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Perché i Preti vestono di Nero?
Quando pensiamo a un prete cattolico, l’immagine che spesso ci viene in mente è quella di una figura vestita di nero, con una semplice tunica o un abito talare. Questa scelta di colore può sembrare sorprendente, soprattutto considerando che il bianco è tradizionalmente associato alla purezza, alla luce e alla divinità. Allora perché i preti indossano il nero? Non dovrebbero forse indossare il bianco per rappresentare la luce di Dio?PUBBLICITA
Il Simbolismo del Nero
Punti Chiave ArticoloIl colore nero nell’abbigliamento ecclesiastico ha una lunga tradizione ed è ricco di simbolismi che vanno oltre una semplice scelta estetica. Il nero è stato storicamente associato a vari significati, tra cui:
1. Umiltà e Rinuncia: Il nero rappresenta la rinuncia ai piaceri mondani e un rifiuto del lusso. I preti, indossando il nero, simboleggiano la loro scelta di vita dedicata a Dio, rinunciando alle vanità del mondo e vivendo una vita di modestia. 2. Morte al Peccato: Il nero è anche un colore che rappresenta la morte, non solo in senso letterale, ma anche come simbolo di “morte al peccato”. Indossando il nero, i preti esprimono il loro impegno a vivere una vita di purezza e a guidare i fedeli verso la redenzione e la vita eterna.
3. Semplicità e Serietà: Il nero è un colore che comunica serietà e solennità. Nella vita di un prete, la missione di guidare spiritualmente la comunità richiede una certa gravità, e l’abito nero riflette questa responsabilità. Il Contrasto con il Bianco Il bianco è un colore che effettivamente rappresenta la luce, la purezza e la divinità. Tuttavia, nella Chiesa cattolica, il bianco è riservato a particolari contesti liturgici e gerarchici. Ad esempio, il Papa, che è il leader spirituale della Chiesa cattolica, indossa abiti bianchi come simbolo del suo ruolo unico come vicario di Cristo sulla Terra. Inoltre, il bianco viene spesso utilizzato durante cerimonie speciali, come battesimi, matrimoni e Pasqua, che celebrano la vita, la luce e la resurrezione. In questi contesti, il bianco simboleggia la purezza e la nuova vita in Cristo.
La Tradizione dell’Abito Talare L’abito talare nero, comunemente indossato dai preti, ha radici storiche che risalgono al Medioevo. Durante quel periodo, gli abiti neri erano associati agli studiosi e agli uomini di cultura, tra cui i membri del clero, che venivano considerati tra i più istruiti della società. L’abito nero era un segno di autorità morale e intellettuale. Col tempo, l’abito talare è diventato un simbolo distintivo del clero, sottolineando l’importanza della loro vocazione spirituale rispetto alla vita laica. La scelta del nero ha continuato a rappresentare questa distinzione, mantenendo un legame con la tradizione e la storia della Chiesa. Conclusione L’uso del nero da parte dei preti cattolici è una scelta profondamente simbolica, radicata nella tradizione, che rappresenta umiltà, rinuncia ai piaceri mondani e un impegno a vivere secondo i valori spirituali. Sebbene il bianco sia associato alla luce e alla purezza, il nero svolge un ruolo altrettanto significativo nel comunicare la serietà e la dedizione che la vocazione sacerdotale richiede. Attraverso questo vestiario, i preti si presentano come guide spirituali che, pur vivendo nel mondo, sono separati da esso, dedicando la loro vita a Dio e alla comunità. — Titolo suggerito: “Perché i Preti Indossano il Nero? Simbolismo e Tradizione Dietro l’Abito Ecclesiastico” Leggi Anche LEGGI TUTTOGiugliano lite per le fioriere: zio in ospedale, nipote in carcere
