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Un’altra vittima ad Amore Criminale: la storia di Barbara, uccisa dal fidanzato
Alessandro soffre di bipolarismo e in una notte apparentemente tranquilla, uccide a coltellate la compagna Barbara: una nuova tragica storia ad Amore Criminale
Ad Amore Criminale, programma condotto da Barbara De Rossi, è stata raccontata la storia di una donna, Barbara, uccisa a coltellate dal fidanzato Alessandro che soffre di un disturbo psichico piuttosto grave.
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La storia, a differenza delle altre che si sentono ad Amore Criminale, si incentra principalmente sulla figura di quest’uomo, Alessandro: il suo disturbo psichico ha messo in discussione gli equilibri della coppia fin dagli albori del loro amore.
Alessandro è un uomo di successo, intelligente, che però, non si accontenta mai della sua vita, I successi e i traguardi, li vede solo come ulteriori responsabilità da caricarsi sulle spalle. Anche l’idea di andare a convivere con la sua compagna Barbara, diventa un pensiero fastidioso e difficile da gestire seppur porti alla felicità di coppia.
Alessandro è in cura, sotto psicofarmaci, ma i suoi sbalzi d’umore non migliorano e Barbara riflette se vale la pena continuare la relazione.
Così Barbara decide di lasciare Alessandro ma lui non ci sta e tenta di riconquistarla con una cena di compleanno, che si svolge apparentemente per il meglio. A fine serata Barbara è stanca e va a dormire, mentre Alessandro, pieno di adrenalina, resta sveglio e guarda ancora due film mentre chatta con un’amica su Facebook.
Parlano della relazione di lui, poi lei scherza dicendo di essere una serial killer perchè ha ucciso 5 scarafaggi e lui risponde in modo assurdo dichiarando:“Anch’io, adesso vado di là e ammazzo quella con una coltellata alla schiena”.
E così ha fatto, ha preso un coltello da cucina e ha compiuto il folle gesto, uccidendo Barbara. Inizialmente, Alessandro ha tentato di nascondere tutto e fuggire in Trentino, poi si è costituito e ha raccontato tutto alla polizia. Gli agenti sono rimasti impietriti trovando la ragazza sul letto posizionata come una bambola.
ultimo aggiornamento: 16-06-2015 LEGGI TUTTO
Barca killer a Posillipo: indagato un noto avvocato napoletano
Napoli. Un noto avvocato napoletano è indagato per omicidio colposo e omissione di soccorso nell’ambito dell’inchiesta sulla morte di Cristina Frazzica travolta da un motoscafo nel mare di Posillipo. L’incidente è avvenuto domenica scorsa.PUBBLICITA
Le indagini, coordinate dalla Procura di Napoli, hanno portato all’identificazione di tre imbarcazioni che si trovavano nella zona al momento del fatto.Punti Chiave ArticoloSulla base di testimonianze e dei filmati delle telecamere di sicurezza, gli inquirenti hanno ricostruito la dinamica dell‘incidente ed individuato nell’avvocato l’uomo che si trovava alla guida del motoscafo che ha travolto la donna. L’avvocato è stato interrogato e ha fornito la sua versione dei fatti. Secondo quanto da lui riferito, si sarebbe trattato di un incidente e non si sarebbe accorto di aver colpito la donna.
