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    IL BILANCIO Campi Flegrei, da ieri sera oltre 50 gli interventi dei vigili del fuoco

    Prosegue incessante l’intervento dei vigili del fuoco nel territorio di Napoli, in risposta alla serie di scosse sismiche che da ieri sera stanno colpendo la zona dei Campi Flegrei. Le squadre di soccorso hanno già effettuato oltre 50 interventi per la verifica della stabilità degli edifici, la rimozione e la messa in sicurezza di cornicioni pericolanti.
    La maggior parte delle operazioni si è concentrata nei comuni di Bacoli e Pozzuoli, tra i più colpiti dal fenomeno sismico. A supporto delle operazioni locali, sono stati inviati a Napoli team di tecnici esperti nella valutazione dei dissesti statici, provenienti dai vari Comandi della Campania.
    L’intervento dei vigili del fuoco si sta rivelando fondamentale per garantire la sicurezza degli abitanti e per monitorare costantemente la situazione, prevenendo ulteriori danni e rischi per la popolazione. Le operazioni di soccorso proseguiranno fino a quando la situazione non sarà completamente sotto controllo e tutte le verifiche necessarie saranno concluse.
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    Terremoto: regolare la circolazione dei treni su tutte le reti

    Da questa mattina è ripresa regolarmente la circolazione ferroviaria su entrambe le linee Cumana e Circumflegrea.
    Lo ha reso noto l’Eav. Le linee flegree sono state ripristinate dopo la sospensione del servizio ferroviario, adottata nella serata di ieri in seguito alla scossa di terremoto di magnitudo 4,4 registrata alle 20:10 ai Campi Flegrei. Il servizio era stato sospeso “per consentire le opportune verifiche alle infrastrutture”, che non hanno evidenziato alcuna criticità.
    Circolazione ferroviaria di Trenitalia è tornata regolare dalle 6 di stamane dopo verifiche tecniche sulle linee interessate dall’evento.
    Da dopo le 20 di ieri sera era stata sospesa in via precauzionale per verifiche tecniche con rallentamenti e disagi su tutta la rete.
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    Operaio in nero morto a Scafati: 5 indagati

    Sono cinque gli indagati per la morte del giovane operaio Alessandro Panariello, il 21enne operaio di Poggiomarino travolto ed ucciso da una lastra di acciaio che stava sollevando con una carrucola in un cantiere edile di via Melchiade a Scafati.
    La famiglia attraverso gli avvocati Gennaro Caracciolo e Agostino Russo dello Studio Forensis, hanno presentato una denuncia ai carabinieri della tenenza di Scafati.
    Il pm Donatella Diana della Procura di Nocera Inferiore, titolare delle indagini nella giornata di oggi dovrebbe nominare il perito medico che dovrà effettuare l’autopsia.
    Nel mirino degli investigatori le posizioni del datore di lavoro, del responsabile del cantiere, del responsabile della sicurezza e dei committenti dei lavori.
    Al comando del tenente colonnello Gianfranco Albanese, i Carabinieri di Nocera Inferiore hanno condotto un’indagine che ha rivelato che il 21enne deceduto non aveva un regolare contratto di lavoro.
    Il ragazzo lavorava in nero per una cooperativa di Sant’Anastasia
    Lavorava “in nero” per la cooperativa di Sant’Anastasia che stava installando le lastre di acciaio sulla facciata dell’edificio in ristrutturazione in via Melchiade, per conto dell’impresa incaricata dei lavori e della gestione del cantiere.
    Questa circostanza è stata confermata dai familiari della vittima: la madre Flora, il suo compagno (padre defunto del ragazzo) e la fidanzata Annachiara.
    Il 21enne aveva lasciato la scuola per aiutare la famiglia da almeno sette anni e da allora lavorava in nero come operaio edile per la ditta – Arco Legno srl di sant’Anastasia dove prestava servizio anche venerdì durante l’incidente.
    Alessandro aveva chiesto al datore di lavoro di metterlo in regola
    Più volte, hanno raccontato le due donne, Panariello aveva chiesto al datore di lavoro di metterlo in regola e di aumentargli la paga giornaliera, che era di 50 euro, e più volte ci aveva litigato per la mancanza di sicurezza, tanto da interrompere il lavoro e tornarsene a casa.
    Anche venerdì 17, è stato sottolineato in querela, il 21enne aveva chattato con la compagna e in un messaggio audio le aveva detto che non voleva più lavorare per il titolare dell’azienda.
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    A Cimitile usura del 10% al giorno: arrestato 42enne

