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    Quartieri Spagnoli, arrestato il figlio del boss Ciro Mariano

    E’ Raffaele Mariano, figlio del boss Ciro Mariano capo dei “Picuozzi” dei Quartieri Spagnoli, l’uomo arrestato dalla polizia ieri subito dopo aver rapinato due ragazzi.
    Durante un servizio di controllo del territorio, i poliziotti dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della Questura di Napoli hanno intercettato il 48enne che stava compiendo una rapina ai danni di due giovani nella zona dei Quartieri Spagnoli più vicina a via Toledo. Il rapinatore, è stato bloccato e arrestato mentre tentava di fuggire.
    La polizia ha notato l’uomo brandire un coltello contro alcuni ragazzi e, una volta individuato, ha tentato di allontanarsi rapidamente a piedi. Dopo un breve inseguimento, i poliziotti sono riusciti a bloccarlo e a privarlo del coltello utilizzato per la rapina.
    In possesso del rapinatore sono stati trovati un telefono cellulare e 20 euro, provenienti dalla rapina appena compiuta. In base a ciò, il 48enne napoletano è stato arrestato con l’accusa di rapina aggravata.
    Raffaele Mariano, coinvolto in precedenti episodi criminali, è stato nuovamente arrestato in seguito a questo tentativo di rapina. La sua attività criminale risale almeno al 5 luglio 2020, quando è stato fermato per il possesso di una pistola giocattolo modificata.
     Il boss Ciro Mariano è tornato in carcere di recente
    La polizia ha inoltre confermato il suo coinvolgimento in attività legate alla camorra, pur non essendo mai stato condannato per tali reati. Suo padre Ciro è tornato in carcere di recente per una nuova condanna definitiva. LEGGI TUTTO

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    Napoli: blitz nella movida, armi sequestrate a minorenni e controlli nei locali

    Nella notte tra sabato e domenica, i Carabinieri della compagnia Napoli centro hanno effettuato un servizio a largo raggio nella zona universitaria e nei Quartieri Spagnoli, dove la movida non si è arresa alla pioggia battente.
    Controlli serrati hanno portato al sequestro di diverse armi, trovate nelle mani di giovanissimi, alcuni dei quali appena maggiorenni. Un ragazzo è stato fermato in piazza San Domenico Maggiore con un taglierino lungo 20 centimetri nascosto in tasca, mentre un altro aveva con sé un coltello a scatto. Un 28enne è stato invece trovato in possesso di un manganello in legno nel suo taxi. Tutti sono stati denunciati.
    I Carabinieri, insieme a personale dell’Asl, hanno anche controllato diversi esercizi commerciali della zona. I titolari di un locale di intrattenimento a Calata Trinità Maggiore sono stati sanzionati per diffusione sonora, nonostante la revoca dell’autorizzazione d’impatto acustico.

    Inoltre, sono state contestate violazioni per aver installato tavolini sulle ringhiere comunali, depositato prodotti alimentari nella sala spogliatoio e per la mancata presenza delle schede HACCP.
    Sanzioni anche per i proprietari di un locale a piazza del Gesù per diffusione sonora, in assenza di autorizzazione.
    Un 44enne agrigentino è stato denunciato per abusivismo in via Cesare Battisti, dove svolgeva l’attività di parcheggiatore abusivo.
    Controlli serrati anche sul codice della strada. Un 25enne è stato denunciato per aver guidato un’auto sottoposta a sequestro amministrativo. Altre 7 persone, tra cui un minorenne, sono state denunciate per aver guidato scooter senza patente, con recidiva nel biennio. 13 centauri ragazzini sono stati trovati senza casco e i loro mezzi sono stati sequestrati.
    L’operazione dei Carabinieri dimostra l’attenzione costante verso la sicurezza dei cittadini, in particolare nelle zone della movida dove i rischi possono aumentare. I controlli continueranno per contrastare fenomeni di illegalità e garantire il rispetto delle regole. LEGGI TUTTO

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    Quartieri Spagnoli, aggredisce moglie con una bottiglia: arrestato

    Un uomo di 30 anni dello Sri Lanka è stato arrestato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiale.
    L’arresto è avvenuto grazie all’intervento della Polizia a seguito di una segnalazione nella zona dei Quartieri Spagnoli. Una donna ha chiamato la Polizia per denunciare di essere stata aggredita fisicamente dal marito con una bottiglia di vetro.
    All’arrivo degli agenti, l’uomo ha opposto resistenza e ha iniziato a inveire contro di loro, ma è stato bloccato e arrestato. Questo non è stato il primo episodio di violenza domestica, come riportato dalla vittima, che ha dichiarato agli agenti di essere stata aggredita in precedenti occasioni.
    Gli agenti hanno trovato il 30enne in uno stato di alterazione psicofisica all’interno dell’appartamento e lo hanno immediatamente bloccato. L’intervento tempestivo della Polizia ha permesso di evitare ulteriori conseguenze negative e ha assicurato alla giustizia l’aggressore. LEGGI TUTTO

