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    Costa (Pd): risolvere i problemi sulla tratta ferroviaria Parma-Suzzara

    Risolvere i problemi della linea ferroviaria Parma-Suzzara.
    A chiederlo, in un’interrogazione, è il consigliere Andrea Costa (Pd) che ricorda come “la linea ferroviaria Parma-Suzzara consente non solo a molti studenti e lavoratori di potersi muovere verso un importante centro come la città di Parma senza utilizzare l’automobile ma rappresenta anche uno snodo molto utilizzato dai pendolari che tocca tre stazioni nel parmense, otto nel reggiano e una nel mantovano consentendo il collegamento con diverse zone produttive. Nelle mattinate di lunedì 29 gennaio e di giovedì 1 febbraio su due differenti treni della linea Parma Suzzara, rispettivamente il 90325 e il 90318, i pendolari hanno manifestato un forte disagio a causa di fumo grigio e forte odore di bruciato che hanno riempito alcuni vagoni durante la corsa”.
    Da qui l’atto ispettivo per sapere dalla giunta che azioni intenda compiere per porre rimedio ai problemi emersi.
    (Luca Molinari)

    Infrastrutture e trasporti

    11 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    Modena, Costi (Pd): promuovere la questura in fascia ‘A’

    Promuovere la questura di Modena in fascia A e rafforzare il coordinamento delle Forze dell’ordine. A chiedere alla Regione di agire sul governo, e sul ministero degli Interni, è una risoluzione della consigliera Palma Costi (Partito democratico) siglata anche dai colleghi Francesca Maletti e Luca Sabattini.
    Oltre al riconoscimento in fascia A della questura, la consigliera dem invita a “proseguire e rafforzare le azioni volte a ottenere il massimo coordinamento fra le forze preposte al presidio dell’ordine e della sicurezza nel nostro territorio, ad agire con coesione, continuità e determinazione nonché a rappresentare al prefetto di Modena, quale autorità provinciale di Pubblica sicurezza, le difficoltà e la carenza di personale e di mezzi in cui versano i presidi delle Forze di polizia e dei vigili del Fuoco”.
    La provincia di Modena, sintetizza Costi, è economicamente forte grazie all’agricoltura, all’industria, all’artigianato ed è appetibile da parte della criminalità, un aspetto che, insieme all’aumento dei furti e della delinquenza minorile, preoccupa i cittadini. Da decenni le Forze dell’ordine soffrono carenze di organico e la provincia è una delle poche in Italia “per la dimensione territoriale e numero di popolazione ad avere, oltre ai vertici istituzionali delle Forze dell’ordine nel comune capoluogo, anche tre commissariati di polizia, oltre a compagnie dell’Arma dei carabinieri e della Guardia di finanza, nonché diverse Tenenze di carabinieri, finanzieri e e vigili del fuoco con relativi distaccamenti”. Purtroppo, afferma Costi, “è stato, infatti, ancora una volta negato l’avanzamento a Questura di Fascia ‘A’ per la città di Modena, nonostante abbia da anni tutte le condizioni perché questo passaggio sia concesso”. Una decisione che penalizza anche i presidi periferici che hanno carenze di organici come i commissariati di Mirandola, Sassuolo e Carpi.
    La consigliera dem conclude: “La sicurezza pubblica non deve essere materia di scontro politico o ideologico, improduttivo, mentre occorre al contrario, al fine di ottenere l’elevazione di fascia della Questura di Modena in fascia ‘A’, la coesione delle forze politiche locali, univoca e senza distinguo” con sindacati di polizia, vigili del fuoco e dei rappresentanti di carabinieri e finanzieri. LEGGI TUTTO

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    Fine vita: in commissione Sanità al via il dibattito sulla legge; Marilena Pillati relatrice di maggioranza