L’avvocato ha dichiarato di non essersi accorto dell’incidente L’uomo ha poi dichiarato di aver prestato soccorso al compagno della vittima, che si trovava con lei sul kayak al momento dell’impatto. Vincenzo Leone, anch’egli avvocato. Tuttavia, gli investigatori stanno valutando diverse ipotesi, tra cui quella che l’avvocato si sia allontanato dal luogo dell’incidente dopo aver urtato il kayak, forse non rendendosi conto di aver colpito la donna, e che solo successivamente sia tornato indietro per prestare soccorso. Le indagini sono ancora in corso e la posizione dell’avvocato potrebbe aggravarsi se dovessero emergere ulteriori elementi a suo carico. La donna che ha perso la vita nell’incidente aveva 31 anni ed era originaria della provincia di Pavia. Si trovava a Napoli per motivi di studio. Il suo compagno, che si trovava con lei sul kayak al momento dell’impatto, è sopravvissuto all’incidente ma è rimasto ferito. La morte della giovane donna ha suscitato grande cordoglio nella comunità. In molti hanno espresso solidarietà alla famiglia della vittima e hanno chiesto che venga fatta chiarezza sull’incidente. Leggi AncheGiuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca” LEGGI TUTTONapoli, al Borgo Marinari sequestrato ormeggio abusivo con 40 barche: 3 denunciati
Napoli. Maxi sequestro di specchio acqueo a Borgo Marinari, denunciate tre persone. Operazione congiunta di polizia marittima riporta legalità nel suggestivo luogoPUBBLICITA
Un’imponente operazione di polizia marittima ha portato al sequestro di un’area di 3.000 metri quadrati di specchio acqueo a Borgo Marinari, ai piedi di Castel dell’Ovo a Napoli.
Punti Chiave ArticoloL’azione, condotta congiuntamente da Capitaneria di Porto, Guardia di Finanza, Polizia di Stato e Polizia Locale, ha sgominato un’occupazione abusiva che vedeva la presenza di ben 40 barche ormeggiate illegalmente. Tre persone denunciate Tre persone sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Napoli per i reati di occupazione abusiva e violazione dei vincoli paesaggistici e architettonici. La Guardia Costiera ha provveduto al sequestro dell’area e alla rimozione delle imbarcazioni e delle strutture di ormeggio abusive.
Verifiche e sanzioni per le concessioni L’operazione non si è conclusa con il sequestro. Sono state infatti effettuate verifiche sulle concessioni presenti nell’area, accertando diverse violazioni. Sono stati contestati 7 illeciti amministrativi per uso difforme delle concessioni, con l’irrogazione di sanzioni per un totale di oltre 7.000 euro.
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Oroscopo di oggi 21 luglio 2024: le previsioni dello zodiaco segno per segnoPUBBLICITA
Ariete (21 marzo – 19 aprile): La giornata di oggi potrebbe portare con sé una dose extra di energia e determinazione. Sfrutta questa carica per affrontare compiti difficili e per avanzare nei tuoi progetti personali. Attenzione a non essere troppo impulsivo nelle decisioni finanziarie.
Toro (20 aprile – 20 maggio): Oggi avrai la possibilità di concentrarti sulle relazioni personali. Potrebbe essere il momento ideale per risolvere eventuali malintesi o per rafforzare i legami con chi ti è caro. Sul fronte lavorativo, la pazienza e la perseveranza saranno le tue armi vincenti.
Gemelli (21 maggio – 20 giugno): La comunicazione sarà il tuo punto di forza oggi. Sia sul lavoro che nelle relazioni personali, riuscirai a esprimerti con chiarezza e convinzione. Tuttavia, cerca di non disperdere le tue energie in troppi progetti contemporaneamente.Cancro (21 giugno – 22 luglio): La tua sensibilità innata ti aiuterà a comprendere meglio i bisogni degli altri. Oggi potresti sentirti particolarmente ispirato a dedicarti a un’attività creativa. Sul fronte economico, è un buon momento per valutare nuovi investimenti.
Leone (23 luglio – 22 agosto): La tua naturale leadership sarà messa in evidenza oggi. Potresti trovarti a dover prendere decisioni importanti o a guidare un team verso un obiettivo comune. Non dimenticare di ascoltare anche le opinioni degli altri.
Vergine (23 agosto – 22 settembre): Oggi sarà una giornata ideale per mettere ordine nella tua vita, sia a livello personale che professionale. La tua attenzione ai dettagli ti permetterà di risolvere problemi che potrebbero sembrare insormontabili agli altri. Prenditi anche del tempo per rilassarti.Bilancia (23 settembre – 22 ottobre): Le stelle indicano che oggi potresti sentirti in vena di socializzare e di fare nuove conoscenze. Le tue capacità diplomatiche ti aiuteranno a risolvere eventuali conflitti. Sul lavoro, cerca di mantenere un equilibrio tra impegni e vita privata.