Giugliano. Una lite per delle semplici fioriere si è trasformata in un dramma familiare con risvolti tragici.PUBBLICITA Nella serata di ieri, un uomo di 45 anni, identificato come Salvatore Migliaccio, è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di tentato omicidio. La vittima è il suo 62enne zio, con cui condivideva una villetta a schiera nella tranquilla località di Varcaturo.Punti Chiave ArticoloSecondo una prima ricostruzione dei fatti, la discussione tra zio e nipote sarebbe degenerata in seguito a un danneggiamento intenzionale del cancello d’ingresso della proprietà.Migliaccio, alla guida della sua auto, avrebbe sfondato il cancello, distruggendo anche alcune fioriere in cemento che decoravano l’ingresso. Un gesto che avrebbe innescato la furia dello zio, il quale avrebbe accusato il nipote di volerlo danneggiare appositamente.A quel punto, la situazione sarebbe precipitata. I toni si sarebbero alzati, i rancori di vecchia data sarebbero affiorati alla superficie, e la lite sarebbe degenerata in una violenta aggressione. Salvatore Migliaccio ha colpito lo zio con un palo di legnoAfferrando un palo di legno lungo oltre due metri, Migliaccio avrebbe colpito ripetutamente lo zio, infliggendogli ferite gravissime alla testa e al corpo.Allarmati dalle urla, i familiari della vittima hanno subito richiesto l’intervento del 118 e dei carabinieri.Quando i militari sono arrivati sul posto, hanno trovato lo zio riverso a terra in un lago di sangue, mentre Migliaccio, ancora in possesso del palo insanguinato, veniva immobilizzato.Lo zio di 65 anni è ricoverato in prognosi riservataLa vittima è stata trasportata d’urgenza presso l’ospedale di Giugliano, dove è stata ricoverata in prognosi riservata. Le sue condizioni sono apparse subito critiche, ma grazie al tempestivo intervento dei sanitari, il pericolo di vita sembra al momento scongiurato.I carabinieri della stazione di Varcaturo, coordinati dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, hanno avviato le indagini per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto. Sono in corso interrogatori e acquisizione di testimonianze, mentre il palo di legno utilizzato come arma del delitto è stato sequestrato e sottoposto a esami tecnici.Leggi Anche LEGGI TUTTO
“Big Little Lies”: segreti e bugie della seconda stagione
Secondo Nicole Kidman per vedere la nuova attesissima stagione di Big Little Lies dovremo aspettare fino a giugno: «Stiamo puntando a quella data. Siamo ancora in fase di montaggio, ma siamo a buon punto», ha risposto a una domanda della Cnn l’attrice e produttrice. Intanto, però, il cast e la Hbo, la rete americana che la trasmetta in prima visione (in Italia è su Sky Atlantic) hanno iniziato a far circolare sulla Rete le prime nuove immagini della serie che lo scorso anno ha lasciato pubblico e critica senza parole.
Big little lies, sulla carta, è stato un azzardo: un cast di altissimo livello quasi tutto femminile, una produzione materialmente gestita da donne, Nicole Kidman e Reese Witherspoon in prima linea, un tema complesso e sfaccettato come quello degli abusi sviscerato senza piaggeria e senza retorica. Anzi, con uno sguardo mai banale e stereotipato. Ma la scommessa è stata stravinta tanto che “la” divina Meryl Streep ha chiesto espressamente di entrare a farne parte della seconda stagione senza nemmeno voler leggere il copione. Per chi non avesse ancora visto Big Little Lies, il consiglio è quello di andarlo subito a recuperare: ne vale davvero la pena. Ma ecco tutto quello che c’è da sapere sulla serie.
