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    Incendio a Pollena Trocchia: in fiamme negozio prossimo all’apertura

    Incendio a Pollena Trocchia: i carabinieri indagano su quanto accaduto,un quarto d’ora prima della mezzanotte di ieri.
    I militari dell’Arma sono intervenuti, dopo la segnalazione al 112, in viale Europa 60 per un incendio in corso.
    Arrivati sul posto insieme con i vigili del fuoco, hanno verificato fiamme all’esterno di un’attività commerciale prossima all’apertura. Danneggiate le vetrate d’ingresso e alcune auto in sosta nei pressi del locale. Non si esclude che si tratti di atto doloso.
    I carabinieri hanno anche ascoltato a sommarie informazioni il titolare dell’esercizio commerciale, il quale sconfortato dell’accaduto, ha dichiarato di non aver ricevuto ne minacce ne richieste estorsive e di non sapersi spiegare i motivi del gesto. LEGGI TUTTO

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    A ‘STRISCIA LA NOTIZIA’ Napoli: trattamenti medici con dispositivi non a norma, la scoperta in un centro estetico

    Scoperta shock a Napoli: un centro estetico praticava trattamenti medici non a norma, mettendo a rischio la salute dei clienti. A documentare la situazione e renderla nota al grande pubblico è stato Luca Abete di ‘Striscia la Notizia’, portando alla luce un caso inquietante.
    L’inchiesta di Abete ha rivelato che nel centro estetico venivano effettuati trattamenti al setto nasale e una procedura nota come “blefaroplasma”. Questa tecnica, che utilizza un laser per bruciare la pelle in eccesso della palpebra, dovrebbe essere eseguita solo da medici qualificati.
    L’inviato ha chiesto il parere di esperti del settore, che hanno confermato i pericoli di tali pratiche quando non eseguite correttamente. “Blefaroplastica e rinoplastica sono interventi chirurgici complessi che richiedono l’intervento di un medico specializzato”, ha dichiarato un esperto interpellato da Abete.
    “L’uso improprio di laser può causare ustioni alla cornea e ai tessuti profondi, e nei casi più gravi, può provocare necrosi con danni irreversibili.” La scoperta ha sollevato un’ondata di preoccupazione tra i clienti del centro estetico e l’opinione pubblica, evidenziando la necessità di maggiori controlli e regolamentazioni nel settore. LEGGI TUTTO

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    AL SALONE DELL’EDILIZIA Campania e grandi opere stradali e ferroviarie: focus con vertici Anas, Rfi e ordini professionali

    Il Salone dell’Edilizia Digitale di Caserta ha ospitato oggi un importante convegno intitolato “La Campania e le grandi opere stradali e ferroviarie”, organizzato dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Caserta in collaborazione con l’Ordine degli Architetti e il Collegio dei Geometri. L’evento, tenutosi presso il SED A1 Expò Caserta a San Marco Evangelista, ha visto la partecipazione di numerosi esperti e professionisti del settore dalle 11:00 alle 14:00.
    L’incontro ha avuto l’obiettivo di illustrare i progetti e le opere infrastrutturali attualmente in corso in Campania, con particolare attenzione alla nuova linea Alta Velocità Napoli-Bari. Questi progetti, finanziati anche con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), sono realizzati dal Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane per migliorare i collegamenti tra le città del Sud Italia.
    Tra le opere stradali di rilievo presentate, spiccano il raddoppio da due a quattro corsie della SS372 e il collegamento Caserta-Benevento, entrambe a cura di Anas Spa, insieme ad altri interventi di competenza della Provincia di Caserta. Il convegno è stato inaugurato dai saluti istituzionali del Presidente dell’Ordine degli Ingegneri, Carlo Raucci, del Presidente dell’Ordine degli Architetti, Raffaele Cecoro, del Presidente del Collegio dei Geometri, Aniello Della Valle, e del Consigliere nazionale degli Ingegneri, Tiziana Petrillo.
    I lavori sono stati introdotti dall’ingegnere Marco Carozza, consigliere dell’Ordine di Caserta e responsabile scientifico e organizzatore dell’evento. Tra i relatori di spicco che hanno preso la parola, Nicola Montesano, responsabile della Struttura Territoriale Anas in Campania, ha illustrato le nuove opere di competenza ANAS nella regione.
    Antonio Villano, responsabile tecnico di Anas Spa, ha presentato l’ampliamento della SS 372 Telesina Lotto 1. L’ingegnere Domenico Semplice di RFI Spa ha parlato del progetto della nuova linea ad Alta Capacità Napoli-Bari, mentre l’ingegnere Gerardo Palmieri, dirigente del Settore Viabilità della Provincia di Caserta, ha discusso delle nuove opere di competenza provinciale. LEGGI TUTTO

