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Barra, ricercato si nascondeva nel comò di casa: arrestato
Questa mattina, gli agenti del Commissariato San Giovanni-Barra hanno eseguito un provvedimento di carcerazione nei confronti di un 50enne, nato in Germania ma domiciliato nel quartiere Barra. Il provvedimento, emesso lo scorso novembre dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Firenze – Ufficio Esecuzioni Penali, prevede una pena di oltre 9 anni di reclusione.
Durante il controllo dell’abitazione dell’uomo, gli agenti lo hanno trovato nascosto all’interno di un comò nella camera da letto, dove era stato creato uno scomparto ad hoc richiudibile dall’interno.
L’uomo dovrà scontare una pena di 9 anni, 8 mesi e 8 giorni di reclusione per una rapina in concorso, commessa a Castiglioncello (LI) nel luglio del 2002.
Leggi Anche LEGGI TUTTOFuorigrotta, sequestrato il kit del rapinatore nello Sferisterio abbandonato
Napoli. Nell’area di Fuorigrotta sono state effettuate diverse perquisizioni e posti di blocco, con un’attenzione particolare al rispetto delle norme stradali.
In via Brigata Bologna, dietro l’abbandonato “sferisterio”, le forze dell’ordine hanno rinvenuto e sequestrato un kit da rapina: una mitragliatrice Mini Uzi ad aria compressa, priva del tappo rosso obbligatorio, caschi integrali, passamontagna, una mazza da baseball e spray al peperoncino.
L’ arsenale era nascosto in una nicchia appositamente ricavata in un muro di tufo.
L’operazione rientra nei controlli nella periferia occidentale della città che ha visto impegnati i Carabinieri della Compagnia di Bagnoli, affiancati da quelli del Reggimento Campania e del Nucleo Cinofili di Sarno.
Durante l’operazione, due giovani sono stati denunciati per guida senza patente, il più giovane dei quali ha appena vent’anni. Inoltre, due giovani sono stati trovati in possesso di sostanze stupefacenti, ricevendo sanzioni amministrative e venendo segnalati alla Prefettura.
Controlli nella zona di Fuorigrotta e Bagnoli
Per quanto riguarda le infrazioni stradali, sono state elevate 19 contravvenzioni, principalmente per mancata assicurazione o guida senza casco. I controlli proseguiranno nelle prossime ore per mantenere alta la vigilanza. LEGGI TUTTOEstrazioni del Lotto e numeri vincenti 10eLotto del 6 luglio 2024
Ecco le estrazioni del Lotto di oggi 6 luglio:PUBBLICITA
BARI 24 25 66 07 21
CAGLIARI 05 16 32 69 27
FIRENZE 31 78 54 53 52
GENOVA 37 58 22 13 79
MILANO 88 71 90 77 20
NAPOLI 56 48 77 41 15
PALERMO 75 82 20 14 15
ROMA 62 03 88 36 33
TORINO 52 11 71 42 59
VENEZIA 29 52 46 75 34
NAZIONALE 62 68 83 73 5710eLOTTO – NUMERI VINCENTI DI OGGI
03 05 11 16 24 25 29 31 37 48 52 56 58 62 66 71 75 78 82 88
NUMERO ORO:24DOPPIO ORO:24 25
Leggi AncheSiamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina “Redazione” sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura! LEGGI TUTTO
Conte sul mercato: “Con ADL rapporto diretto. Osimhen? Top player, ma non sappiamo come andrà a finire”
Durante la conferenza stampa tenutasi nel teatro di Dimaro, sede del ritiro del Napoli, il tecnico Antonio Conte ha parlato della situazione di Victor Osimhen: “Stiamo parlando di un professionista, di un eccellente giocatore e di un top player. Ho parlato con lui, non è cambiato assolutamente niente”.PUBBLICITA
“È un calciatore del Napoli e sa benissimo che deve lavorare e avere il giusto atteggiamento. Tutto quello che ha fatto in passato lo deve fare con me. Ho trovato un ragazzo molto disponibile e con il sorriso, poi quello che avverrà è tutto relativo. Ancora oggi non sappiamo come andrà a finire il nostro mercato, conta il presente e il giusto atteggiamento”, ha dichiarato Conte.
Conte ha riconosciuto che esiste un accordo che potrebbe portare alla cessione di Osimhen, ma ha ribadito che la strategia del club non cambierà: “C’è un accordo per cui potremo perderlo, sapete tutti la realtà dei fatti. Non cambieremo la nostra strategia, saremo la quinta-sesta squadra come monte stipendi. I soldi che eventualmente entreranno nelle casse li investiremo per fare altri acquisti, ma non cambierà il modus operandi del Napoli e io l’ho accettato di buon grado”.
Guardando al futuro, Conte si è mostrato fiducioso: “Con la base che c’è ho visto l’opportunità di fare buone cose e rimetterci in carreggiata per fare qualcosa di importante”. Ha anche parlato del rapporto con il presidente De Laurentiis: “Penso si sia instaurato un rapporto molto diretto, io dirò sempre ciò che penso, giusto o sbagliato che sia, per il bene del Napoli”.Leggi AncheVincenzo Scarpa, Giornalista Pubblicista per Cronache della Campania eStudente di Scienze Politiche all’Università di Napoli Federico II.Appassionato di qualsiasi tipo di sport, ama scrivere e parlare principalmente di calcio LEGGI TUTTO
“Ti faccio due buchi in testa”, testimone minaccia avvocato al processo per le violenze in carcere
“Ti faccio due buchi in testa”: momenti di tensione questa mattina nell’aula bunker del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, dove è in corso il maxi processo sui pestaggi avvenuti nel carcere “Francesco Uccella” il 6 aprile del 2020.
Durante una pausa, un testimone, Gennaro Romano, detenuto per lesioni e rapina e parte civile nel processo, ha rivolto minacce di morte all’avvocato Carlo De Stavola, che difende alcuni degli agenti penitenziari imputati.
Romano, durante la sua testimonianza, ha descritto le violenze subite in carcere, affermando di essere stato colpito al ginocchio nonostante avesse già lamentato dolore. Insofferente alle domande dell’avvocato De Stavola, ha poi minacciato: “ti faccio due buchi in testa”.
L’avvocato De Stavola ha dichiarato di non escludere la possibilità di presentare querela. L’episodio ha creato tensione in aula, ma la situazione è stata riportata sotto controllo.
Un processo complesso
Il processo in corso è molto complesso e vede imputati 52 persone tra agenti della Polizia penitenziaria, dirigenti del carcere e un medico. Le accuse nei loro confronti sono pesanti: tortura, abuso di potere, lesioni personali aggravate e omicidio colposo. Le testimonianze delle vittime, come quella di oggi di Gennaro Romano, sono fondamentali per fare luce su quanto accaduto all’interno del carcere “Francesco Uccella”.Leggi Anche LEGGI TUTTO