    Cimitile. I Carabinieri della Stazione di Cimitile, coordinati dalla Procura della Repubblica di Nola, hanno arrestato in flagranza di reato un 42enne incensurato di Cimitile per il reato di usura aggravata.
    L’uomo è stato sottoposto alla custodia cautelare in carcere dal Giudice per le indagini preliminari di Nola.
    L’indagine è scaturita dalla denuncia di un’imprenditrice di Nola di 44 anni. La donna, a partire da novembre 2018, aveva ricevuto in prestito dal 42enne la somma di circa 20.000 euro.
    170mila euro solo di interessi in pochi mesi
    Nel corso dei mesi, però, era stata costretta a restituire un importo complessivo di circa 170.000 euro a titolo di soli interessi. Inoltre, l’uomo le richiedeva ulteriori 240.000 euro, applicando un tasso di interesse usuraio del 10% al giorno per ogni giorno di ritardo nel pagamento.
    I Carabinieri, attraverso una perquisizione dell’abitazione del 42enne, hanno trovato 3.500 euro in contanti, la somma che la vittima stava per consegnare come ulteriore rata usuraria, oltre ad altra documentazione probatoria.
    Il vortice dell’usura
    La vittima, intrappolata nel vortice dell’usura, si è trovata costretta a elargire ingenti somme di denaro per anni, senza mai riuscire a estinguere il debito. Gli interessi applicati dall’usuraio avevano infatti fatto lievitare la somma a cifre spropositate rispetto al prestito originario.
    L’uomo, dopo l’arresto, è stato associato alla casa circondariale di Napoli Poggioreale, in attesa di giudizio.
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    TERREMOTO A POZZUOLI, sgomberati due edifici in via Artiaco

    Pozzuoli. A seguito dello sciame sismico che ha colpito i Campi Flegrei questa sera, sono stati disposti alcuni provvedimenti precauzionali per la tutela della popolazione.
    In via Artiaco, a Pozzuoli, sono stati sgomberati, a scopo cautelativo, due edifici rispettivamente di 6 e 9 abitazioni.
    Al momento non si registrano segnalazioni di persone ferite e si attendono gli esiti delle verifiche dei vigili del fuoco sugli edifici del territorio.
    Nel comune di Napoli al momento non si registrano danni ai servizi essenziali. A Bacoli si è invece intervenuti per la messa in sicurezza di una condotta del gas.
    A Pozzuoli quattro aree di prima assistenza per la notte
    Quattro aree per l’accoglienza dei cittadini, con generi di primo conforto e psicologi per l’assistenza alla popolazione – dopo le ripetute scosse della sera – sono in corso di allestimento a Pozzuoli in vista della notte.
    Lo annuncia via Facebook il sindaco di Pozzuoli Luigi Manzoni. Le aree si trovano al Palatrincone, al parcheggio C9 in via Vecchia delle Vigne; in piazza a Mare; al Largo Palazzine.
    “Siamo tutti preoccupati – spiega il sindaco – ma al lavoro con grande attenzione e impegno. È un momento particolare per la nostra comunità. Dobbiamo restare uniti e compatti. Tutti insieme possiamo fare tanto per venirne fuori”. 
    Monitoraggio e coordinamento
    Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha convocato il Centro Coordinamento Soccorsi che, in stretto contatto con il Dipartimento della Protezione Civile, la Regione Campania e i Comuni della zona rossa, monitora l’evolversi della situazione sismica e coordina le operazioni di messa in sicurezza necessarie per la popolazione e gli edifici.