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    Frode fiscale in tutta Italia: sequestri per 12 milioni di euro

    Sequestri per un totale di 12.552.360,53 euro sono stati effettuati in Italia e all’estero dalla guardia di finanza di Terni nell’ambito di un’indagine su crediti fiscali, in particolare IVA, derivanti da presunte false fatturazioni.
    L’operazione è condotta da circa cinquanta uomini delle Fiamme Gialle umbre, con il supporto di militari del Servizio Centrale ICO.
    Gli investigatori hanno eseguito un provvedimento cautelare patrimoniale nei confronti di 42 persone fisiche e 39 persone giuridiche, emesso dal GIP di Terni per reati di associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale, indebite compensazioni, emissione di fatture per operazioni inesistenti, riciclaggio e autoriciclaggio.
    Sono stati colpiti da provvedimento complessi aziendali, beni e disponibilità finanziarie degli indagati nel territorio di Terni e in altre 14 province: Milano, Torino, Novara, Verona, Lucca, L’Aquila, Teramo, Viterbo, Roma, Napoli, Potenza, Catania, Sassari e Nuoro, nonché in Romania, grazie alla collaborazione delle autorità giudiziarie tramite Eurojust. LEGGI TUTTO

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    A Pozzuoli 17enne fugge alla guida di auto rubata: inseguito e arrestato

    Pozzuoli. Un rocambolesco inseguimento notturno si è concluso con l’arresto di un 17enne da parte dei Carabinieri di Pozzuoli. Il ragazzo, alla guida di un’auto rubata, ha tentato di sfuggire ai militari per le vie della città, ma è stato bloccato dopo un testacoda.

    Tutto è iniziato intorno alle 4 del mattino, quando la centrale operativa dei Carabinieri ha diramato un’allerta per il furto di un’auto. La targa del veicolo era già stata segnalata alle pattuglie della zona.
    Poco dopo, i Carabinieri della sezione radiomobile di Pozzuoli hanno notato l’auto rubata sfrecciare davanti alla loro caserma. Immediatamente è scattato l’inseguimento, con sirene e lampeggianti accesi.
    L’inseguimento si è snodato per le strade di Pozzuoli, con il 17enne al volante che tentava disperatamente di seminare i Carabinieri. La corsa è durata diverse decine di minuti, fino a quando il ragazzo, a causa dell’alta velocità e della sua inesperienza, ha perso il controllo dell’auto ed è finito in testacoda in via Olivetti.
    L’arresto e le accuse
    I Carabinieri sono prontamente intervenuti, bloccando il 17enne dopo un breve tentativo di resistenza. Nonostante la sua giovane età, il ragazzo dovrà rispondere ai reati di ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale.
    Al momento si trova nel centro di prima accoglienza dei Colli Aminei, in attesa di giudizio. LEGGI TUTTO

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    La Cittadella giudiziaria di Salerno costruita con materiali non conformi: misure per 4 società

    Questa mattina, la Guardia di Finanza di Salerno ha eseguito un’ordinanza del Tribunale di Salerno che impone il divieto di contrattare con la pubblica amministrazione per un anno a quattro società di costruzioni.
    Secondo le indagini della Procura di Salerno, due delle società, “Costruzione Barozzi S.p.A.” e “Passarelli S.p.A.”, non avrebbero rispettato i contratti di appalto per la costruzione degli Uffici Giudiziari di Salerno. In particolare, avrebbero fornito materiali e servizi diversi da quelli indicati nei contratti.
    Le altre due società, “Euroascensori Service s.r.l.” e “Hacca Impianti S.r.1.”, incaricate rispettivamente dell’installazione e della manutenzione degli ascensori, non avrebbero adottato modelli idonei a prevenire errori nell’installazione o nella manutenzione degli impianti.
    Questa misura cautelare è una forma di responsabilità amministrativa per le società che commettono reati nell’interesse o a vantaggio dell’azienda. I reati possono essere commessi da rappresentanti, amministratori o direttori della società, o da persone sottoposte alla loro direzione o vigilanza. LEGGI TUTTO

