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    Campi Flegrei la confusione a Porta a Porta diventa virale sul web

    A Porta a Porta di Bruno Vespa si fa confusione: al posto dei Campi Flegrei c’è il VesuvioA “Porta a Porta” si confonde la caldera vulcanica dei Campi Flegrei con l’altro vulcano napoletano, ovvero il Vesuvio
    La foto che recita “Pozzuoli la terra trema, la paura del Vesuvio” che mostra Bruno Vespa mentre lanciava la puntata di ieri sera di “Porta a Porta” su Rai1 sta diventando virale.
    I commenti ironici sui social non si sprecano. La confusione del Governo ma anche di un giornalista che da anni si dedica agli approfondimenti hanno lasciato senza parole gli abitanti dei Campi Flegrei.
    Eppure da giorni gli esperti anche, quelli nominati dal governo nei vari enti, stanno spiegando che il bradisismo di Pozzuoli non ha alcun legame con il Vesuvio. LEGGI TUTTO

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    Influencer in coma arrestato marito: è accusato di tentato omicidio

    E’ stato arrestato nella notte Jonathan Maldonato,il marito della nota influencer Soukaina El Basri,  trentenne biellese di origine marocchina in coma all’ospedale di Novara con una profonda ferita al petto.

    Thomas Maldonato, 34 anni, nato a Biella, lavora come addetto alle vendite in un’azienda di caffe’ a Gattinara, nella vicina provincia di Vercelli e sui social, dove pure ha una certa attivita’, si fa chiamare Jonny Jonathan. In serata il suo profilo Instagram e’ diventato “privato”
    Maldonato è stato ascoltato ieri per tre ore e mezza in questura prima di essere arrestato. “Abbiamo dato incarico al consulente tecnico per verificare la compatibilità di un’arma bianca o di un altro strumento compatibile con le caratteristiche della ferita. L’ipotesi più probabile è quella di un punteruolo”, ha spiegato la procuratrice di Biella.
     Maldonato ascoltato per tre ore prima di essere arrestato
    Una settimana fa, l’influencer 30enne Soukaina El Basri, conosciuta sui social come Siu, è stata ricoverata in gravi condizioni all’ospedale Maggiore di Novara. Il marito, Jonathan Maldonato, aveva chiamato il 118 raccontando che la donna si era ferita accidentalmente sbattendo contro una cassettiera, versione confermata inizialmente anche dalla stessa Siu.
    Tuttavia, diverse incongruenze hanno spinto gli inquirenti ad approfondire le indagini. In casa sono state trovate tracce di sangue e Siu presentava un foro sul petto compatibile con una coltellata o un’aggressione con un oggetto appuntito. Inoltre, le amiche della donna avevano da tempo espresso preoccupazione per il rapporto turbolento tra Siu e Maldonato.
    La donna aveva raccontato di essere caduta dalle scale
    Nonostante la gravità delle sue condizioni, prima di perdere conoscenza Siu aveva avvalorato la versione del marito raccontando agli operatori del 118 di essere caduta accidentalmente. Tuttavia, la ferita da taglio al petto, che ha lesionato organi vitali e provocato una copiosa emorragia, non può essere compatibile con una semplice caduta.
    L’abitazione della coppia, situata a Chiavazza, frazione di Biella, dove vivevano con due bambine di 6 e 5 anni, è stata posta sotto sequestro. La Procura, coordinata dalla pm Paola Francesca Ranieri, ipotizza che Siu sia stata colpita all’arteria mammaria. LEGGI TUTTO

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    Una tripletta di Lookman regala l’Europa League all’Atalanta

