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    Napoli, nuovo Day Hospital per l’insufficienza cardiaca al Cardarelli 

    L’Ospedale Cardarelli di Napoli ha inaugurato un nuovo Day Hospital dedicato alla diagnosi e cura dell’insufficienza cardiaca.
    Il servizio, attivo presso l’Unità di Cardiologia diretta da Ciro Mauro, mira a offrire un sistema più flessibile, efficace e mirato di presa in carico dei pazienti affetti da questa patologia.
    L’insufficienza cardiaca è una malattia grave che colpisce circa l’1-2% della popolazione adulta, con una prevalenza che supera il 10% negli over 70.
    La causa? L’incapacità del cuore di pompare sangue in quantità sufficiente a soddisfare le esigenze dell’organismo.Il nuovo Day Hospital rappresenta una soluzione importante per:
    Migliorare l’assistenza ai pazientiRidurre gli accessi in Pronto SoccorsoMonitorare in modo flessibile i pazienti già trattati con un ricovero prolungatoGarantire tempi di permanenza ridotti in ospedalePermettere un rapido ritorno alle normali attivitàIl servizio si affianca all’ambulatorio di insufficienza cardiaca già attivo presso l’ospedale e amplia l’offerta terapeutica della Cardiologia del Cardarelli.
    La presa in carico presso il Day Hospital può avvenire:
    Direttamente dai reparti di degenzaDai servizi ambulatorialiA seguito di una valutazione preliminare da parte del personale medicoIl Day Hospital rappresenta un passo avanti importante per migliorare la qualità dell’assistenza ai pazienti con scompenso cardiaco.
    Le parole del Direttore Generale del Cardarelli, Antonio d’Amore:
    “Ampliare la tipologia di servizi è fondamentale per garantire una migliore assistenza ai pazienti e aumentare la capacità di risposta ai bisogni di salute della popolazione. Occorre lavorare sempre più per individuare soluzioni organizzative e tecnologiche flessibili, capaci di limitare i ricoveri ed essere più vicini al paziente. Ringrazio Ciro Mauro e la sua equipe per aver sviluppato questa nuova soluzione organizzativa che, sono certo, garantirà importanti benefici ai pazienti con scompenso cardiaco”.
    Il nuovo Day Hospital rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro l’insufficienza cardiaca.Grazie a questo servizio, i pazienti avranno accesso a un’assistenza più efficace e personalizzata. LEGGI TUTTO

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    Napoli, busto Mussolini al Cardarelli. Borrelli (Avs): “E’ lì dal 2019”

    Sulla vicenda del busto di Mussolini ritrovato in una stanza del reparto di Chirurgia 3 dell’ospedale napoletano Cardarelli il deputato di Avs Francesco Borrelli tira fuori nuove testimonianze.
    Intanto è partita l’inchiesta interna dell’ospedale. Su mandato della direzione generale, gli addetti del Servizio Ispettivo Amministrativo si sono recati nei locali in questione, senza trovare il materiale fotografato ieri (oltre il busto anche un calendario del 2021 con in copertina Mussolini e il motto fascista ‘memento audere semper’) e rimosso in giornata, a quanto riferito dalla direzione del reparto.
    Il Servizio Ispettivo dell’azienda “sta procedendo ad acquisire elementi probatori e dichiarazioni del personale del reparto per accertare chi avesse collocato gli oggetti all’interno della stanza, se la stanza fosse destinata al solo personale o anche ai pazienti, da quanto tempo il materiale era presente nella stanza”, si apprende dalla direzione del Cardarelli.
    La relazione degli ispettori sarà ultimata nei prossimi giorni e verrà inoltrata dalla direzione all’ufficio provvedimenti disciplinari e all’ufficio legale aziendale per valutare se siano state commesse violazioni alle norme e al codice di comportamento dei dipendenti pubblici. Il primario del reparto, Carmine Antropoli, assente per ferie, ha spiegato ieri che il busto sarebbe stato momentaneamente collocato in quella stanza da un medico, in attesa di portarlo a casa a fine turno.
    “Il chirurgo e primario del reparto di Chirurgia 3 del Cardarelli di Napoli – si legge in una nota – dopo essere finito nella bufera per il busto di Mussolini ha provato a giustificarsi dicendo che a collocare lì la scultura sarebbe stato un suo collega in attesa di portarlo a casa dopo averlo ricevuto da un amico arrivato in ospedale. Si sarebbe, quindi, trattato di una questione temporanea”.
    Ma alcuni testimoni che si sono rivolti a Borrelli “raccontano che le foto del busto del duce circolano sui social e sui gruppi whatsapp già dal 2019”.
    “Dichiarazioni contrastanti. Qualcuno mente – la conclusione cui arriva Borrelli -. A questo punto bisogna capire la verità. Abbiamo chiesto alla direzione di verificare se quel busto sia li dal 2019. In tal caso dovranno essere presi dei provvedimenti. Che mai si consenta l’apologia del fascismo in strutture pubbliche”. LEGGI TUTTO