Tratta dall’omonimo romanzo di Liane Moriarty, la storia di Big Little Lies riguarda 5 donne: Madeline Mackenzie (Reese Witherspoon), Jane Chapman (Shailene Woodley), Bonnie Carlson (Zoë Kravitz), Celeste Right (Nicole Kidman), e Renata Klein (Laura Dern). Attorno alle loro vite di madri, moglie e professioniste, ruotano una serie di tragici segreti che le legano in modi inaspettati la cui rivelazione, che sappiamo deve arrivare fin dalla prima puntata, può portare sia distruzione che sanare tutte le ferite. Nulla è come sembra nella comunità di Monterey e nelle vite all’apparenza perfette di queste protagoniste. Su tutte, infatti, aleggia l’opprimente personalità di Perry Wright (Alexander Skarsgård), tanto bello fuori quanto mostro dentro, la cui natura violenta – in tutti i sensi – sembra addirittura spegnere il sole. Il rapporto coniugale tra Celeste e Perry, basato sugli abusi, diventa il perno della vicenda e ci impartisce una durissima lezione: può accadere a chiunque di noi e liquidare con superficialità e giudizi affrettati chi rimane accanto a un marito violento è sbagliato. Big Little Lies è una storia di resilienza e di amicizia al femminile che ci ripete all’infinito di non abbassare mai la guardia.Per quanto riguarda le 7 puntate della seconda stagione, invece, la novità più importante è certamente l’arrivo di Mary Louise Wright, la mamma di Perry, interpretata da Meryl Streep. È stata proprio la volontà dell’attrice di partecipare al progetto a convincere lo sceneggiatore David E. Kelley (marito di Michelle Pfeiffer e master mind di successi come Ally McBeal) a scrivere una seconda parte che non aveva un altro romanzo sulla quale essere basata. La Moriarty, infatti, aveva scritto solo una novella dove introduceva il personaggio di Mary Louise e da questa Kelley ha preso ispirazione. «No, non credevo fosse una buona idea», ha infatti detto lo sceneggiatore al The Hollywood Reporter. «Mi è piaciuto così tanto il modo in cui abbiamo concluso il primo anno che ho sempre detto: “Lasciamo le cose come stanno”». Poi, però, è arrivato il «colpo di genio» del personaggio della Streep. «È deliziosa e inserirla nella storia è stato liberatorio e spaventoso allo stesso tempo. Spaventoso perché lei alza l’asticella della qualità ed è difficile misurarsi con questo fatto, ma è stato liberatorio perché adesso non dobbiamo più fare paragoni con la prima stagione. E questo permette tanta libertà». Nel primissimo trailer condiviso dalla produzione, si vede Meryl Streep che dice alla nuora di essere in città perché «voglio sapere cosa è successo quella notte» e subito dopo compare l’immagine delle 5 protagoniste in fila contro un muro come se stessero facendo delle foto segnaletiche. Dal loro abbigliamento si intuisce che la storia riprende esattamente da dove si era interrotta la prima serie.
Un’altra novità è rappresentata dal cambio alla regia. Se la prima stagione di Big Little Lies era stata diretta dal canadese Jean-Marc Vallée (Dallas Buyers Club, Sharp Objects), questa vede dietro la macchina da presa la regista britannica Andrea Arnold, già premio Oscar nel 2005 per il cortometraggio Wasp. Un’altra donna, quindi, si aggiunge alla grande famiglia al femminile della serie, sulla quale già filtrano diverse indiscrezioni. Nicole Kidman ha svelato, durante una puntata dello show di Ellen DeGeneres, che le sue due bambine Sunday Rose e Faith Margaret faranno un piccolo cameo durante la seconda stagione. «Appariranno brevemente. Non lo avevo ancora detto a nessuno e non voglio dire di più». Reese Witherspoon, invece, ha raccontato sui social di aver colpito con il gelato Meryl Streep mentre stavano girando una scena. C’è una foto che lo prova: «L’ho presa!», scrive contenta il premio Oscar. Sulla presenza o meno di Alexander Skarsgård, invece, non ci sono ancora notizie ufficiali: a domanda diretta lui sorride e cambia discorso.
Il successo travolgente della prima stagione, coronato da una montagna di premi, compresi i 4 Golden Globe (Miglior miniserie drammatica, Nicole Kidman, Laura Dern e Alexander Skarsgård), i 5 Emmy (si è aggiunto il Miglior Regista) e i 2 Sag (Kidman e Skarsgård), ha permesso ha tutte le protagoniste di ottenere un aumento considerevole di salario. Secondo quanto riporta The Hollywood Reporter, se per ognuna delle prime 7 puntate la Witherspoon e la Kidman (senza contare il ruolo da produttrici)avevano guadagnato 250 mila dollari, per le nuove 7 il compenso sarà di 1 milione di dollari. LEGGI TUTTO
Degrado sulla spiaggia di Castel Volturno: incivili lasciano perfino un carrello coi rifiuti
Un’immagine desolante si presenta sulla spiaggia libera del Villaggio Coppola a Castel Volturno.PUBBLICITA
Un carrello della spesa, solitamente destinato ai supermercati, è stato abbandonato sull’arenile, trasformato in un’improvvisata discarica.