    Grazie a un Lookman in forma strepitosa e autore di una tripletta d’autore l’Atalanta vince l’Europa League.I nerazzurri sconfiggono 3-0 il Bayern Leverkusen nella finale disputata all’Aviva Stadium di Dublino. A decidere l’incontro la tripletta di Lookman, a segno al 12′ e al 26′ del primo tempo e al 31′ della ripresa.
    Si tratta del primo trofeo europeo dell’Atalanta che dopo 25 anni riporta l’Italia sul tetto d’Europa nella Coppa Uefa (ora Europa League).
    L’eroe della serata è Ademola Lookman, autore di una tripletta decisiva. L’esterno nigeriano ha aperto le marcature al 12′ e al 26′ del primo tempo, portando in vantaggio i nerazzurri. Nella ripresa, ha completato la sua prestazione con un altro gol al 31′, siglando così il primo trofeo europeo nella storia dell’Atalanta.
    Dopo 25 anni, l’Italia torna a vincere la Coppa UEFA (ora Europa League), grazie al trionfo della squadra bergamasca.
    Grande avvio dei nerazzurri: dopo 12 minuti Lookman sfugge al controllo di Palacios e insacca a porta vuota su un cross teso di Zappacosta dalla destra. Al 26′ l’attaccante nigeriano raddoppia con una meraviglia: parte dal limite dell’area, tunnel su Xhaka, lo salta secco e calcia di destro a giro all’angolino.
    Grimaldo ha un’enorme chance per riaprire la partita quasi subito, ma il pallonetto su Musso, uscito malissimo, non gli riesce. Nella ripresa è solo Atalanta. Al 49′ Koopmeiners recupera palla a centrocampo con caparbietà su Wirtz, avviando immediatamente la ripartenza.
    Lookman arriva al cross teso in mezzo da sinistra, ma De Ketelaere, davanti alla porta, è anticipato di un soffio da Hincapie, che mette in angolo. Al 75′ arriva il 3-0: proprio quando l’Atalanta sembrava soffrire, ecco la ripartenza perfetta, orchestrata dall’uomo che dava l’impressione di poter accendere la scintilla in qualsiasi momento.
    Scamacca lo innesca, Lookman salta Tapsoba con un doppio passo e, appena dentro l’area, scarica un sinistro a incrociare fortissimo. Lookman diventa così il secondo giocatore nella storia della Coppa UEFA/Europa League a segnare una tripletta in una finale, dopo Josef Heynckes del Borussia Mönchengladbach contro il Twente nel 1975. Finisce 3-0: Bergamo va in paradiso. LEGGI TUTTO

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    Il sindaco di Bari a De Laurentiis: “Venda subito la società”

    Bari. A poche ore dalla gara di ritorno dei playout contro la Ternana, che deciderà il destino del Bari in Serie B, il patron Aurelio De Laurentiis scatena una nuova polemica in città con le sue dichiarazioni in Senato sulla multiproprietà.
    De Laurentiis, proprietario del Bari attraverso la Filmauro, ha espresso la sua frustrazione per il divieto di detenere due club in campionati diversi, regola che impedisce al City Group di acquisire il Bari. “Cosa farà questa società una volta che la famiglia De Laurentiis si sarà stancata e sarà probabilmente uscita di scena nel 2028?”, ha dichiarato De Laurentiis. “Sarà destinata a rimanere dov’è o a fallire. A meno che ci siano gruppi stranieri o italiani che possano intervenire poderosamente”.
    Le parole di De Laurentiis hanno acceso la rabbia della tifoseria barese, che sui social ha espresso il proprio disappunto e la sensazione di essere presa in giro.
    Il sindaco Antonio Decaro non ha usato mezzi termini per criticare l’imprenditore: “Talvolta le parole di Aurelio De Laurentiis sono così fuori tempo e fuori luogo che ci si chiede se a parlare sia lui o il suo imitatore Max Giusti. Alla vigilia di una partita che chiamare delicata è un eufemismo, ragiona (anzi, sragiona) evocando scenari futuri come il fallimento del Bari calcio o la condanna a rimanere in un campionato minore fino al 2028”.
    Decaro ha poi annunciato che, indipendentemente dall’esito della partita di domani, la Filmauro dovrà intavolare serie trattative per il passaggio di proprietà del club. “Abbiamo chiesto, in passato, le scuse di Aurelio De Laurentiis. Questa volta non basteranno. Quanto a noi tifosi baresi, preferiamo fallire di nuovo che essere costantemente umiliati da un proprietario che ha dimostrato di non amare questa squadra e questa città. Forza Bari, sempre”, ha concluso il sindaco.
     Il Bari rischia la retrocessione in serie C
    La situazione del Bari è davvero preoccupante. La squadra rischia di retrocedere in Serie C dopo una stagione disastrosa, e il futuro del club è incerto a causa delle dichiarazioni di De Laurentiis. I tifosi baresi sono stanchi di essere presi in giro e chiedono un cambio di proprietà al più presto. LEGGI TUTTO