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    Domani scuole chiuse anche a Bacoli e Quarto

    “Sono scosse forti. Sono tante, ripetute. E capisco le vostre paure. Per questo, ho immediatamente convocato il Centro Operativo Comunale per affrontare tutte le eventuali criticità causate dalla ultime scosse di bradisismo. Ho deciso di chiudere tutte le scuole, pubbliche e private di Bacoli. E di ogni ordine e grado. È una chiusura precauzionale, per poter effettuare tutti i controlli necessari”.
    Lo dice in un lungo post sulla pagina ufficiale facebook Josi Gerardo Della Ragione, sindaco di Bacoli.
    E poi aggiunge: “Questa sera, con i nostri tecnici comunali, ci dedicheremo ai controlli presso le strutture private, le case, i palazzi di chiunque ci chiede aiuto, supporto. Siamo a vostra completa disposizione. Stiamo monitorando le situazione, con assoluto scrupolo.
    In strada, con pattuglie della Polizia Municipale e della Protezione Civile. Capisco le vostre paure. Perché sono quelle che vive tutta la città. Noi siamo qui, con voi, per affrontare ogni problematica. E saremo qui tutta la notte. Supereremo anche questa”.
    “Dopo le due forti scosse di terremoto causate dal fenomeno del bradisismo ho subito attivato il (Coc) Centro operativo comunale per avviare le monitorazioni e le misure necessarie per garantire la sicurezza dei cittadini di Quarto. In questo momento voglio rassicurare la città.
    Non si registrano disagi e stiamo procedendo alle verifiche sugli edifici pubblici. Domani, martedì 21 maggio, solo in via precauzionale resteranno chiuse tutte le scuole del territorio, sia pubbliche che private, proprio per consentire ai tecnici di svolgere il lavoro di verifica.
    La situazione è sotto controllo e per ogni segnalazione è possibile rivolgersi al seguente numero: 3355712128. L’invito è quello di rispettare sempre tutte le norme e mantenere la calma”. Lo scrive su Facebook il sindaco di Quarto, Antonio Sabino.
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    CALCIOMERCATO De Zerbi: “Il mio futuro? Non ho accordi con nessuno”. Spunta l’ipotesi Milan

    Roberto De Zerbi ha annunciato la sua decisione di lasciare il Brighton, spiegando ai microfoni di Sky Sports UK i motivi dietro questa scelta. “Non abbiamo trovato l’accordo giusto per andare avanti, per restare insieme. Il calcio è la mia vita e non posso cambiare la mia passione”, ha dichiarato il tecnico bresciano.
    De Zerbi ha smentito le voci che lo vorrebbero vicino a Bayern Monaco o Milan, precisando: “Non c’è nessun club, nessuno mi ha offerto niente. Al momento, niente.” Con ancora due anni di contratto lasciati sul tavolo, De Zerbi ha chiarito: “Forse resterò a casa due, tre, quattro mesi, ma di sicuro non ho nulla. Spero di lavorare ancora in Premier League. Non so dove o quando. Ma è stato un onore lavorare in Premier League.”
    Ora, però, De Zerbi è tra i principali candidati per la panchina del Milan. Secondo i betting analyst di Sisal e Snai, la sua approdo in rossonero è quotato a 2 volte la posta. Un ritorno al Milan, dove ha giocato nelle giovanili, sarebbe significativo, ma De Zerbi dovrà battere la concorrenza di Paulo Fonseca, attualmente il favorito con quote tra 1,60 e 1,85.
    Un altro nome in lizza è quello di Massimiliano Allegri, ex allenatore del Milan e recentemente separatosi dalla Juventus, con una quota di 6. Allegri ha portato il Milan alla conquista dello scudetto nel 2010/2011. Anche Marcelo Gallardo è considerato una possibile opzione, mentre Antonio Conte, quotato a 9, si allontana ulteriormente dalla possibilità di sedere sulla panchina rossonera.
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    Disoccupati di Napoli in festa: firmato un accordo per il lavoro

