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    Traffico di droga tra Napoli, Salerno e Scalea: 4 arresti

    Nella giornata odierna, a Scalea e nella provincia di Salerno, i militari dei Nuclei di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli e Salerno hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare della custodia in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.
    La misura riguarda quattro persone gravemente indiziate dei reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e di detenzione e spaccio di stupefacenti.
    Gli elementi acquisiti durante l’indagine si riferiscono a un presunto sodalizio dedito al traffico di stupefacenti, in particolare cocaina e hashish, operante a Scalea.
    Le indagini condotte dai Nuclei di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli e Salerno hanno permesso di individuare la struttura del sodalizio, con la ripartizione dei compiti tra fornitori, acquirenti, corrieri, custodi e distributori della sostanza stupefacente.
     Il gruppo utilizzava telefoni criptati per le comunicazioni
    Sono stati individuati anche i canali di approvvigionamento, con cessioni avvenute anche nelle province di Napoli e Salerno, oltre all’utilizzo di modalità di comunicazione attraverso telefoni criptati.
    La misura cautelare eseguita oggi segue un’altra misura cautelare già eseguita il 7 luglio 2023, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catanzaro in sede di rinnovazione, per competenza territoriale, di un’analoga misura precedentemente emessa dal G.I.P. del Tribunale di Salerno. LEGGI TUTTO

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    Salerno, coppia di migranti aggredita con mazza da baseball: 3 arresti

    I Carabinieri della stazione di Matinella hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal gip del Tribunale di Salerno su richiesta della Procura nei confronti di Halimi El Mehdi, Ayad Hichem e Halimi El Arbi per tentato omicidio.
    Secondo l’ipotesi accusatoria, gli indagati, nella tarda sera del 16 settembre 2023, in un bar di Mattiella (Salerno), per futili motivi, avrebbero malmenato con una mazza da baseball ed un martello una coppia del posto causando all’uomo gravissime lesioni. Gli arresti sono stati eseguiti ieri, ad Albanella e Capaccio Paestum LEGGI TUTTO

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    Maxi sequestro di 580 chilogrammi di droga: 5 arresti tra Salerno e Castrovillari

    Un ingente traffico di droga gestito da cinesi lungo l’asse Castrovillari-Salerno è stato sgominato dalla Dda di Catanzaro che ha fatto scattare le manette ai polsi di cinque persone di nazionalità cinese e ha portato alla scoperta e al sequestro di una vera e propria centrale della droga, allestita in un capannone industriale nell’area Pip di Castrovillari che conteneva ben 580 chilogrammi di droga.
    Tre cinesi sono stati arrestati a Castrovillari e altri due a Salerno. L’operazione è stata portata a termine, con il coordinamento della Dda di Catanzaro in sinergia con la Procura di Castrovillari diretta da Alessandro D’Alessio, nella giornata di ieri e coperta dal più stretto riserbo.
    Altri arresti erano stati eseguiti nelle scorse settimane in Olanda, dove la droga veniva commercializzata, su impulso del procuratore Vincenzo Capomolla e del pm distrettuale Stefania Paparazzo.
    Nel capannone scoperto ieri, secondo quanto si è appreso, i poliziotti hanno sequestrato 580 chili di sostanza stupefacente pronta ad essere immessa sul mercato territoriale ed extra nazionale.
    Il tutto è partito quando gli uomini del Commissariato di Polizia di Corigliano Rossano, diretti da Giuseppe Zanfini, e quelli della squadra mobile di Cosenza, guidati da Gabriele Presti, nel luglio scorso avevano fatto irruzione in un capannone a Santa Sofia d’Epiro sequestrando altri 250 chili di marijuana coltivata e prodotta con avanzati sistemi di gestione.
     Sequestrata anche droga già confezionata e un ingente quantitativo di soldi
    Nel corso dell’ operazione sarebbe stato scoperto anche un appartamento in una zona centrale di Castrovillari dove si confezionava e si gestiva l’immissione dello stupefacente sul mercato regionale ed extra regionale. Li sarebbero stati sequestrati droga già pronta per essere immessa sul mercato e un ingente quantitativo di denaro. LEGGI TUTTO

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    Salerno, si barrica in casa e minaccia di far esplodere una bombola: salvato