Scorpione (23 ottobre – 21 novembre): La tua determinazione e il tuo intuito saranno i tuoi alleati principali oggi. Potresti ricevere notizie importanti che influenzeranno le tue decisioni future. Mantieni la calma e valuta ogni informazione con attenzione.
Sagittario (22 novembre – 21 dicembre): Oggi potresti avere l’opportunità di ampliare i tuoi orizzonti, sia attraverso viaggi che tramite nuove esperienze culturali. La tua sete di conoscenza ti porterà a scoprire cose interessanti. Sul lavoro, evita di prendere decisioni affrettate.
Capricorno (22 dicembre – 19 gennaio): La tua ambizione e il tuo senso di responsabilità saranno riconosciuti oggi. Potresti ricevere elogi o promozioni sul lavoro. Nelle relazioni personali, cerca di essere più aperto e disponibile con chi ti circonda.
Acquario (20 gennaio – 18 febbraio): La tua originalità e il tuo spirito innovativo saranno particolarmente apprezzati oggi. Potresti trovare soluzioni creative a vecchi problemi. Sul fronte delle relazioni, cerca di essere più empatico e di ascoltare veramente gli altri.
Pesci (19 febbraio – 20 marzo): La tua intuizione sarà particolarmente acuta oggi. Potresti ricevere segnali o intuizioni che ti guideranno nelle tue decisioni. Sul lavoro, cerca di mantenere la concentrazione e di non farti distrarre da questioni secondarie.
Una buona giornata, una buona domenica e che le stelle siano con voi.
Leggi AncheSiamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina “Redazione” sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura! LEGGI TUTTOL’influenza di Federico II alle origini della cucina italiana. Presentato stamattina in Ateneo il volume
La cucina italiana affonda le sue radici nel periodo di splendore e contaminazione del grande impero di Federico II di Svevia.PUBBLICITA
Lo afferma, attraverso una rigorosa analisi storica, antropologica e gastronomica, partendo da indizi e suggestioni del trattato medievale ‘Liber de coquina’, lo studio approdato nel volume ‘Le origini della cucina italiana, da Federico II a oggi’, a cura di Paola Adamo, Valentina Della Corte, Francesca Marino ed Elisabetta Moro, che è stato presentato alla stampa stamattina nell’Aula del Senato Accademico dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, con la moderazione della giornalista Chiara del Gaudio.
‘Questo volume, realizzato in occasione degli 800 anni della nostra università, inizialmente intendeva trovare un collegamento tra il mondo attuale e il tempo di Federico II, tra il periodo, alto medievale e l’attuale sensibilità verso la gastronomia, ma gli studi per l’elaborazione hanno dimostrato come la gastronomia italiana, la cucina italiana, in qualche modo, è nata e si è sviluppata in quel periodo, nel periodo in cui nascevano le università, il periodo in cui c’era un momento particolare di benessere, di abbondanza di cibo, di alimenti e di ingredienti, ma soprattutto in un periodo in cui si mettevano insieme diverse tradizioni anche dal punto di vista gastronomico, e che era proprio quello che accadeva alla corte dell’imperatore svevo, alla corte di Federico II’ – ha spiegato Matteo Lorito, Rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.