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    Quartieri Spagnoli, arrestato pusher di origine americana

    ‘Ieri pomeriggio, gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico hanno arrestato un uomo di 55 anni per il possesso illecito di droga durante un controllo nella zona dei Quartieri Spagnoli, precisamente in via Tre Re a Toledo.
    Durante la perquisizione, sono stati trovati 10 pezzi di hashish con un peso totale di circa 80 grammi, una quantità di marijuana di circa un grammo, due coltelli, due bilancini di precisione, materiale per il confezionamento della droga e 140 euro in contanti.
    L’uomo, di nazionalità americana, è stato tratto in arresto per detenzione illecita di sostanze stupefacenti. LEGGI TUTTO

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    Napoli, falò e petardi tra Chiaia e i Quartieri Spagnoli: già partiti i primi cippi di Sant’Antonio

    Prima ancora che scattasse il 17 gennaio, giorno della fatidica festa di Sant’Antonio Abate, a Napoli le baby-gang hanno dato vita ai primi cippi, i roghi in “onore” del Santo.

    Alcuni cittadini hanno segnalato al deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli un falò molto pericoloso acceso in Salita Vetriera la scorsa notte, mentre ai Quartieri Spagnoli tra Vico Canale a Tavernapenta e Vico della Tofa alcuni ragazzini hanno fatto scoppiare diversi petardi e fuochi in piena notte causando allarme e preoccupazione tra i residenti.
    “In queste ultime ore che precedono il cippo, chiediamo alle forze dell’ordine massima attenzione soprattutto in alcune zone ‘rosse’, come ai Quartieri Spagnoli nello slargo di Vico Tofa dove anni fa crollò un edificio.
    I falò creeranno pericoli per la pubblica sicurezza senza tener conto che dovranno essere impiegati mezzi e uomini, come Vigili del fuoco e Polizia Municipale, per fermare gli incendi e ripristinare l’ordine“, ha dichiarato Borrelli. LEGGI TUTTO

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    Napoli, violenza di gruppo su ragazza trans: un arresto, identificati altri aggressori

    Una ragazza transgender, in vacanza a Napoli con un’amica, anche lei trans, è stata violentata da cinque ragazzi conosciuti in un bar.A rendere noto l’episodio – su cui stanno indagando gli agenti del commissariato San Ferdinando e la Procura (IV sezione, “fasce deboli”, coordinata dal procuratore aggiunto Raffaello Falcone) – è l’Arcigay. Secondo quanto si è appreso, uno degli aggressori è già stato arrestato e altri quattro identificati.
    L’arrestato è un 28enne napoletano accusato di violenza sessuale di gruppo, rapina e danneggiamento. I fatti risalgono alla scorsa notte: gli agenti del commissariato San Ferdinando, durante il servizio di controllo del territorio, sono intervenuti in vico Conte di Nola – ai Quartieri Spagnoli – per la segnalazione di una rapina all’interno di una struttura ricettiva.
    I poliziotti, giunti sul posto, hanno notato due persone che avevano bloccato un giovane in un giardino di pertinenza dello stabile. E’ emerso che, poco prima, cinque soggetti, tra cui il giovane, avevano dapprima abusato di una delle vittime, per poi rapinarle entrambe.
     Le due giovani turiste straniere sono state violentate da un branco di ragazzi
    Le due giovani sono anche state aggredite dal ‘branco’, che ha infine danneggiato la struttura ricettiva. Le ragazze – spiega ancora l’Arcigay sul web – sono giunte in ospedale per essere soccorse e qui hanno contattato Daniela Lourdes Falanga, responsabile per le politiche trans di Antinoo Arcigay Napoli, per raccontare l’accaduto.
    “Ieri pomeriggio sono stata contattata da una giovanissima ragazza trans in preda ad una forte agitazione”, fa sapere la responsabile per le politiche trans di Antinoo Arcigay Napoli Daniela Lourdes Falanga, “mi racconta di lei e dell’amica che sarebbe stata stuprata, dei documenti rubati e delle violenze verbali e fisiche che avrebbero ricevuto. Mi sono precipitata al Cardarelli dove una delle ragazze, accompagnata da due agenti della polizia, si trovava per accertamenti e in seguito al Cotugno per la comune profilassi in caso di stupro. Ho potuto abbracciare le due ragazze e ascoltare quanto sarebbe accaduto.
    Quello che mi hanno riferito è terribile ed è terribile che i protagonisti della vicenda sarebbero tutti di giovane età. Stiamo seguendo il caso con grande attenzione e non lasceremo sole le due ragazze”.
    “Siamo in un momento storico delicato – prosegue Falanga – in cui bisogna stringersi intorno a qualsiasi evento violento e denunciarlo. Un abuso di questo tipo lascia cicatrici incancellabili. Bisogna lottare contro questo atteggiamento di prevaricazione, di potere assoluto, che ancora devasta le vite delle donne trans, persino le più piccole, e bisogna lottare contro chi sminuisce la gravità dei fatti nel momento in cui apprende che si tratta di persone trans”.
    “Per fortuna – continua la responsabile per le politiche trans di Antinoo Arcigay Napoli – al Cardarelli e al Cotugno, le due ragazze sono state egregiamente prese in carico, insieme a chi, tra gli agenti della polizia, se ne stava occupando. È assolutamente necessario, nell’interesse collettivo e soprattutto nell’interesse di chi è vittima di abusi e violenze, cambiare la spregevole condizione culturale in cui vessano alcune persone e denunciare sempre, su tutti i fronti, vicende di questo genere”. LEGGI TUTTO