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    Spari nella notte a Pomigliano: colpite anche tre auto

    Colpi di pistola sono stati esplosi nella notte, in via Roma a Pomigliano d’Arco, contro le mura perimetrali di un’abitazione al civico 193.
    Alcuni dei proiettili hanno colpito anche tre auto parcheggiate. Non ci sono feriti.  Sul posto sono intervenuti prontamente i carabinieri della sezione radiomobile e del nucleo investigativo di Castello di Cisterna, insieme a quelli della stazione di Pomigliano D’Arco.
    Le indagini sono attualmente in corso per chiarire la dinamica e la matrice dell’incidente. Gli investigatori stanno esaminando vari aspetti, cercando di capire sia le motivazioni che i responsabili del gesto.
    Al momento, non è emersa alcuna pista precisa sul movente di quella che è una stesa di avvertimento nei confronti di qualche pregiudicato”nemico” che abita nell’edificio oggetto degli spari. LEGGI TUTTO

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    Napoli, sequestrati 4 milioni di euro a 3 aziende del Cis di Nola per false fatture

    Napoli. I Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Napoli hanno sequestrato circa 4 milioni di euro a tre società del Nolano, accusate di aver emesso e utilizzato fatture per operazioni inesistenti, sottratto denaro al pagamento delle imposte e presentato dichiarazioni infedeli.

    L’attività investigativa è partita da una verifica fiscale su una società di abbigliamento per adulti con sede presso il Centro Intermodale Sud (CIS) di Nola. Si è scoperto che questa società era la mera continuazione di un’altra azienda già in liquidazione, con gli stessi soci, fornitori, dipendenti e attività commerciale. Entrambe le società, di fatto, erano gestite dalle stesse persone.
    Le indagini hanno permesso di individuare diverse condotte illecite, tutte di natura tributaria. In particolare, è emerso che la società in liquidazione aveva ceduto alla “nuova” società alcuni marchi di abbigliamento per un valore gonfiato di circa 800 mila euro.
    I marchi, in realtà, erano quasi privi di valore e non erano mai stati utilizzati. Questa operazione aveva lo scopo di far chiudere il bilancio della società cedente con un risultato di esercizio pari a zero (e quindi non in perdita) e di consentire alla “nuova” società di evadere le imposte sui redditi e l’IVA.
    Inoltre, gli indagati hanno compiuto diversi atti (cessione di punti vendita, licenze, diritti di occupazione dei locali, attrezzature aziendali, impianti, dipendenti, rimanenze di magazzino e quote sociali) per un valore complessivo di circa 2,4 milioni di euro, al fine di sottrarre risorse al Fisco. Queste risorse sarebbero dovute servire per il pagamento di imposte, interessi e sanzioni.
    Infine, la società in liquidazione ha contabilizzato nel bilancio finale e dichiarato elementi passivi inesistenti per un ammontare di quasi 900 mila euro, al fine di evadere le imposte.
    Le misure cautelari e il sequestro preventivo
    Nei confronti dei tre gestori delle società coinvolte, il Giudice per le Indagini Preliminari ha disposto la misura cautelare interdittiva del divieto di esercitare attività d’impresa e di ricoprire uffici direttivi di società per la durata di un anno.
    Inoltre, è stato disposto il sequestro preventivo finalizzato alla confisca, anche nella forma “per equivalente” nei confronti degli indagati, della somma di circa 4 milioni di euro, che corrisponde al profitto illecito derivante dai reati contestati.
    Contestualmente al sequestro, sono state eseguite perquisizioni a carico degli indagati.
    Le società coinvolte
    Le società coinvolte nell’operazione sono tuttora operative nel territorio del Tribunale di Nola e sono attive presso il CIS di Nola. Realizzano un volume d’affari significativo e commercializzano prodotti con marchi noti a livello nazionale e internazionale. LEGGI TUTTO

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    A Napoli detenuto tenta il suicidio: salvato da agente penitenziario

    Napoli. Un detenuto italiano di 40 anni ha tentato di togliersi la vita al terzo piano del padiglione Milano del carcere napoletano di Poggioreale. L’uomo, affetto da forte depressione, era già sotto stretta osservazione per il rischio di suicidio.