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    Gaetano Di Vaio: da ribelle a protagonista del riscatto napoletano

    Napoli. Una vita da romanzo, tra dannazione e riscatto, spenta a soli 56 anni. Gaetano Di Vaio, produttore, attore, sceneggiatore e figura chiave del cinema napoletano degli ultimi vent’anni, si è spento dopo un grave incidente in scooter avvenuto la scorsa settimana.Nato a Piscinola, quartiere difficile di Napoli, Di Vaio ha vissuto un’infanzia e un’adolescenza segnate da tossicodipendenza e detenzione. Ma è proprio attraverso il cinema che ha trovato la sua redenzione, diventando un imprenditore culturale e un punto di riferimento per molti.
    Ha lavorato come operatore sociale, nella compagnia di Peppe Lanzetta e ha fondato la casa di produzione “Figli del Bronx”, poi divenuta “Bronx film”. Tra i suoi film più noti ricordiamo “NAPOLI NAPOLI NAPOLI” di Abel Ferrara (2009), “Là-bas – Educazione criminale” (Leone del Futuro a Venezia nel 2011) e “Take Five” di Guido Lombardi (2013).
    Ma la sua opera più importante è stata la sua stessa vita, raccontata nel romanzo “Non mi avrete mai” edito da Einaudi, dove il protagonista Salvatore è il suo alter ego. Un bambino ladruncolo che diventa gestore di una piazza di spaccio a Scampia, per poi riscattarsi attraverso il cinema.
    Di Vaio non era solo un produttore, ma anche un instancabile promotore del riscatto sociale per la sua città. Ha realizzato documentari importanti come “Largo Barracche” e “Il loro Natale”, e ha portato al Festival di Venezia film come “Per amor vostro” di Beppe Gaudino (2015) e “Veleno” di Diego Olivares (2018).
    “Ha fatto tanto per Napoli e tanto stava facendo”, ha dichiarato Gianluca Curti, amico e sodale di Di Vaio. “Era un uomo pieno di energia, con una grande voglia di riscatto e la generosità di dare opportunità agli altri”.
    Gaetano Di Vaio ci lascia un’eredità importante, fatta di film, storie di riscatto e un esempio di come la passione per l’arte possa cambiare una vita. Come ha scritto lo stesso Curti: “Resterai sempre nel cuore e negli occhi di chi ha avuto la fortuna di conoscerti”. LEGGI TUTTO

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    Assoagenti a De Laurentiis: “Denunci i procuratori che fanno ricatti”

    Napoli. L’Assoagenti replica alle accuse di Aurelio De Laurentiis, definendole “dichiarazioni offensive e discriminatorie” e chiedendo al presidente del Napoli di denunciare i procuratori rei di ricatto.PUBBLICITA

    “Invitiamo De Laurentiis a denunciare gli autori di questi ricatti, se ne ha le prove”, si legge in una nota dell’associazione. “In caso contrario, le sue parole saranno considerate lesive della categoria degli agenti e ci riserveremo di intraprendere azioni legali”.
    L’Assoagenti sottolinea che la professione di agente sportivo è “tutelata e protetta da leggi e regolamenti”, e che gli agenti sono sottoposti a rigorosi controlli. “Ricordiamo a De Laurentiis che le sue accuse generiche non solo sono dannose per la reputazione degli agenti onesti, ma rischiano anche di danneggiare l’intero sistema calcio”.
    L’associazione conclude chiedendo al presidente del Napoli di “rivedere le sue posizioni e di collaborare con le autorità per fare chiarezza su eventuali illeciti”. LEGGI TUTTO

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    In Campania allarme scommesse: la diffusione tra i giovani