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    Napoli e il busto di Mussolini al Cardarelli, il primario: “Superficialità del collega”

    In una sala medica del reparto di chirurgia 3 dell’Ospedale Cardarelli di Napoli, il più grande complesso sanitario pubblico del Mezzogiorno, emerge un busto raffigurante Benito Mussolini.La notizia, diffusa dal sito di informazione Internapoli, ha immediatamente scatenato dibattiti e polemiche: l’azienda ospedaliera ha annunciato l’avvio di un’inchiesta interna, la Cgil ha definito l’incidente “inquietante”, mentre il parlamentare di Avs, Francesco Borrelli, ha esposto con disappunto come “si continua a sostenere che il nostro Paese sia antifascista, eppure i fatti narrano, almeno in parte, una realtà diversa”.
    Le immagini diventate virali sul web mostrano il busto accanto a un calendario del 2021 con la foto di Mussolini e il motto ‘Memento audere semper’.
    La direzione dell’Ospedale Cardarelli ha sottolineato che le norme e il codice di comportamento del dipendente pubblico richiedono la massima neutralità da parte di chi opera nella pubblica amministrazione, limitando espressioni in merito a opinioni politiche, preferenze sessuali e credo religioso.
    In seguito agli accertamenti, eventuali responsabili di comportamenti inappropriati saranno segnalati all’Ufficio provvedimenti disciplinari.
    Il primario del reparto, il chirurgo Carmine Antropoli, già sindaco a Capua per il centrodestra ed ex dirigente locale di Forza Italia, è stato coinvolto nella controversia. Egli ha spiegato che si tratta di un atto di superficialità e, pur essendo in ferie, ha rimproverato il collega responsabile dell’incidente.
    Antropoli ha dichiarato che la commissione ispettiva dell’ospedale arriverà domani e, se ritenuto opportuno, il collega sarà sanzionato. Ha inoltre aggiunto che il collega gli ha raccontato di essere stato raggiunto in ospedale da un amico in scooter, il quale gli ha consegnato il busto di Mussolini.
    Il collega avrebbe poi temporaneamente posizionato l’oggetto in una stanza, aspettando di portarlo a casa in auto al termine del turno. Pur non giustificando l’accaduto, Antropoli ha sottolineato che il busto non è stato esposto all’interno dell’Ospedale Cardarelli, ma è stato tenuto temporaneamente in attesa di essere trasportato a casa.

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    Napoli, busto Mussolini al Cardarelli: scatta l’inchiesta