    Il detenuto ha tentato di impiccarsi utilizzando un cappio realizzato con le lenzuola legate alle inferriate della finestra. Solo il tempestivo intervento del poliziotto penitenziario di turno ha scongiurato il peggio. Grazie al suo pronto intervento, il detenuto è stato salvato e ora si trova sotto sorveglianza a vista 24 ore su 24.
    L’episodio ha acceso i riflettori sulle condizioni del carcere di Poggioreale e sulla carenza di personale di Polizia Penitenziaria. Il segretario regionale Con.si.pe Campania, Luigi Castaldo, ha sottolineato “l’importanza della presenza fisica del personale di Polizia Penitenziaria”, evidenziando però che “l’atavica carenza di organico stia ormai mettendo a rischio la sicurezza”.
    Castaldo ha infatti denunciato la mancanza di oltre 200 poliziotti penitenziari a Poggioreale, una situazione che “non solo mette in discussione la sicurezza di tutti ma soprattutto obbliga il poco personale a carichi di lavoro eccessivi”.
    La necessità di figure professionali specializzate
    Oltre all’aumento del personale di Polizia Penitenziaria, il Con.si.pe ritiene necessario “una presenza costante in prima linea di figure professionali specializzate al trattamento dei reclusi come educatori, psicologi e psichiatri, assistenti sociali”.
    Secondo Castaldo, queste figure “creerebbe più vita in carcere laddove oggi si vive uno stato di abbandono pomeridiano e nei fine settimana”.
    Il ruolo del poliziotto penitenziario
    Il segretario regionale Con.si.pe ha concluso sottolineando che il poliziotto penitenziario “deve fare il poliziotto”, mentre oggi “troppi sono gli incarichi previsti che mettono in discussione il mandato istituzionale, specie con le attuali carenze organiche”. LEGGI TUTTO

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    Napoli, arrestato Salvatore Maggio junior figlio dell’ex killer pentito

    Napoli. Figlio d’arte e come il padre abile e sempre pronto a utilizzare la pistola: Salvatore Maggio junior, finito in carcere ieri è il figlio dell’omonimo ex ras della zona Mercato poi diventato collaboratore di giustizia.

    Fino all’altro giorno non aveva condanne a suo carico, frequenta, secondo gli investigatori, sia ambienti vicini ai Mazzanti dei Quartieri Spagnoli che la malavita giovanile delle Case Nuove e della zona di piazza Mercato. Sulla copertina del suo profilo sui social network si legge: “C’è chi è nato per combattere e chi è nato per fare il burattinaio“. Ma anche:“La vita mi ha tolto il doppio di quello che avevo e mi riprenderò il triplo!”. 
    E’ accusato di aver gambizzato Massimiliano Abete, un incensurato del Cavone con contatti con l’ambiente dei Lepre. Secondo gli investigatori, Maggio Junior ha sparato ad Abete con l’aiuto di un complice che guidava lo scooter.
    Lunedì scorso, Maggio Junior è stato arrestato su ordinanza di custodia cautelare in carcere. Ma la sorpresa è arrivata quando il provvedimento restrittivo ha riguardato anche la vittima, Abete. In un’intercettazione durante le indagini, Abete si vantava di possedere un’arma da fuoco. Per lui il gip ha disposto gli arresti domiciliari.
    Il ruolo della vittima e l’identificazione del complice
    Le indagini, condotte dalla sezione “Omicidi” della Squadra Mobile della Polizia di Stato (diretta da Giovanni Leuci e dal vice questore Luigi Vissicchio), hanno permesso di identificare anche il complice di Maggio Junior.
    Le indagini e i moventi
    L’accusa per Abete, 22 anni, è di detenzione e porto di arma comune da sparo. Il provvedimento restrittivo, eseguito nelle rispettive abitazioni degli indagati, è il risultato delle indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia e condotte dalla Squadra Mobile di Napoli con la collaborazione del Commissariato Dante.
    Le indagini sono partite subito dopo la sparatoria avvenuta in via Gianbattista Manso alle Case Nuove, la sera del 30 gennaio 2023. Secondo gli investigatori, la lite che ha portato alla sparatoria è scaturita da motivi non chiari, ma riconducibili a vicende di strada.
    (nei riquadri Salvatore Maggio junior e Massimiliano Abete) LEGGI TUTTO

