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    Truffe ai danni degli anziani a Matera: arrestata coppia di Napoli

    Nella città di Matera, due persone sono state arrestate con l’accusa di aver tentato di truffare otto anziani.
    Si tratta di un uomo di 47 anni e una donna di 45 anni, entrambi napoletani. L’uomo, con precedenti penali, è attualmente in carcere, mentre la donna, sua ex compagna, è ai domiciliari.
    Secondo quanto emerso dall’indagine condotta dalla Procura di Matera, i due contattavano le vittime telefonicamente, fingendo di essere parenti bisognosi o corrieri in attesa di un pacco da ritirare.
    Una volta entrati nelle abitazioni, cercavano di ottenere denaro o oggetti di valore.
    Fortunatamente, nessuna truffa è andata a buon fine poiché le vittime hanno sospettato qualcosa e hanno informato le autorità. LEGGI TUTTO

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    IL CASO Truffa alla comunità europea: tre arresti e sequestri per oltre 300mila euro a Benevento

    I finanzieri del Comando Provinciale di Benevento hanno dato esecuzione a un decreto di applicazione di misure cautelari personali e reali emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Benevento su richiesta dell’European Public Prosecutor’s Office (EPPO) di Napoli nei confronti di tre cittadini italiani, che sono stati posti agli arresti domiciliari.Nei loro confronti è stato eseguito il sequestro dei conti correnti e delle somme in essi depositate fino alla concorrenza di euro 315.000,00, quest’ultima misura è stata estesa anche alla società beneficiaria del contributo comunitario. L’indagine trae origine da un’attività delegata dalla Procura della Repubblica di Benevento, la quale, in presenza di una ipotesi di reato di competenza della Procura Europea, inviava una segnalazione a quest’ultima.
    Il provvedimento cautelare, il primo richiesto dalla EPPO ed eseguito nella competenza territoriale della Procura sannita, giunge al termine di accurate indagini condotte dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria Benevento, eseguite attraverso attività tecniche ed acquisizioni documentali finalizzate ad accertare ed acquisire elementi di riscontro in ordine alla indebita percezione di un contributo pubblico richiesto al Ministero dello Sviluppo Economico da una impresa – con sede legale a Montesarchio (BN) ed unità operativa in Benevento – operante nel settore della rivendita autoveicoli, per la costruzione di un impianto per la produzione di pellet.
    In relazione alla documentazione acquisita, la società beneficiaria del contributo aveva dichiarato che il progetto era stato concluso il 28 febbraio 2022 e che a quella data i macchinari acquistati erano stati consegnati ed installati presso la sede operativa aziendale sita nel capoluogo sannita.
    Le indagini e i numerosi sopralluoghi eseguiti dal Nucleo P.E.F. presso la sede operativa di Benevento, hanno permesso di accertare che nei locali aziendali veniva svolta l’attività di vendita autovetture, officina assistenza, vendita ricambi per un noto marchio, nonché revisioni auto. Pertanto, non è stata, rilevata la presenza di alcun macchinario inerente l’investimento di che trattasi.
    Al fine di ottenere l’erogazione del contributo pubblico e documentare lo stato di avanzamento dei lavori per le spese sostenute nell’ambito dell’investimento in parola, la società beneventana utilizzava false fatturazioni per operazioni inesistenti emesse, con artifici e raggiri da una società con sede nella Repubblica Ceca.
    L’impegno della Guardia di Finanza nella lotta alle frodi nel settore della spesa pubblica mira a un utilizzo trasparente ed efficiente dei finanziamenti nazionali e comunitari, a sostegno della crescita produttiva e dello sviluppo del Paese e dell’Unione europea. Quanto sopra si comunica per il diritto di cronaca costituzionalmente garantito e nel rispetto dei diritti degli indagati che, in considerazione dell’attuale fase di indagini preliminari, sono da presumersi innocenti fino alla sentenza irrevocabile che ne accerti la colpevolezza. LEGGI TUTTO

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    Salerno, coppia di migranti aggredita con mazza da baseball: 3 arresti