    Il primo posto per il gioco online in Italia è della Campania, che nel 2022 ha visto i cittadini spendere 10 milioni e 482.000 euro, pari a 1.874 euro a testa.
    Inoltre, la Campania è la prima regione italiana per conti online di gioco aperti, con oltre tre milioni di conti. Questi dati sono stati analizzati dall’Osservatorio Regionale sul Disturbo da Gioco d’Azzardo, istituito dall’art. 5 della Legge Regionale N.2/2020, in occasione della “Giornata regionale dedicata alla sensibilizzazione e alla consapevolezza sui rischi e i danni correlati al fenomeno del gioco d’azzardo”, approfondita oggi nella sede della Regione Campania.
    “Oggi lanciamo un grido d’allarme sulla dipendenza dal gioco d’azzardo che riguarda non solo persone adulte ma anche ragazzi e ragazzini, che approfittano del fatto che il gioco d’azzardo è praticato non solo in strutture fisiche, ma anche online, ed è questo il dato più preoccupante,” ha dichiarato il governatore campano Vincenzo De Luca.
    “In Campania abbiamo oltre 3.300 soggetti già in cura per gioco d’azzardo. Abbiamo realizzato una struttura importante a Sant’Arsenio nel Vallo di Diano con semi-residenze per accogliere i casi più gravi, ma dobbiamo fare uno sforzo straordinario, soprattutto per salvare i giovanissimi.
    Nei centri scommesse non dovrebbero andare a giocare i minori
     ma non c’è nessun controllo, mentre si dovrebbe agire in tal senso. Il problema diventa davvero traumatico quando il gioco è online e praticato da ragazzini al di fuori di qualunque controllo, anche da parte delle famiglie. Serve più controllo da parte dei genitori”. LEGGI TUTTO

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    La gaffe di Musumeci: “Chi ha scelto casa ai Campi Flegrei sapeva i rischi”

    Introduzione
    Terremoto e rischio bradisismo ai Campi Flegrei, le uniche certezze da parte del Governo: “Sono tre i Comuni della zona rossa” per il rischio del bradisismo, “sette quelli della zona rossa del rischio vulcanico”.
    Per il resto i soliti impegni a futura memoria e una gaffe del ministro per la Protezione civile Nello Musumeci, conferenza stampa a Palazzo Chigi, al termine del vertice interministeriale sull’attività sismica.
    “Chi ha scelto di vivere nell’area dei Campi Flegrei sapeva di vivere in un’area difficile che presenta rischi. Ce ne ricordiamo solo quando la terra trema e questo è un grande limite, serve una convivenza vigile col pericolo. Se decidi di stare in quel luogo ci devi aiutare a promuovere una convivenza responsabile con una maggiore consapevolezza”.
    Una uscita che poteva sicuramente essere risparmiata per rispetto alle migliaia di abitanti dei comuni della zona flegrea che da tempo soffrono le scosse e la situazione. Cosa pretenderebbe Musumeci per non lavorare: desertificare una delle zone più belle tutta Italia, ricca di un patrimonio, artistico, culturale, archeologico e paesaggistico?
    E rincara la dose quando cerca di spiegare che nell’area, “vivono 80mila persone” per una “eccessiva antropizzazione che nel passato si sarebbe dovuta evitare”. È quindi “facile comprendere come questa eccessiva antropizzazione oggi crei problemi anche da punto di vista spedizione piano evacuazione, è una condizione di fronte alla quale stiamo lavorando con il prefetto di Napoli, Michele Di Bari, e con la Regione Campania per definire il piano di evacuazione”. LEGGI TUTTO

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    Napoli pusher di El Salvador arrestato a Porta Capuana

    Napoli. Ieri sera, gli agenti del Commissariato Vasto-Arenaccia hanno arrestato un 29enne di El Salvador irregolare sul territorio nazionale con l’accusa di detenzione illecita e cessione di sostanza stupefacente.
    L’uomo è stato sorpreso in via Carbonara a cedere droga ad un altro individuo a bordo di uno scooter. Alla vista dei poliziotti, entrambi hanno tentato la fuga, ma il 29enne è stato bloccato e trovato in possesso di 7 bustine contenenti circa 10 grammi di marijuana e 105 euro in contanti.
    Un controllo presso la sua abitazione ha permesso di rinvenire un paio di forbici con tracce di droga e materiale per il confezionamento.
    Il 29enne, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato e denunciato per inottemperanza ad un decreto di espulsione. Inoltre, è stato sanzionato per guida senza patente e mancanza di assicurazione. LEGGI TUTTO

