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Parte oggi il Il Festival Spaghetti Western di Pietrastornina
Il piccolo paese di Pietrastornina, in provincia di Avellino, si prepara ad accogliere la terza edizione del “Spaghetti Western Pietrastornina”. Da oggi fino a domenica 8 settembre, il borgo si trasformerà in un autentico villaggio western, offrendo a residenti e visitatori un’esperienza unica tra duelli, spettacoli e piatti tematici.PUBBLICITA
Un Villaggio Western a Pietrastornina
Punti Chiave ArticoloL’intero paese verrà suddiviso in varie aree che riproducono fedelmente l’atmosfera del selvaggio West: dalla stazione al saloon, dalla banca al campo indiano. Le foto condivise sulle pagine social ufficiali dell’associazione promettono un coinvolgimento visivo e emozionale senza precedenti. Il festival è adatto a tutte le età e animerà ogni angolo del paese per tutta la durata dell’evento. Spettacoli e Ospiti Illustri Durante le tre serate del festival, sul palco principale si alterneranno ospiti di spicco legati al genere cinematografico degli “Spaghetti Western”. Tra questi, Marco Tullio Barboni, Enzo G. Castellari, Davide Mancori e Manuel De Teffé. Inoltre, lungo l’intero perimetro della manifestazione, vi saranno numerosi spettacoli e concerti. Il Film Festival Un momento clou dell’evento sarà domenica alle 21, quando avranno luogo le proiezioni nell’ambito della seconda edizione del “Film Festival”. In anteprima assoluta verrà presentato il film futuristico di Mirko Alivernini, “L’uomo che disse No”. Contestualmente, saranno proiettati cinque cortometraggi a tema western, che si contenderanno la vittoria finale. Esperienze e Attività Oltre agli spettacoli, il festival offrirà anche la possibilità di assaporare piatti a tema western e partecipare a numerose attività tipiche del vecchio West, come duelli e balli. Gli appassionati della natura avranno l’opportunità di partecipare alle escursioni sul Castello gestite dall’associazione “Irpinia Trekking”. Per ulteriori informazioni e dettagli sull’evento, è possibile consultare le pagine Facebook e Instagram dell’associazione “Spaghetti Western Pietrastornina”. La strada verso il West passa per Pietrastornina! SPAGHETTI WESTERN PIETRASTORNINA (AV), corso Partenio 6, 7 e 8 SETTEMBRE 2024
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Fonte: https://www.h24notizie.com/sezioni/cronaca-giudiziaria/feed/ LEGGI TUTTO
#MaiPiùInvisibili: la campagna di We World per dare voce alle donne vittime di violenza
#MaiPiùInvisibili. Sono oltre 6 milioni le donne che in Italia subiscono violenza e molte delle loro storie non emergono mai. Sono anche donne il cui coraggio – quando riescono a denunciare – resta nell’ombra, perché “metterci la faccia” significa spesso mettere in pericolo se stesse e i loro figli.
Così, a dare un volto a queste donne sono personaggi famosi dello spettacolo dello sport e della cultura, che hanno deciso di usare la loro voce per raccontare queste storie, insieme a We World, organizzazione che da 50 anni difende i diritti di donne, bambini e bambine in 27 Paesi. Donatella Finocchiaro, Elisa Di Francisca, Federico Russo, Francesco Mandelli, Rossella Brescia, Vittoria Schisano, Michelangelo Tommaso, Alessio Boni, Christiane Filangeri e tanti altri hanno aderito alla campagna social e di raccolta fondi #Maipiùinvisibili.
I numeri della violenzaIn Italia, 1 donna su 3 subisce violenza almeno una volta nella vita, ma non lo dice. Il COVID-19, il lockdown, le problematiche legate alla crisi economica, hanno peggiorato la situazione, lasciando ancora più isolate le donne e i loro figli, vittime di violenza domestica. Raccontare le storie di queste donne è fondamentale per mandare un messaggio a chi vive ancora nella violenza e nel terrore: uscirne è possibile.
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Come contribuire
La campagna #MaiPiùInvisibili, attiva fino al 21 marzo, permetterà di sostenere gli Spazi Donna di WeWorld e proteggere le donne e i loro bambini dalla violenza. Basta donare 2 euro con sms al 45590 dai cellulari personali Wind Tre, TIM, Vodafone, Iliad, PosteMobile, Coop Voce, Tiscali o 5 euro chiamando lo stesso numero da rete fissa TWT, Convergenze, PosteMobile; 5 e 10 euro da rete fissa TIM, Vodafone, Wind Tre, Fastweb e Tiscali dal 1 al 21 marzo.
«Con questa campagna vogliamo restituire voce e visibilità alle tante donne oggi Invisibili. Invisibili perché talmente stremate dalla violenza e dalla violazione dei loro diritti, da augurarsi di scomparire, di non essere viste, non esistere per non subire più. Invisibili anche per la società che le circonda, che per non vedere si volta dall’altra parte. La violenza sulle donne è un problema che ci riguarda tutti e tutte, ma ognuno di noi può scegliere se voltarsi dall’altra parte o prendere posizione. Oggi con un sms possiamo fare un piccolo gesto concreto per fermarla» dichiara Marco Chiesara, Presidente di WeWorld.