    Un busto di Benito Mussolini esposto in una stanza dell’ospedale Cardarelli: sulla notizia con foto pubblicata dal sito Internapoli la direzione generale dell’ospedale ha avviato una inchiesta interna.
    E’ stato attivato, si legge in una nota, “il servizio ispettivo interno per verificare quanto riportato e individuare i responsabili di quanto segnalato”. La foto riportata dal sito mostra il busto del duce esposto accanto a un calendario del 2021 con la foto di Mussolini e il motto ‘Memento audere semper’.
    “Le norme e il codice di comportamento del dipendente pubblico – ricorda la direzione del Cardarelli – prevedono la massima neutralità da parte di chi lavora per la pubblica amministrazione e pertanto limita le esternazioni in merito a opinioni politiche, preferenze sessuali, credo religioso”.
    A seguito degli accertamenti “eventuali responsabili di comportamenti inappropriati saranno segnalati all’Ufficio Provvedimenti Disciplinari”.
    Preziosi, individuare responsabile busto Mussolini al Cardarelli
     “Gravissimo che in un ospedale pubblico si tenga un busto di Mussolini, tanto più se quell’ospedale è il Cardarelli di Napoli, che ha una storia e un’immagine da preservare”, lo dice Barbara Preziosi, membro del Comitato Promotore Popolari Europeisti Riformatori (PER).
    “Questo è solo l’ultimo degli episodi che dovrebbero farci interrogare su ciò che sta avvenendo nel nostro paese e sul clima che si respira – prosegue Preziosi -. Bene che la direzione dell’Azienda Ospedaliera abbia avviato un’indagine interna per comprendere chi ha messo quel busto, in modo che si possano adottare le dovute sanzioni”.
    Preziosi evidenzia inoltre i rischi di una rinascita dell’ideologia fascista, un “attentato ai valori democratici che abbiamo faticosamente costruito nel corso degli anni. L’adesione a ideologie autoritarie mina la fiducia nella democrazia rappresentativa e promuove un clima di sospetto e divisione. Ci aspettiamo che gli esponenti di maggioranza prendano le distanze in modo netto e inequivocabil”.  LEGGI TUTTO

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    Secondigliano, rissa tra coetanei: denunciati tre giovanissimi

    Era stato accoltellato nel corso di una rissa tra coetanei il 17enne di Secondigliano arrivato ieri pomeriggio al pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli.
    Gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, durante il servizio di controllo del territorio, erano infatti intervenuti in Strada Comunale dei Cavoni per la segnalazione di una persona ferita.
    Gli operatori, giunti prontamente sul posto, avevano trovato personale del 118 che stava già soccorrendo un giovane  poi trasportato presso l’Ospedale Cardarelli.
    L’immediata attività di indagine, svolta dagli agenti del Commissariato Secondigliano, ha consentito di accertare che il ferito era rimasto coinvolto, insieme ad altri due coetanei, in una lite scaturita da futili motivi; inoltre, gli operatori hanno rinvenuto e sequestrato due mazze da baseball ed un coltello a farfalla della lunghezza di 15 centimetri.
    Denunciati per rissa e lesioni tre giovani tra i 17 e i 18 anni
    Per tali motivi, tre napoletani, tra i 17 e i 18 anni, sono stati denunciati per rissa e lesioni personali aggravate; due di essi sono stati, altresì, denunciati per porto abusivo di armi e porto di armi od oggetti atti ad offendere. LEGGI TUTTO

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    Picco di influenza e ospedali di Napoli e provincia già pieni