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    Amalfi: avviati i lavori per la messa in sicurezza del costone roccioso di Valle dei Mulini

    Sono partiti i lavori per la messa in sicurezza del costone roccioso sovrastante l’ex mattatoio di Valle dei Mulini ad Amalfi. L’intervento, che ha un costo di circa 200mila euro, è stato promosso dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Daniele Milano con l’obiettivo di bonificare la parete rocciosa e consentire la riapertura di alcuni immobili sottostanti attualmente inutilizzati.
    L’area, che si trova sotto la strada pedonale che collega il centro di Amalfi alla frazione di Pogerola, è interessata da interventi di messa in sicurezza di una porzione del costone Chiorito. I lavori prevedono:
    Un ulteriore monitoraggio della pareteL’eliminazione di arbusti che potrebbero causare instabilità e disgaggiFasciature o chiodature puntualiIl posizionamento di una rete corticale su un’area di circa 1.100 metri quadratiIl rivestimento con pannelli in fune su un’area di circa 140 metri quadratiNell’area sono stati individuati anche alcuni massi che necessitano di una messa in sicurezza immediata per evitare pericoli per la pubblica e privata incolumità.
    I lavori, affidati al Settore Lavori Pubblici e Demanio, avranno una durata di 45 giorni e sono finanziati con fondi di bilancio comunale.
    L’intervento di messa in sicurezza del costone roccioso di Valle dei Mulini è un’importante opera pubblica che consentirà di migliorare la sicurezza del territorio e di riqualificare un’area che potrà essere destinata ad attività di aggregazione e istruzione. LEGGI TUTTO

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    Napoli, danneggiata ambulanza dell’ospedale San Paolo

    Atto vandalico, questo pomeriggio, contro un’ambulanza del trasporto sangue della ‘Campania Soccorso’, impegnata presso l’ospedale San Paolo di Napoli.
    “Secondo le prime ricostruzioni – segnala l’associazione Nessuno tocchi Ippocrate su Facebook – ignoti avrebbero aperto il mezzo di soccorso e svuotato al suo interno il contenuto di un estintore. La nostra domanda – si chiede l’associazione – è: ‘sarà un dispetto riconducibile all’atavica guerra tra ambulanze private?’”
    I soccorritori presenteranno denuncia. “Ci preme precisare che, dopo opportune verifiche, possiamo affermare che non si tratta di un incidente, in quanto l’estintore è stato trovato sprovvisto di spoletta e appoggiato fuori dalla sua sede”. LEGGI TUTTO

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    Disabilità, medaglia d’oro per l’Italia : Gemma (Fdi): “La Vittoria di Calcagno è forza del sud”

    L’eurodeputata Chiara Gemma (FDI) ha elogiato l’impresa sportiva dell’atleta Calcagni, sottolineando la sua straordinaria medaglia d’oro nella corsa dei 100 metri T72, conquistata con il tempo record di 15,39 secondi.
    “La conquista della medaglia d’oro per Carlo Calcagni ai mondiali di Kobe, in Giappone, è esempio di tenacia, ma anche di resilienza, tipica delle personalità di spicco del nostro sud Italia. Sosterremo sempre Carlo in ogni sua sfida. Immagino con lui un tour in tutto il Mezzogiorno, compresa la Campania, per raccontare la sua storia”.
    “Quella di Calcagni è stata la prima medaglia di sempre per l’Italia nel frame running, l’ausilio che permette ad atleti con difficoltà di coordinamento ed equilibrio di cimentarsi nella corsa – continua Gemma – la sua vittoria è una dimostrazione evidente di come, grazie allo sport, si possa vivere bene nonostante gravi patologie”. LEGGI TUTTO