    Napoli. Momento di grande festa in Piazza Municipio a Napoli, dove oggi è stato firmato un protocollo d’intesa volto a sbloccare la situazione dei disoccupati di lunga durata. Il protocollo, siglato dal sottosegretario al Lavoro e alle politiche sociali Claudio Durigon, dal sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e dalla Città Metropolitana, prevede la costituzione di un tavolo per individuare percorsi di politiche attive per l’accompagnamento al lavoro dei disoccupati.
    “Oggi è una giornata importante”, ha dichiarato Eddy Sorge, leader dei movimenti di disoccupati a Napoli. “Chiaramente continueremo a manifestare fino a quando questi impegni non si trasformeranno in fatti concreti. Ma questa è sicuramente una giornata significativa per chi da nove anni sta lottando per un salario e per progetti di pubblica utilità”.
    Sorge ha sottolineato che con questo accordo “finalmente i disoccupati di questa città possono avere un salario, una dignità e soprattutto essere utili alla città”. “Non ci assumiamo la responsabilità di indicare dei tempi”, ha aggiunto, “ma possiamo dire che con la lotta organizzata è possibile ottenere dei risultati. C’è anche la strada della dignità dei proletari che con l’impegno possono ottenere ciò che gli spetta”.
    Il sottosegretario Durigon ha confermato l’impegno del Governo a sostenere i disoccupati di Napoli: “Lavoreremo per dare concretezza a questo protocollo e per far sì che le parole diventino fatti. Il nostro obiettivo è quello di offrire a tutti un’opportunità di lavoro e di reinserimento sociale”.
    Anche il sindaco Manfredi ha espresso la sua soddisfazione per il raggiungimento dell’accordo: “Questo è un primo passo importante per dare una risposta concreta alle esigenze dei disoccupati e delle loro famiglie. Lavoreremo insieme per creare nuove opportunità di lavoro e per valorizzare le competenze di queste persone”.
    L’accordo è stato accolto con grande entusiasmo dai disoccupati presenti in piazza. Omero Benfenati, leader popolare del quartiere di Scampia, ha dichiarato: “Oggi è nu juorno buono. Ora ci aspettiamo velocità nell’esecuzione perché centinaia di famiglie aspettano da anni un percorso di avviamento al lavoro. Sono state aperte le strade per lavori di utilità pubblica, si guarda all’ambiente, sulle strade per un lavoro utile alla città. Ora bisogna accelerare tutto visto che ci sono i finanziamenti, c’è l’intesa e serve una risposta immediata”.
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    RAZZISMO Juan Jesus torna sul caso Acerbi e si commuove: “Meglio pochi trofei ma essere d’esempio”

    Al centro sportivo Kodokan di Piazza Carlo III una squadra speciale ha catturato l’attenzione di tutti: bambini fuggiti dalle guerre e coetanei italiani uniti sul campo da calcio. Un ospite d’eccezione, il difensore del Napoli Juan Jesus, ha preso la parola in un momento di grande emozione.Juan Jesus, recentemente al centro di un presunto caso di razzismo con il difensore dell’Inter Francesco Acerbi, poi assolto dalla giustizia sportiva, ha condiviso un toccante messaggio contro il razzismo nel calcio. “Prima di tutto voglio essere un esempio per i miei figli,” ha detto il calciatore brasiliano, tenendo vicino a sé suo figlio.
    “Nella mia carriera ho sempre cercato di essere una persona corretta. Quello che è successo è stato spiacevole, ma ho fatto ciò che dovevo fare. Nel calcio si può vincere o perdere, ma preferisco vincere qualche trofeo in meno e restare un esempio per i bambini.” L’iniziativa, intitolata “Alleniamoci per la Pace,” è stata organizzata da Arci Mediterraneo con il patrocinio delle comunità afgana, ebraica, ucraina, e con il sostegno di varie comunità arabe e africane di Napoli.
    L’evento ha visto la collaborazione di Eventi Sociali APS, la Scuola Calcio Asd Petrarca di Napoli, e l’Educativa Territoriale Arci di Borgo Sant’Antonio Abate, tra altri. Il progetto mira a promuovere la pace e combattere il razzismo attraverso lo sport. “Solo dai giovani può fiorire la pace di domani,” è stato il messaggio centrale dell’evento.
    Tra i partecipanti c’era Anhelina, una bambina di 9 anni originaria di Ivanofrankivsk, Ucraina, che ha perso contatti con il padre dall’inizio della guerra. Lei e sua madre, Lilia, sono ospiti delle strutture gestite da Arci Mediterraneo. Summera, invece, è arrivata dal Pakistan con suo figlio Ali, fuggendo da un marito violento e cercando rifugio e speranza in Italia.
    Mariano Anniciello, presidente dell’Impresa Sociale Arci Mediterraneo, che dal 2013 si occupa di accoglienza per migranti nel Centro-Sud, ha sottolineato l’importanza del calcio come strumento di aggregazione. “Il calcio deve insegnare il rispetto, ma spesso chi dovrebbe dare l’esempio si comporta in modo ignobile. Questi bambini vogliono dare una lezione anche a chi, sui campi di Serie A, non comprende l’importanza del proprio ruolo e la gravità di un atto di razzismo. La pace crea opportunità di crescita e armonia. Attraverso il calcio, impariamo che la vera vittoria non è quella che si ottiene sconfiggendo un avversario, ma quella che si conquista collaborando per un obiettivo comune.”
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    Napoli, scossa di terremoto in diretta durante il Tg Regionale