Ogni anno 1.000 donne, spesso con i loro figli, sono accolte e assistite grazie ai progetti di WeWorld.Leggi anche LEGGI TUTTO
Napoli, caccia la latitante della banda del filo inverso
Napoli. Caccia al latitante della banda del filo inverso: gli esperti rapinatori che tra ottobre 2022 e agosto 2023 ha messo a segno nuerosi colpi per un bottino complessivo di 130mila euro.PUBBLICITA
La tecnica dei malviventi era ben collaudata e si svolgeva in tre fasi:Punti Chiave ArticoloOsservazione: venivano individuate le vittime, solitamente imprenditori, commercianti o agenti di commercio.Pedinamento: un membro della banda, il “filatore”, seguiva la vittima per studiarne le abitudini e capire quando effettuava i versamenti di denaro contante.Aggressione: la vittima veniva aggredita all’improvviso, con l’uso di armi da fuoco, poco prima di depositare il denaro in banca.
I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli, coordinati dalla Procura di Aversa, hanno sgominato due pericolose bande specializzate in rapine con la tecnica del “filo inverso”.
L’operazione, denominata “Filo Invisibile”, ha portato all’arresto di 7 persone: Gennaro Aprea (40 anni)Vincenzo Cangiano (60 anni)Rosario Cimminiello (52 anni)Salvatore Esposito (58 anni)Federico Minieri (52 anni)Guglielmo Pellegrino (66 anni)Santo Petito (32 anni) Gli indagati devono rispondere, a vario titolo, di associazione per delinquere e rapina aggravata dall’uso di armi. Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati numerosi oggetti utilizzati dalla banda, tra cui:
Telefoni cellulari dedicatiSchede intestate a prestanome2 pistole giocattoloUn giubbotto antiproiettile11 tra motocicli e autovettureLe indagini proseguono Le forze dell’ordine stanno continuando le indagini per identificare eventuali complici e ricostruire il quadro completo delle attività della banda
Infine, è stato possibile raccogliere gravi indizi di reato a carico di ulteriori due soggetti per la commissione di una rapina con la tecnica del “filo inverso”, avvenuta il il 6 ottobre ad Arzano ai danni del gestore di una tabaccheria per un profitto complessivo di 20.000,00 euro. Ma anche di tre tentativi di rapina commessi, con analoghe modalità, tra febbraio e marzo 2023 nel comune di Pozzuoli. (nella foto uno dei colpi della banda e nei riquadri Federico Minieri, Sandro Petito) Leggi Anche LEGGI TUTTOCampi Flegrei, la Cgil: “Decreto Ricostruzione inadeguato su emergenza”
“La risposta del decreto Ricostruzione all’emergenza bradisismo nei Campi Flegrei e’ inadeguata, insufficiente e, per altri versi, assoluatamente preoccupante sul piano sociale”.PUBBLICITA A sostenerlo sono Nicola Ricci e Raffaele Paudice, rispettivamente segretario generale e componente della segreteria della Cgil Napoli e Campania, secondo i quali si tratta di “un provvedimento che non coglie la sostanza vera della situazione che si e’ creata e che si va ad aggravare nel comprensorio flegreo, con seri rischi per l’intera area metropolitana di Napoli”.“Le risorse destinate, scadenzate nel tempo, sono – hanno precisato Ricci e Paudice – assolutamente insufficienti per gli investimenti da mettere in campo per il recupero e la messa in sicurezza degli edifici pubblici e privati danneggiati dalle continue scosse.I frequenti sciami sismici che si sono verificati e si verificheranno, se non si prevedono interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria con l’urgenza del caso e la continuita’ necessaria, metteranno a dura prova la resistenza delle strutture, abitative e non, dell’area”.“Il Decreto inoltre – hanno aggiunto Ricci e Paudice – non risponde in maniera adeguata alla emergenza che stanno vivendo le famiglie sfollate a seguito delle ultime scosse.Ad esse sono destinati contributi, limitati nel tempo, per una ricerca autonoma di nuova abitazione che oltre ad essere impensabile, dato il mercato degli affitti, e’ inaccettabile sul piano sociale che ha il sapore dell’ennesima gentrificazione prefigurando uno spopolamento del territorio che l’area flerea e in particolare il centro storico di Pozzuoli gia’ hanno vissuto alla meta’ degli anni ’80 con effetti drammatici”.“E’ necessario, invece – secondo la Cgil Napoli e Campania – che le famiglie in tempi ragionevoli ritornino nelle loro case e a tal fine vanno investite le risorse giuste per l’eliminazione degli ordini di sgombero e il ripristino dell’agibilita’ e abitabilita’.Il decreto contiene anche la nomina di un Commissario che, oggettivamente, con le scarse risorse disponibili e le stesse modalita’ del Decreto, potra’ fare ben poco se non, ancora una volta, espropriare gli enti e amministrazioni locali della podesta’ urbanistica. La convivenza con il sisma non riguarda solo gli edifici.Quello che e’ a rischio e’ il mantenimento e lo sviluppo di un intero tessuto sociale. Occorre prestare attenzione e sostenere le attivita’ produttive dal presente precario e dalle prospettive non certo rassicuranti, difendere le realta’ locali nelle loro totalita’. Garantire i diritti sociali, soprattutto quelli della salute evitando qualsiasi ridimensionamento delle prestazioni sanitarie pubbliche”.“Dopo anni di condoni e un uso sconsiderato del suolo – hanno concluso Ricci e Paudice – occorre mettere mano ad un piano di interventi che consenta la permanenza sul territorio degli abitanti, delle attivita’ produttive e della vita sociale, economica e culturale, attraverso controlli preventivi e costanti della stabilita’ degli edifici pubblici e privati con certificazioni e anche attraverso una manutenzione urbana e territoriale e continua.Il Decreto, a nostro avviso, non ha assolutamente questo respiro, sia per le risicate risorse, sia per visione limitata di una realta’ complessa come quella dell’area dei Campi Flegrei anche sul piano sociale e non solo emergenziale”.Leggi AncheCollaboratore di lunga data di Cronache della CampaniaDa sempre attento osservatore della società e degli eventi.Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni. LEGGI TUTTO