    I Carabinieri della stazione di Matinella hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal gip del Tribunale di Salerno su richiesta della Procura nei confronti di Halimi El Mehdi, Ayad Hichem e Halimi El Arbi per tentato omicidio.
    Secondo l’ipotesi accusatoria, gli indagati, nella tarda sera del 16 settembre 2023, in un bar di Mattiella (Salerno), per futili motivi, avrebbero malmenato con una mazza da baseball ed un martello una coppia del posto causando all’uomo gravissime lesioni. Gli arresti sono stati eseguiti ieri, ad Albanella e Capaccio Paestum LEGGI TUTTO

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    Controlli nelle stazioni della Campania: arresti e denunce

    Nella giornata di ieri, 17 gennaio, la Polizia Ferroviaria del Compartimento per la Campania ha svolto un’operazione di controllo straordinario nelle principali stazioni campane, a bordo dei treni regionali e a lunga percorrenza.
    L’operazione, che ha visto impegnati 90 operatori della Polfer, ha consentito di controllare 1.271 persone e 400 bagagli. Sono state elevate 7 contravvenzioni per violazioni alle norme sul trasporto di sostanze stupefacenti e armi.
    Nel corso dei controlli, è stato arrestato un 23enne egiziano, destinatario di un ordine di carcerazione per i reati di rapina, ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale.
    L’operazione “Stazioni Sicure” ha permesso di contrastare attività illecite e prevenire ogni forma di illegalità, garantendo la sicurezza dei viaggiatori e delle infrastrutture ferroviarie. LEGGI TUTTO

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    Tentano di svaligiare abitazione a Soccavo e di investire i poliziotti: arrestati in 4

    La Polizia di Stato di Caserta ha arrestato 4 persone, tra i 27 e i 37 anni, di origine serba, ritenute responsabili di tentato furto in abitazione, ricettazione, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e tentato omicidio.
    Poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Caserta sono intervenuti, nella scorsa notte, sulle tracce di alcuni soggetti sospettati di compiere furti in abitazione. Il pedinamento ha portato gli investigatori a seguire i sospettati fino alla città di Napoli, dove i quattro sono stati visti entrare all’interno di un’abitazione del quartiere di Soccavo.
    D’intesa con la Squadra Mobile della Questura di Napoli, l’intervento della Polizia di Stato ha permesso di bloccare le persone mentre stavano svaligiando un appartamento. Nel tentativo di fuggire, uno dei quattro individui ha investito con la vettura utilizzata per la fuga alcuni poliziotti, che hanno riportato lievi lesioni.
    L’uomo è stato raggiunto poco dopo e, insieme agli altri tre complici, portato in Ufficio per formalizzare gli atti dell’arresto.
    Al termine delle attività, i quattro sono stati associati presso la casa Circondariale “G. Salvia” di Poggioreale di Napoli. LEGGI TUTTO

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    Arrestati tre rapinatori, attiravano le vittime con appuntamenti sul web

    I carabinieri di Eboli hanno arrestato tre uomini, originari di Oliveto Citra, per rapina, estorsione, danneggiamento, indebito utilizzo di carte di credito e di pagamento e porto abusivo di armi o oggetti atti ad offendere.
    Secondo le indagini, i tre indagati, tutti di età compresa tra i 20 e i 28 anni, avrebbero attirato le vittime, in particolare uomini, con appuntamenti sul web. Una volta incontrate, le vittime sarebbero state minacciate con coltelli o pistole e costrette a consegnare denaro, carte di credito, cellulari e altri oggetti di valore.
    In particolare, i tre indagati sono accusati di aver commesso le seguenti rapine:
    Il 23 settembre scorso, a Contursi Terme, un automobilista è stato minacciato con un coltello e costretto a consegnare 745 euro prelevati al bancomat;Il 19 e il 20 luglio scorsi, a Colliano, due uomini sono stati attirati in finti appuntamenti con donne conosciute tramite siti internet e poi rapinati con un coltello;Il 17 luglio scorso, a Colliano, un uomo è stato attirato in un appuntamento sul web e poi rapinato con un coltello di un portafoglio contenente 50 euro;Il 25 ottobre scorso, a Colliano, un uomo è stato minacciato con una pistola e costretto a consegnare bancomat, cellulare e orologio;Il 27 settembre scorso, a Eboli, un ragazzino di 14 anni è stato costretto a consegnare un zaino e un giubbino.
    I tre indagati sono stati arrestati e messi agli arresti domiciliari. L’indagine è ancora in corso e non è escluso che possano emergere ulteriori episodi di criminalità. LEGGI TUTTO