Al suo interno, sacchi neri stracolmi di rifiuti di ogni tipo: bottiglie di plastica, lattine, avanzi di cibo, e persino indumenti. Un chiaro segnale degli eccessi che hanno caratterizzato i festeggiamenti post-ferragosto.
La musica si è spenta, gli amici se ne sono andati, ma l’inciviltà resta impressa sull’arenile, martoriato da un’immondizia che deturpa la bellezza naturale del luogo.Un cittadino, profondamente amareggiato da questo scempio sulla spiaggia di Castel Volturno, ha documentato la scena e ha lanciato un appello al deputato Francesco Emilio Borrelli, chiedendo un intervento immediato delle istituzioni.
L’episodio solleva interrogativi sulla crescente indifferenza nei confronti dell’ambiente e sulla necessità di promuovere una maggiore sensibilità verso il rispetto dei luoghi comuni.Non è la prima volta che si verificano episodi simili lungo le coste italiane, a dimostrazione di un problema più ampio che richiede soluzioni strutturali e una maggiore educazione civica.“Siamo più volte intervenuti per denunciare questo fenomeno che è avvilente per le spiagge ma anche per i giovani stessi. Non siamo noi a mortificarli, non facciamo altro che condannare una ben evidente realtà, quelle delle spiagge insozzate e martoriate, è chi si rende protagonista di queste barandone che umilia i propri coetanei.
Non condanniamo certo i giovani in quanto tali ma gli incivili si e questi non hanno età, nazionalità, religione, città. Magari avessero dei contorni ben delineati e collocazioni precise, sarebbe più facile combatterli.
Quello che sicuramente si può fare è “disattivare”, girare la manopola su turn-off, la mentalità tollerante e la faciloneria e contrastare in maniera dura chi non rispetta i beni pubblici e gli altri, chi sporca e deturpa. Quindi gli accessi dei luoghi pubblici, come le spiagge, vanno vigilati e controllati, sempre”, ha dichiarato Borrelli.Leggi AncheSiamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina “Redazione” sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura! LEGGI TUTTO
Varcaturo: “Portatemi in carcere, non sopporto più mio nonno”. Carabinieri arrestano 28enne
Varcaturo: 28enne arrestato dai Carabinieri dopo aver richiesto di essere portato in carcerePUBBLICITA
I Carabinieri della Stazione di Varcaturo hanno arrestato un 28enne già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari.
Punti Chiave ArticoloDurante un normale controllo notturno, i Carabinieri si sono recati presso l’abitazione del 28enne per verificare il rispetto della misura restrittiva. L’uomo, anziché mostrarsi collaborativo, ha sorpreso i militari con una richiesta inaspettata: “Portatemi in carcere!”.PUBBLICITA
La richiesta insolita e le motivazioni Il 28enne ha spiegato ai Carabinieri di non sopportare più la convivenza con il nonno, definendolo “troppo pesante”. Tra comprensione per la situazione familiare e doveri dettati dalla legge, i Carabinieri hanno cercato di spiegare all’uomo che non poteva scegliere dove scontare la sua pena, specie di notte. Gli hanno consigliato di interfacciarsi con il proprio avvocato il giorno seguente o di tentare di risolvere le controversie con il nonno in modo pacifico. La fuga e l’arresto Sembrava che il 28enne si fosse convinto, ma i Carabinieri, tormentati da un dubbio, hanno deciso di tornare a casa sua dopo pochi minuti. E infatti, lo hanno trovato per strada, pronto a scappare. La valigia era già pronta per un’evasione premeditata. Non potendo fare altro, i militari hanno arrestato l’uomo. Il 28enne, finalmente “accontentato”, si trova ora in carcere a disposizione dell’Autorità giudiziaria. Leggi Anche LEGGI TUTTO