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    Controlli ai Quartieri Spagnoli: denunciate le titolari di un ristorante

    I carabinieri della compagnia Napoli centro sono stati impegnati in un servizio a largo raggio volto al controllo sul rispetto delle norme in materia di lavoro e salute.
    Durante le operazioni – effettuate con i militari del Nil, del Nas e gli agenti della polizia municipale – hanno denunciato due imprenditrici proprietarie di un’attività commerciale di ristorazione a via Emanuele De Deo ai Quartieri Spagnoli.
    Sequestrati 40 chili di prodotti da forno privi di tracciabilità. E’ stato accertato, inoltre, che i dipendenti non avessero effettuato la prevista visita medico legale.
    Constate anche altre omissioni e illeciti tra cui l’aver messo le tabelle pubblicitarie senza alcuna autorizzazione. I militari hanno infine accertato che le proprietarie avevano occupato 12 metri quadrati di suolo pubblico con sedie e tavolini e avevano installato abusivamente delle tende da sole.
    Per le 2 imprenditrici quasi 23mila euro di sanzione. I controlli proseguiranno anche nei prossimi giorni. LEGGI TUTTO

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    Napoli, i rapina Rolex in trasferta “traditi” dal Dna su una mascherina

    Aveva trascorso tranquillamente in famiglia la festa dell’Immacolata nella sua casa ai Quartieri Spagnoli ma all’alba seguente è stato svegliato dalla polizia che lo ha portato in carcere dove trascorrerà le prossime festività natalizie e di sicuro qualche anno in più.Salvatore Dipino, 41 anni era l’unico della banda di trasferisti di Napoli, con base Quartieri Spagnoli, ancora libero. Gli altri due Giuseppe Pica di 50 anni e Mariano Conte, di 40 anni, sono ritenuti responsabili di quattordici rapine, di cui dodici riuscite, di Patek Philippe, Hublot e Rolex. Agli altri due l’ordinanza cautelare è stata notificata in carcere, al primo e agli arresti domiciliari per il secondo.

    Le indagini sono state condotte dalla quinta sezione della Squadra mobile di Milano, diretta da Marco Cali’ e guidata da Francesco Federico. Gli investigatori sono risaliti ai tre rapinatori grazie a due elementi: una mascherina usata durante una delle rapine, da cui è stato estratto il Dna; l’abbandono di uno scooter nei pressi di un comando dei carabinieri.
    Le indagini hanno permesso di ricostruire il modus operandi della banda, che si spostava a Milano da Napoli per rapinare persone facoltose. I rapinatori, una volta individuata la “preda”, l’avvicinavano e sotto minaccia di una pistola semi-automatica, si facevano consegnare i preziosi orologi.
    Il 41enne, Mariano Conte, è stato in particolare inquadrato da una telecamera del comando interregionale dei carabinieri di via Marcora, a Milano, mentre scappava dopo un’aggressione in viale Montesanto.
    I dettagli delle indagini
    Le indagini della polizia di Milano sono iniziate a settembre 2020, quando sono state registrate le prime rapine di orologi di lusso. Gli investigatori hanno subito individuato una serie di elementi comuni alle rapine, come l’uso di scooter e la presenza di una pistola semi-automatica.
    Grazie alle telecamere di sorveglianza, gli investigatori sono riusciti a individuare i tre rapinatori e a raccogliere prove a loro carico.In particolare, la mascherina usata durante una delle rapine ha permesso di estrarre il Dna di uno dei rapinatori, che è stato poi identificato come Giuseppe Pica.
    L’abbandono di uno scooter nei pressi di un comando dei carabinieri ha invece permesso di identificare il 41enne Mariano Conte.Le indagini hanno poi permesso di ricostruire il modus operandi della banda, che si spostava a Milano da Napoli per rapinare persone facoltose.
    I rapinatori, una volta individuata la “preda”, l’avvicinavano e sotto minaccia di una pistola semi-automatica, si facevano consegnare i preziosi orologi. L’attività investigativa della polizia di Milano ha portato all’arresto di tre pericolosi rapinatori e ha messo un freno a una serie di colpi che avevano messo in allarme la città.
    @rirpoduzione riservata
    (nella foto un frame di una delle rapine violente a Milano e nel riquadro Salvatore Dipino e Giuseppe Pica) LEGGI TUTTO