‘Prima della rivoluzione industriale quello che faceva la differenza in una qualunque delle nazioni del globo era la resa del raccolto, la disponibilità annuale degli alimenti. L’anno era buono se il raccolto era buono, è così da 11.000 anni. Quindi la disponibilità dei prodotti alimentari era alla base dell’economia degli stati. Le guerre si facevano solo se c’era da mangiare. Gli Stati che hanno fatto le cose più importanti erano quelli che potevano assicurare la produzione, l’approvvigionamento alimentare, per cui la disponibilità e l’utilizzo dei prodotti erano parte della storia e della tradizione del mondo – ha sottolineato il Magnifico -. Oggi sembra che la gastronomia abbia un ruolo meno fondamentale invece l’agrifood è la voce più importante del PIL italiano insieme alla moda e all’aerospazio. Quindi la sua importanza inevitabilmente ha determinato la storia delle comunità che si è coevoluta grazie alla disponibilità di cibo e al modo di conservarlo e di prepararlo, e si sono evolute anche rispetto alle tradizioni spesso legate alle religioni e agli usi locali. Quindi il cibo è sempre stato al centro di tutto. Per questo la storia della gastronomia italiana è la storia italiana, è la storia dell’Italia da quando era parte del Sacro Romano Impero fino ad oggi’.Il libro, che raccoglie interventi di Fulvio Delle Donne, Gianni Cicia, Massimo Ricciardi, Marino Niola, Luciano Pignataro, Raffaele Sacchi, Francesca Marino ed Elisabetta Moro e le ricette degli chef Corrado Assenza, Domenico Candela, Moreno Cedroni, Caterina Ceraudo, Enzo Coccia, Vitantonio Lombardo, Angelo Sabatelli, Mauro Uliassi, è a sostegno della candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’Unesco.
Stampato in un numero limitato di copie, è liberamente a disposizione di tutti sul sito di Fedoa – Federico II University Press, che lo ha realizzato
(http://www.fedoabooks.unina.it/index.php/fedoapress/catalog/book/549).
Nel volume, nel contri buto dei professori Gianni Cicia e Raffaele Sacchi si legge: ‘Il Liber de coquina è la pietra angolare della cultura gastronomica italiana. Nel basso Medioevo la cucina latina è definitivamente tramontata e si afferma un nuovo modello gastronomico che nasce in quel crogiuolo di culture che è la Sicilia di Federico II. Molti studiosi hanno giustamente affermato che il modello gastronomico europeo nasce dalla fusione della cultura latina e di quella germanica. Riferendoci al modello gastronomico italiano noi ampliamo questa lettura proponendo che esso affondi le sue radici nella Sicilia federiciana (intendendo con Sicilia tutta l’Italia meridionale, non solo quella insulare ma anche quella peninsulare), ambiente multiculturale dove convivevano latini, greci, normanni, svevi, lombardi, ebrei ed arabi’.
E ancora: ‘Dal Liber traspare con tutta evidenza come si sia potuta realizzare la transizione dalla cucina romana antica a quella medioevale e come la cultura gastronomica italiana si sia trasformata per la commistione dei costumi alimentari dei tempi di Roma con quelli delle popolazioni arabe, normanne, sveve, longobarde ed ebraiche. Tenuto conto del valore storico e culturale del ricettario federiciano, ne consegue tutto l’interesse di un più attuale confronto per indagare e possibilmente dare una spiegazione ai rapporti sia di affinità che di disuguaglianza tra quello che offrivano le mense medioevali e quanto compare oggi sulle nostre tavole’.
Le curatrici
“Il volume è il risultato di un lavoro di squadra straordinario che ha coinvolto e visto interagire esperti di letteratura e storia medievale, di antropologia culturale, di nutrizione ed educazione alimentare, di economia, di botanica, di scienze e tecnologie alimentari, di chimica agraria e infine 8 maestri chef che operano in Campania, Puglia, Lucania, Marche e Sicilia, regioni legate a Federico II – spiega la professoressa Paola Adamo, del Dipartimento id Agraria della Federico II -. Un gruppo multidisciplinare di persone accomunato dall’interesse verso le scienze gastronomiche e che ha condiviso da subito un progetto comune: l’analisi storica di ricette e precetti gastronomici e salutistici di un Liber de coquina scritto 800 anni fa in lingua latina, e la rielaborazione di alcune sue ricette in chiave moderna. Un lavoro multidisciplinare che si colloca nel solco della tradizione Federiciana e che testimonia come la collaborazione e il confronto con persone anche molto diverse siano fondamentali per stimolare la creatività, continuare ad aumentare le conoscenze scientifiche e creare innovazione.”