    Una nuova serie di scosse di terremoto ha interessato l’area dei Campi Flegrei e la città di Napoli nel tardo pomeriggio di oggi.
    Le scosse, iniziate alle 19:51, si sono susseguite per circa un’ora, con l’ultimo evento registrato intorno alle 20:10. La prima scossa di magnitudo 3.5, è stata avvertita anche dai giornalisti del Tg regionale della Campania, che va in onda dalla sede Rai di Napoli in viale Kennedy, durante le ultime fasi della diretta dell’edizione delle 19,30
    Le scosse sono state avvertite distintamente non solo nella zona collinare e centrale di Napoli, ma anche in diversi comuni dell’hinterland, tra cui Casavatore, Giugliano in Campania e Afragola.
    La seconda scossa di magnitudo 4.4
    È stata di magnitudo 4.4 la scossa avvenuta alle ore 20.10 con epicentro ai Campi Flegrei. Lo si apprende dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, secondo cui la profondità del terremoto è stata di tre chilometri.
    Il fenomeno è stato avvertito anche sull’isola di Procida. Al momento non si hanno segnlazioni di danni.  La popolazione ha manifestato preoccupazione, specie dopo la scossa di magnitudo 2.3 registrata questa mattina alle 8:50.
    Monitoraggio costante dell’INGV
    L’INGV sta monitorando costantemente la situazione, con una fitta rete di sismometri installati nell’area dei Campi Flegrei. Al momento, non si registrano danni a persone o cose.
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    IL REPORT In casa Napoli si ferma anche Ngonge. Personalizzato per Osimhen e Zielinski

    Il Napoli è al lavoro in vista dell’ultima giornata di campionato contro il Lecce, in programma domenica alle 18 allo stadio ‘Maradona’. La squadra ha iniziato la sessione di allenamento sul campo 1, con un programma che ha incluso attivazione e esercizi di potenza aerobica.PUBBLICITA

    Successivamente, i giocatori hanno lavorato sul possesso palla, concludendo la seduta con una partitina finale. Mario Rui e Piotr Zielinski hanno seguito un programma di lavoro personalizzato in campo, mentre Victor Osimhen ha svolto esercizi personalizzati in palestra.
    Cyril Ngonge non si è allenato a causa di una sindrome influenzale. Infine, Pierluigi Gollini ha partecipato a metà della sessione con il gruppo, completando poi il resto dell’allenamento con un lavoro personalizzato in campo.
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    A Sessa Aurunca infermiera aggredita con l’asta della flebo e poi picchiata

    Prima minacciata con l’asta di una flebo e poi picchiata. L’ennesima vittima di aggressione a personale medico degli ospedali della Campania è una infermiera del pronto soccorso dell’ospedale di Sessa Aurunca, in provincia di Caserta.
    La donna è stata aggredita stamane da un parente di un paziente. La donna, come denunciato, è stata colpita prima con un’asta da flebo, poi con un violento schiaffo al viso. Dopo l’aggressione, è stata costretta a ricorrere alle cure mediche, riportando un trauma contusivo al padiglione auricolare sinistro tanto che è stata colta da vertigini.
    I medici le hanno prescritto riposo per 5 giorni. Difesa dall’avvocato Fortunato Amato, ha sporto denuncia contro l’aggressore.
    “La situazione ormai è insostenibile e bisogna trovare soluzioni concrete prima di dover piangere qualcuno”, commentano gli operatori sanitari.
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