    Si barrica in casa per sottrarsi ad una misura cautelare e minaccia di farsi saltare in aria con una bombola del gas: salvato dopo due ore. Stamattina a Scafati, in provincia di Salerno, per opporsi all’esecuzione di una misura cautelare custodiale, un 43enne scafatese si è barricato in casa per oltre due ore minacciando atti autolesionistici e l’incolumità dei presenti, intimorendo con l’eventuale uso improprio di una bombola di gas.
    Il tenente colonnello Gianfranco Albanese, comandante del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore, immediatamente giunto sul posto con il comandante della Tenenza di Scafati, tenente Vincenzo Esposito, hanno disposto per motivi di sicurezza l’evacuazione dell’edificio e l’attivazione del militare negoziatore nonché del personale specializzato dell’Aliquota di Primo Intervento (A.P.I.) del Comando Provinciale Carabinieri di Salerno.
    Sul posto anche personale del 118 e Vigili del Fuoco. Nel corso della successiva interlocuzione avviata dai Carabinieri, il 43ebbe in stato di agitazione è stato poi ricondotto alla calma per i successivi adempimenti del caso. LEGGI TUTTO

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    Salerno, confermate le tracce di cocaina nel bimbo di 3 mesi: è gravissimo

    È stata confermata dalle controanalisi la presenza di tracce di cocaina nelle urine del neonato di tre mesi di Salerno ricoverato in condizioni gravissime all’ospedale pediatrico Santobono di Napoli.
    Dagli ulteriori accertamenti Richiesti dalla terapia intensiva del Santobono al laboratorio chimico-tossicologica dell’Azienda ospedaliera universitaria Vanvitelli sui campioni di sangue e urine, effettuate con metodica gas cromatografia-spettrometria di massa ad altissima sensibilità, è emersa la presenza di tracce di cocaina nelle urine e assenza di cocaina nel campione di sangue.
    Restano molto gravi le condizioni cliniche del bimbo, affetto da meningite batterica per il quale la prognosi è riservata. LEGGI TUTTO

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    Resta in prognosi riservata il bimbo di 3 mesi di Salerno

    E’ stazionaria la condizione del bimbo di tre mesi di Salerno ricoverato all’Ospedale pediatrico Santobono di Napoli.
    Il bambino in terapia intensiva resta in condizioni critiche e con prognosi riservata, mentre i medici attendono l’esito del campione ematico inviato all’Università Vanvitelli per la ricerca di sostanze tossiche nel sangue.
    Il bimbo è ricoverato da ieri all’ospedale Santobono per meningite batterica ma nelle sue urine sono state rinvenute tracce di cocaina secondo una prima analisi che poi non è stata confermata da un successivo test.
    Proprio la presenza dello stupefacente nell’organismo del piccolo è al centro di un giallo su cui indaga la Procura di Salerno. LEGGI TUTTO

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    Salerno, neonato positivo a cocaina, confermata la meningite: è gravissimo

    Il neonato di tre mesi, giunto in codice rosso all’ospedale pediatrico Santobono di Napoli, è attualmente in condizioni gravissime e ricoverato in terapia intensiva a causa di una meningite.
    Fin dall’inizio, le sue condizioni cliniche sono apparse estremamente serie, con un imminente pericolo di vita, rendendo necessario il trasferimento urgente in Terapia Intensiva Pediatrica, dove è stato sottoposto a intubazione e ventilazione meccanica.
    Gli esami condotti presso il Santobono hanno confermato l’emorragia cerebrale precedentemente individuata già durante una tac eseguita presso l’ospedale Ruggi di Salerno
    . Al Santobono, il neonato ha subito una risonanza magnetica nucleare, seguita da un intervento urgente nella Sala Operatoria di Neurochirurgia per il posizionamento di un catetere di monitoraggio della pressione intracranica.
    Durante l’intervento, è stato prelevato un campione di liquido cefalorachidiano risultato positivo per “Haemophilus Influenzae”, confermando la diagnosi iniziale di meningite batterica al momento dell’ammissione in Terapia Intensiva. Attualmente, il neonato è ancora sotto cure e costante monitoraggio. LEGGI TUTTO

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    Salerno, esposto in procura del M5s sulle Fonderie Pisano