    Assedio ai Pronto soccorso, al Nord come al Sud. L’aumento dei casi di influenza e di Covid ha fatto andare in tilt il sistema delle emergenze in varie realtà, e sono migliaia i pazienti in attesa di ricovero costretti a sostare ore o giorni proprio nei Pronto soccorso (Ps), sempre più affollati.I posti letto ospedalieri ormai scarseggiano ed è riesploso il fenomeno preoccupante delle ‘barellopoli’: ambulanze del 118 bloccate davanti ai nosocomi con le barelle che diventano letti provvisori per i malati.
    È una situazione critica quella descritta, in questi giorni di festività natalizie, dai medici del 118 e della Società italiana di medicina di emergenza urgenza (Simeu). Costretti a turni no stop per fronteggiare l’emergenza, per la maggioranza le ferie sono “un lusso”.
    A Napoli, l’ospedale Cardarelli è sotto pressione: solo il primo gennaio sono stati 209 gli accessi al Pronto soccorso, di cui 16 codici rossi.
    Situazione simile anche al Santobono dove sono tantissimi i bambini ricoverati anche con principi di polmoniti. All’Asl Napoli 1 sono stati costretti a richiamare i medici dalle ferie.
    Sono 206 le persone che hanno fatto ricorso alle cure del pronto soccorso dell’Ospedale del Mare a Napoli. Dalle 8 di ieri mattina – si apprende dall’Asl Napoli 1 che gestisce l’ospedale – alle 14.30 di oggi dei 206 cittadini arrivati al Pronto Soccorso 16 sono i codici rossi e 86 i codici gialli.
    All’ospedale sono giunti alcuni che avevano subito ustioni da fuochi d’artificio, ma la maggior parte sono anziani o persone deboli che hanno contratto la forte influenza di questo periodo o il Covid. L’ospedale è in piena attività e attualmente sono venti i medici che mancano per completare l’organico del pronto soccorso, rendendo più stressante l’attività per i medici che lavorano.
    Molto forte anche l’affluenza negli ospedali gestiti dall’Asl Napoli 2 in provincia di Napoli, con molti accessi anche nelle strutture di Pozzuoli, Giugliano, Frattamaggiore e Ischia di persone deboli o anziane con forte influenza. L’Azienda Sanitaria Locale Napoli 2 Nord sottolinea che in questi primi giorni del 2024 – e rispetto al mese precedente – si è registrato un aumento degli accessi al pronto soccorso degli ospedali del territorio per patologie febbrili stagionali, influenza e da COVID-19.
    In particolare, è stato registrato un incremento del 45% degli accessi, con un’incidenza maggiore tra i pazienti fragili, soprattutto anziani e portatori di comorbilità. Il sistema delle accettazioni di pronto soccorso ha risposto, e sta rispondendo, in maniera adeguata senza particolari criticità. LEGGI TUTTO

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    Proposta di assunzione per 13 medici al Pronto soccorso del Cardarelli

    Il 2024 porterà nuove preziose risorse al Pronto Soccorso del Cardarelli.
    Saranno tredici le PEC di proposta di assunzione che partiranno dal prossimo 2 gennaio, indirizzate ad altrettanti medici che hanno sostenuto le prove selettive per essere assunti a tempo indeterminato presso l’unità di Pronto Soccorso – Osservazione Breve Intensiva dell’Ospedale Cardarelli.
    Nella giornata di oggi, infatti, è stata firmata la delibera con cui la direzione dell’ospedale napoletano ha preso atto dei lavori della commissione che, con estrema rapidità, ha concluso le prove selettive.
    Il concorso, destinato in origine a sei medici dell’Emergenza, era stato bandito lo scorso 11 novembre e, per poter accelerare il più possibile la procedura, tutte le prove erano state concentrate nella sola giornata del 19 dicembre.
    All’esito del concorso tutti i candidati sono stati valutati idonei all’assunzione e l’Azienda ha ritenuto opportuno scorrere la graduatoria, proponendo l’assunzione non solo ai sei vincitori di concorso, ma anche a tutti gli altri giudicati idonei.
    “Questo concorso, destinato ai medici dell’Emergenza del Cardarelli, ha visto una partecipazione maggiore rispetto ai precedenti e siamo ottimisti sulla possibilità di assumere la quasi totalità dei candidati presentatisi. Nel concorso analogo che portammo a termine lo scorso marzo, infatti, solo in quattro presero parte alla selezione.
    Il coinvolgimento di nuovi giovani medici in Pronto Soccorso – dice Antonio d’Amore, Direttore Generale dell’AORN A. Cardarelli – è il segnale che il cambiamento organizzativo e strutturale che stiamo imprimendo alla nostra Emergenza ed al nostro ospedale inizia a diventare realtà evidente”.
    La graduatoria finale del concorso vede la presenza di un medico già specializzato e di dodici medici specializzandi. Tutti i nuovi medici entreranno in servizio presso il Pronto Soccorso del Cardarelli già nel mese di gennaio. LEGGI TUTTO