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    Campi Flegrei la confusione a Porta a Porta diventa virale sul web

    A Porta a Porta di Bruno Vespa si fa confusione: al posto dei Campi Flegrei c’è il VesuvioA “Porta a Porta” si confonde la caldera vulcanica dei Campi Flegrei con l’altro vulcano napoletano, ovvero il Vesuvio
    La foto che recita “Pozzuoli la terra trema, la paura del Vesuvio” che mostra Bruno Vespa mentre lanciava la puntata di ieri sera di “Porta a Porta” su Rai1 sta diventando virale.
    I commenti ironici sui social non si sprecano. La confusione del Governo ma anche di un giornalista che da anni si dedica agli approfondimenti hanno lasciato senza parole gli abitanti dei Campi Flegrei.
    Eppure da giorni gli esperti anche, quelli nominati dal governo nei vari enti, stanno spiegando che il bradisismo di Pozzuoli non ha alcun legame con il Vesuvio. LEGGI TUTTO

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    Influencer in coma arrestato marito: è accusato di tentato omicidio

    E’ stato arrestato nella notte Jonathan Maldonato,il marito della nota influencer Soukaina El Basri,  trentenne biellese di origine marocchina in coma all’ospedale di Novara con una profonda ferita al petto.

    Thomas Maldonato, 34 anni, nato a Biella, lavora come addetto alle vendite in un’azienda di caffe’ a Gattinara, nella vicina provincia di Vercelli e sui social, dove pure ha una certa attivita’, si fa chiamare Jonny Jonathan. In serata il suo profilo Instagram e’ diventato “privato”
    Maldonato è stato ascoltato ieri per tre ore e mezza in questura prima di essere arrestato. “Abbiamo dato incarico al consulente tecnico per verificare la compatibilità di un’arma bianca o di un altro strumento compatibile con le caratteristiche della ferita. L’ipotesi più probabile è quella di un punteruolo”, ha spiegato la procuratrice di Biella.
     Maldonato ascoltato per tre ore prima di essere arrestato
    Una settimana fa, l’influencer 30enne Soukaina El Basri, conosciuta sui social come Siu, è stata ricoverata in gravi condizioni all’ospedale Maggiore di Novara. Il marito, Jonathan Maldonato, aveva chiamato il 118 raccontando che la donna si era ferita accidentalmente sbattendo contro una cassettiera, versione confermata inizialmente anche dalla stessa Siu.
    Tuttavia, diverse incongruenze hanno spinto gli inquirenti ad approfondire le indagini. In casa sono state trovate tracce di sangue e Siu presentava un foro sul petto compatibile con una coltellata o un’aggressione con un oggetto appuntito. Inoltre, le amiche della donna avevano da tempo espresso preoccupazione per il rapporto turbolento tra Siu e Maldonato.
    La donna aveva raccontato di essere caduta dalle scale
    Nonostante la gravità delle sue condizioni, prima di perdere conoscenza Siu aveva avvalorato la versione del marito raccontando agli operatori del 118 di essere caduta accidentalmente. Tuttavia, la ferita da taglio al petto, che ha lesionato organi vitali e provocato una copiosa emorragia, non può essere compatibile con una semplice caduta.
    L’abitazione della coppia, situata a Chiavazza, frazione di Biella, dove vivevano con due bambine di 6 e 5 anni, è stata posta sotto sequestro. La Procura, coordinata dalla pm Paola Francesca Ranieri, ipotizza che Siu sia stata colpita all’arteria mammaria. LEGGI TUTTO