    Questa mattina il consigliere regionale del Movimento 5 stelle Michele Cammarano ha presentato un esposto alla procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno e all’Arpa Campania in merito alle emissioni prodotte dalle Fonderie Pisano. “In questi giorni stiamo ricevendo segnalazioni che attestano l’aria irrespirabile nelle vicinanze del complesso industriale sito nel quartiere di Fratte.
    Lo stabilimento e’ stato piu’ volte individuato come responsabile di danni ambientali e biologici in una zona densamente popolata – ha detto Cammarano -. Lo studio Spes, validato dal ministero della Salute e condotto nei comuni della Valle dell’Irno, ha rilevato nel suolo, nelle acque e nel sangue la presenza di metalli pesanti come mercurio, cadmio, cromo, antimonio e tallio, in quantita’ molto superiori alla norma”.
    “Il Codacons – ha aggiunto Cammarano – ha ripetutamente denunciato che le emissioni provenienti dal sito industriale sono la causa dell’aria malsana e per l’Associazione Salute e Vita ‘la Pisano rappresenta un pericolo per la salute pubblica’. Anche il presidente Vincenzo De Luca, il 3 marzo scorso, ha dichiarato che le Fonderie devono essere chiuse perche’ inquinano ma ciononostante ad oggi nulla e’ cambiato”.
    “Nel mio esposto ho chiesto che vengano avviati accertamenti tecnici sul rispetto delle modalita’ e dei limiti delle emissioni in atmosfera da parte delle Fonderie Pisano, anche attraverso l’installazione di centraline di campionamento dell’aria che consentano rilevamenti ripetuti e puntuali sulle sostanze emesse. Valutando – ha concluso Cammarano – la sussistenza di eventuali profili di illiceita’ penale e, nel caso, individuando i possibili responsabili e procedendo nei loro confronti”.
    “L’Istituto superiore di Sanita’ – ha dichiarato il vicepresidente della Camera Sergio Costa – ha dimostrato che esiste una correlazione scientifica, in termini sanitari, tra l’ingiuria ambientale e la salute del cittadino. Oggi ci sono tutti i criteri per rinegoziare l’Autorizzazione integrata ambientale regionale. Bisogna partire proprio dal monitoraggio costante e continuo, giorno e notte, dell’intera area. Serve trovare il giusto equilibrio bilanciando gli interessi per la tutela della salute e dell’azienda con quella dei lavoratori. Sicuramente la presenza degli osservatori civici puo’ dare una grossa mano in questa fase. La tracciabilita’ e rintracciabilita’ dell’azione produttiva, condivisa con i cittadini e’ la soluzione”. LEGGI TUTTO

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    Salerno, picchia la moglie: 50enne allontanato da casa

    Maltrattamenti in famiglia e lesioni ai danni della moglie. Questa l’accusa nei confronti di un 50enne arrestato a San Cipriano Picentino, in provincia di Salerno.
    Nei confronti dell’uomo i Carabinieri della stazione di San Cipriano Picentino hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare con divieto di avvicinamento alla persona offesa emessa, su richiesta della Procura di Salerno, dal gip del Tribunale salernitano. LEGGI TUTTO

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    Programma Gol, al via il primo corso per operatore banco alimentare