“L’idea di approfondire il liber di coquina rientra nel processo di sviluppo delle conoscenze e competenze che ha caratterizzato il progetto delle celebrazioni Unina 2024 – ricorda la professoressa Valentina Della Corte, del Dipartimento di Economia Management Istituzioni della Federico II e delegata del rettore per le celebrazioni degli 800 anni dell’Ateneo -. In tale ambito, sono stati individuati tre filoni principali: cultura, innovazione e sostenibilità, per inquadrare e valorizzare tutte le attività scientifiche dell’ateneo. In questo senso, il ricettario rientra trasversalmente a pieno titolo in tale processo, evidenziando sin dall’epoca di Federico II l’attenzione a due temi fondamentali: l’esaltazione dell’identità dei luoghi anche attraverso il cibo e la gastronomia, l’approccio salutistico e sostenibile in tale ambito. Questo approccio, così innovativo, apre il fronte all’analisi dell’oggi e del domani, proiettando le antiche ricette nel contesto contemporaneo, esaltandone le caratteristiche”.
“Questo libro nasce dall‘idea che ci sia una connessione storica, un ponte, tra il Medioevo e i nostri tempi, costruito sulla storia della cucina italiana. Questa ipotesi è dimostrata con i capitoli dedicati ad approfondimenti storico-antropologici; Il libro propone anche delle ricette in chiave moderna ispirate al Liber de Coquina elaborate da chef che rappresentano territori noti per essere stati frequentati dall’Imperatore – chiarisce la dottoressa Francesca Marino, docente di Educazione Alimentare e Nutrizione, che è anche autrice di un contributo -. Il volume supporta la candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’umanità. Perché l’arte è la tradizione enogastronomica italiana non solo hanno una loro chiara identità ma vedono le loro origini in epoche lontane nel tempo in quelle che erano le grandi capitali del Mediterraneo.”
“Questo libro ribalta lo stereotipo che fa nascere al Nord la cucina italiana e rivela che in principio c’è la cultura gastronomica Normanno-Sveva sviluppatasi nel Medioevo tra Napoli e Palermo. Prova ne sia il fatto che nel “Liber de coquina”, cioè il ricettario di Federico II, si trovano le prime ricette di capolavori del genio culinario italico come la pasta alla genovese e la scapece. Ma anche lasagne, tortelli, gnocchi e ravioli. Nonché classici della dieta mediterranea come i broccoli soffritti nell’olio, le fritture di pesce e molti piatti a base di legumi e verdure- sottolinea la professoressa Elisabetta Moro, antropologa, docente di Storia della Gastronomia alla Federico II -. Di fatto il Liber sposta al Sud l’origine della cucina italiana e racconta l’inizio della sua fortuna europea”.
Il professore Fulvio Delle Donne, ordinario di Letteratura Medievale e Umanistica presso l’Università degli Studi della Basilicata, racconta: ‘Secondo un cronista del tempo, il francescano Giovanni di Winterthur, fu solito digiunare e mangiare una sola volta al giorno, secondo una pratica in lui indotta non da ascetismo o da devozione religiosa, come sarebbe stato commendevole per la salvezza dell’anima, ma dal desiderio di conservare in salute il corpo. Di certo, Federico amò sulla sua tavola ampie varietà di cibi, dalle verdure, alla carne e al pesce, conditi con salse spesso agrodolci e speziate, compresa la “askipecia”, la scapece della nostra tradizione, ancora abbondantemente usata’.
Dalle ricette del Liber, ad esempio, si trovano similitudini anche con paste tipo cavatelli, orecchiette, lasagne e trafile lunghe del tipo delle linguine, spaghetti e vermicelli.
La pubblicazione riporta anche una selezione di ricette del Liber de coquina e un ricettario con piatti realizzati da chef. La dimostrazione che i principi riportati nel Liber si ritrovano oggi nell’alta cucina.
Al termine della presentazione alla stampa, immaginando che potesse essere presente in una banchetti dell’Imperatore, il birrificio artigianale campano Kbirr, ha fatto omaggio all’Accademia della birra ‘Federiciana’, con il logo dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, prodotta proprio in occasione dei festeggiamenti degli Ottocento anni dell’Ateneo.
Leggi AncheEsperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana. LEGGI TUTTO