? Perché era una donna che doveva imparare a stare al suo posto.[embedded content]
Era attivista politica, oltre che drammaturga e attrice teatrale: una donna scomoda. Aveva prestato il suo volto e la sua voce all’Organizzazione Soccorso Militare e al movimento femminista, doveva essere messa a tacere. Così decisero di: bruciarle la pelle con le sigarette, tagliarle viso e corpo con una lametta e violentarla a turno. Volevano colpirla e rubarle la dignità, ma non ci riuscirono. Nel 1975 Franca Rame scrisse un monologo, Lo stupro: lo fece per difendere, non solo la sua dignità, ma anche quella di tutti coloro che erano stati vittime di violenza.
• Heather Parisi e i 7 anni di abusi subiti dall’ex compagno. “Sono stata picchiata per 7 lunghi anni dal mio ex compagno, di cui non farò mai il nome. Ma dalla violenza fisica c’è la possibilità di guarire, quella psicologica è più difficile da superare. Mi rivolgo alle donne a casa: dovete essere forti anche voi“. Parole forti pronunciate durante un’intervista rilasciata a Barbara D’Urso.Fonte Foto: https://www.instagram.com/trash.mania/
Un messaggio che vuole infondere coraggio a tutte coloro che vivono un’esperienza così e non riescono a trovare una via d’uscita. Heather ha rivelato di essere scappata da casa solo con il borsone da danza, ma di esserci riuscita. Non solo subiva violenza fisica, ma anche psicologica. L’ex compagno, del quale non ha fatto il nome, la minacciava e la umiliava costantemente, finché un giorno Heather non decise di tornare ad essere una donna libera.
• Stefania Sandrelli e le botte prese per aver rifiutato un invito sessuale. “Ho subito una sola violenza. Era il fidanzato di una mia carissima amica. Dopo una giornata al mare con gli amici, a Ostia, mi ritrovai inaspettatamente sola con lui. Capii che voleva fare l’amore con me. Io veramente non ero preparata, ero incredula… dissi di no e presi un sacco di botte”. Queste parole le ha dette Massimo Gramellini e Ambra Angiolini durante un’intervista al programma Cyrano-L’amore fa miracoli.
Non denunciò quel ragazzo, ma il non aver detto nulla ora “mi pesa sulla coscienza” ha dichiarato. All’epoca ciò che ha subito la faceva sentire disonorata, la paura di essere giudicata era più forte del torto subito.Stefania Sandrelli
• Michelle Hunziker, i ricatti e le violenze. La famosissima conduttrice svizzera ha voluto raccontare dei ricatti sessuali subiti: “Nella mia vita ho avuto un sacco di situazioni del genere e ho sempre ritenuto più importante ricordarmi che siamo noi le responsabili del nostro destino, consapevole che se avessi ceduto sarebbe stata anche colpa mia“.
Ricordiamo che Michelle è stata anche vittima di una setta, tra violenze psicologiche e minacce. La Hunziker ha però alzato la testa e detto no; inoltre, la showgirl è molto attiva in fatto di violenza contro le donne, tanto da aver fondato nel 2007 l’associazione Doppia Difesa insieme a Giulia Bongiorno.
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• Maria Teresa Ruta, che dopo il tentativo di stupro mette la gonna solo per andare in TV. Le ferite lasciate dalle violenze sessuali non sono solo fisiche, ma si cristallizzano ancora di più a livello psicologico. Maria Teresa Ruta a Storie Italiane, ha raccontato la sua traumatica esperienza.
Quando aveva 19 anni subì un tentativo di stupro, fu picchiata e derubata. I malintenzionati non riuscirono nel loro intento di stuprarla ma “da quel momento ho messo la gonna solo per fare un programma televisivo“. Racconta di averci messo 20 anni prima di riuscire a parlare di quella drammatica vicenda. All’epoca provava vergogna e si sentiva colpevole di ciò che era successo. Ma ora ha trovato il coraggio di parlarne.
Sei vittima di violenza? Non sei sola!
Ricordatevi sempre che l’essere picchiate, segregate, umiliate, dal vostro uomo o da qualche membro della vostra famiglia non è amore, è violenza!
Se vi sentite vittime o vi trovate in situazioni come quelle che abbiamo citato qui di seguito vi daremo ora qualche consiglio utile per poterne uscire:
• Se non riuscite a trovare il coraggio di denunciare alle forze dell’ordine esiste il Telefono Rosa, un servizio pubblico promosso dalla Presidenza dei Ministri- Dipartimento per le Peri Opportunità, il cui numero è 1522. Il servizio è attivo 24/24h 7 giorni su 7. Ci saranno operatrici specializzate ad accogliere le richieste d’aiuto e a sostenere vittime di violenza e stalking.• Su tutto il territorio nazionale sono disposti degli appositi centri antiviolenza, potete cercare quello più vicino a voi. Vi verrano forniti supporto psicologico e legale per affrontare la vostra situazione
La cosa più importante è uscire dalla spirale di dolore perché voi appartenete a voi stesse e a nessun altro. Non abbiate paura di essere giudicate, non capite. La colpa non è vostra, se un uomo usa violenza contro di voi non siete sbagliate voi, come potrebbe dirvi, ma è lui a non funzionare, denunciate e siate libere! More



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