    Al via il primo corso di formazione del programma Gol (Garanzia di occupabilità dei lavoratori) per “operatore banco alimentare”, una figura molto richiesta dal mercato del lavoro a livello provinciale, organizzato a Salerno con la partecipazione delle aziende associate a Federazione UNICA che saranno soggetto ospitante per la parte di stage.Domani, lunedì 8 gennaio 2024, la prima lezione per il 15 partecipanti, di età compresa fra i 40 e 60 anni e in maggioranza donne, che hanno aderito all’iniziativa. Il corso articolato in 60 lezioni, prevede 300 ore di formazione.
    “Gol rappresenta un importante strumento per favorire il reinserimento lavorativo di disoccupati, Neet, over 55, categorie svantaggiate – commenta Alessandro D’Amico vice presidente nazionale Unica e responsabile Unica di Salerno – per questo occorre che vengano rivisti i criteri per l’individuazione dei percorsi formativi altrimenti si corre il rischio di non far incrociare domanda e offerta e mettere in difficoltà i partecipanti con corsi che richiedono una formazione di base non sempre in loro possesso.
    Altro aspetto fondamentale – conclude D’Amico – riguarda l’assegnazione da parte dei centri per l’impiego non sempre bilanciata fra i diversi enti di formazione presenti sul territorio”.
    Il programma Gol finanziato dall’Unione Europea – Next Generation EU, è un’azione di riforma prevista dal Pnrr (piano nazionale di ripresa e resilienza) per favorire il reinserimento lavorativo attraverso politiche di ricerca attiva del lavoro, accompagnamento al lavoro e rafforzamento delle abilità professionali.
    Per l’attuazione del programma sono coinvolti i centri per l’impiego, le agenzie per il lavoro e gli enti di formazione.
    Rivolto ai lavoratori con ammortizzatori sociali o altri sostegni (reddito di cittadinanza, Naspi), lavoratori fragili (giovani, donne con particolari situazioni di svantaggio, persone con disabilità, over 55), working poor, persone disoccupate senza sostegni al reddito, Gol ha l’obiettivo di accompagnare il disoccupato nel reinserimento nel mondo del lavoro attraverso un percorso di orientamento personalizzato, interventi flessibili e gratuiti che gli consentano di aumentare e migliorare le competenze necessarie per lo svolgimento della professione.
    Il programma prevede, infatti, diversi percorsi: accompagnamento al lavoro, aggiornamento, reinserimento o riqualificazione professionale, e inclusione e ricollocazione collettiva in rete con gli altri servizi territoriali (sociali, socio-sanitari, di conciliazione, educativi) nel caso di bisogni complessi, quali quelli di persone con disabilità o con fragilità. LEGGI TUTTO

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    Salerno: internet quasi assente, Comune Atrani scrive al prefetto

    Atrani, uno dei gioielli della Costiera Amalfitana e il comune più piccolo d’Italia con meno di 800 abitanti, affronta una sfida significativa: il digital divide, la difficoltà di accesso alla rete internet per scopi lavorativi, educativi, commerciali, ricreativi e produttivi.
    L’Amministrazione comunale ha scritto al prefetto di Salerno, richiedendo un incontro urgente per accelerare il processo di digitalizzazione con l’inizio del nuovo anno. L’obiettivo è affrontare le numerose criticità nelle telecomunicazioni che Atrani sta vivendo.
    La quasi assenza di connessione telefonica e internet rischia di influire negativamente sia sui processi di inclusione sociale che sulla competitività del paese. Questo è particolarmente evidente a causa delle zone d’ombra nella copertura della rete che rallentano la produttività, limitano l’esercizio dei diritti di cittadinanza e ostacolano lo sviluppo delle competenze digitali, fondamentali nell’attuale mondo del lavoro.
    Il Comune di Atrani sottolinea che l’iter per il cablaggio della fibra ottica, avviato mesi fa per garantire l’accesso a servizi internet avanzati, ha raggiunto la fase di collaudo finale da parte di Infratel, la società del Ministero delle Imprese e del Made in Italy che gestisce il Piano Banda Ultra Larga (Bul).
    Una volta completato questo passaggio, sarà possibile mettere in vendita il servizio internet tramite società in convenzione con Open Fiber, portando la connessione digitale del borgo al livello delle grandi città.
    Il Comune ritiene che questo cambiamento strutturale migliorerà significativamente la vita dei cittadini, l’efficienza degli uffici pubblici e la coordinazione in caso di emergenze idrogeologiche, considerando le carenze nella copertura della linea telefonica mobile e della connessione.
    Questi problemi non possono più essere considerati secondari, data l’importanza delle connessioni digitali nella vita quotidiana, sia lavorativa che turistica, considerando l’attrazione di visitatori da tutto il mondo. L’auspicio è che il 2024 segni una svolta positiva in questo ambito. LEGGI TUTTO

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    Salerno,  furto in abitazione a San Giovanni Piro, 43enne in manette

    I carabinieri della stazione di Santa Maria di Castellabate hanno eseguito un’ ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 43enne, di nazionalità albanese, accusato di furto in abitazione.
    La Procura, dopo il fatto avvenuto l’8 agosto, sulla base delle indagini dei carabinieri, che erano intervenuti nella casa di San Giovanni Piro a Salerno, dove era stato commesso il furto, ha chiesto ed ottenuto dal Gip del tribunale di Vallo della Lucania l’ordinanza, che è stata notificata all’ indagato, ristretto nel carcere di Bari. Proseguono le indagini per individuare l’altro complice. LEGGI TUTTO