    L’istituzione del Comitato regionale per l’etica nella clinica (COREC) e l’invio di “istruzioni tecnico-operative” alle Ausl sono le modalità con cui la Regione Emilia-Romagna ha applicato la sentenza numero 242 del 2019 della Corte Costituzionale, affinché possa essere garantito al malato il diritto al suicidio assistito. Lo ha detto il direttore generale dell’assessorato alla Sanità Luca Baldino nel corso della commissione Politiche per la Salute presieduta da Ottavia Soncini dove è iniziato l’iter relativo alle due proposte di legge (una di iniziativa popolare dell’Associazione Luca Coscioni, l’altra di Silvia Piccinini del Movimento 5 Stelle) sul fine vita.
    I due progetti di legge sono stati accorpati e la commissione ha nominato Marilena Pillati (Pd) relatrice di maggioranza, mentre non è stato indicato alcun relatore di minoranza in quanto il centrodestra ritiene si tratti di un provvedimento legislativo di carattere nazionale ed è caduta nel vuoto la disponibilità di Silvia Piccinini di svolgere tale ruolo.
    Silvia Piccini (Movimento 5 Stelle) ha evidenziato come “sul fine vita serve riportare la discussione nella sede propria, anche per rispetto degli oltre 7mila firmatari della proposta di legge che aspettano una risposta dalla politica. L’unico strumento che ci può mettere in sicurezza è una legge regionale perché le delibere o le determine non hanno passaggi politici. Sulla costituzione del Comitato per l’etica nella clinica le mie perplessità riguardano l’opportunità, perché alcuni componenti hanno appartenenza manifestamente politica. Sulle regole operative, fra i presupposti c’è l’obbligo dell’offerta di possibili alternative: perché? È dedotto dalla sentenza o è una scelta fatta dal direttore generale?”.
    Luca Cuoghi (Fratelli d’Italia) ha commentato: “Queste delibere suscitano perplessità per ragioni di convenienza visto che la materia spetterebbe al Parlamento. Non dobbiamo dare seguito alla sentenza che annulla un articolo penale, quello che punisce chi aiuta nel suicidio medicalmente assistito, sul quale non siamo competenti. Quello che deve fare la Regione è ritirare questa delibera e richiedere un intervento legislativo nazionale”.
    Daniele Marchetti (Lega) ha ricordato che “il fine vita è un tema etico e ciò che possiamo fare è assumerci le nostre responsabilità coinvolgendo nella discussione l’Assemblea legislativa. Nella Lega abbiamo sensibilità differenti e personalmente sono favorevole. La Regione deve fornire tutti gli strumenti necessari a chi soffre. Abbiamo sempre espresso volontà di procedere con la discussione e non dobbiamo calpestare il diritto dell’Assemblea di esprimersi, confrontarsi e approfondire”.
    “La delibera è piena di errori e anche per questo ho presentato un corposo ricorso al Tar”, ha spiegato Valentina Castaldini (Fi) per la quale “l’aspetto saliente del ricorso è che gli atti della giunta sono illegittimi e nulli poiché il tema in oggetto è di competenza dello Stato e non delle Regioni: per questo motivo non ci sarà un relatore di minoranza. In modo compatto la minoranza non indicherà un relatore in quanto la competenza legislativa su un tema come il suicidio medicalmente assistito non è in capo alle Regioni. Inoltre, la Corte costituzionale chiede di garantire la possibilità di utilizzare cure palliative”.
    Per Stefano Caliandro (Pd) “la legislazione deve essere nazionale, ma rifiutiamo l’idea che dicendo che serve una legge nazionale si facciano saltare norme regionali. Così facendo si fa una vittima: il diritto costituzionale. Noi abbiamo il dovere di intervenire su questo tema per garantire i diritti del malato e di chi soffre. L’intervento della giunta muove le nostre coscienza sul versante del diritto alla salute. Ha ragione il collega Daniele Marchetti a dire che su questo tema non ci sono maggioranza e opposizione”.
    Per Federico Alessandro Amico (ER Coraggiosa) la Regione ha fatto bene a intervenire sul fine vita: “Sì tratta di garantire il diritto alla salute, di dare risposta a una sentenza della Corte costituzionale e di evitare un frazionamento delle scelte da Piacenza a Rimini. Non si può non farsi carico della sofferenza delle persone”.
    Per Simone Pelloni (Rete Civica) “è inaccettabile che tramite delibera di giunta venga data esecuzione a una sentenza che si esprimeva sulla punibilità di un reato previsto dal Codice penale. Non c’è un richiamo alle Regioni affinché legiferino, il richiamo era al Parlamento: quindi è molto chiaro che la competenza legislativa è nazionale. Ciò che la Regione può fare è una proposta di legge alle Camere perché gli atti sono impugnabili”.
    Per Giuseppe Paruolo (Pd) “le delibere e le determine si pongono su un piano applicativo ed è indiscutibile che si dia applicazione a un quadro normativo a cui occorre dare una risposta. Le norme si applicano anche quando non vengono condivise, come nel mio caso. Con questo percorso si può arrivare a un chiarimento al di là della discussione sul merito. Il legislatore nazionale deve assumersi le proprie responsabilità”.
    Al termine degli interventi dei consiglieri, l’assessore alla Sanità Raffaele Donini ha sottolineato: “Abbiamo colto una richiesta di aiuto all’insegna della dignità della persona come chiede la Corte costituzionale: non vogliamo che una persona debba farsi riconoscere quanto previsto della Corte da un Tribunale invece che dall’istituzione pubblica”.
    (Lucia Paci e Luca Molinari)

    Sanità e welfare

    11 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    Assemblea legislativa: agenda dall’11 al 15 marzo

    Lunedì 11 marzo:
    ore 10 commissione politiche per la Salute
    Informativa dell’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, sull’applicazione della sentenza n. 242/2019 della Corte costituzionale
    Interrogazione a risposta orale in commissione per sapere se esistono dati aggiornati al periodo post Covid per la Regione Emilia-Romagna sulla copertura del bisogno di cure palliative nei diversi territori. A firma dei Consiglieri: Pillati, Costi, Paruolo, Daffadà, Costa, Soncini, Sabattini, Rontini, Maletti, Caliandro, Zappaterra, Dalfiume
    Interrogazione a risposta orale in commissione per conoscere le iniziative assunte dalla Regione al fine di garantire la reperibilità dei farmaci contenenti enzimi pancreatici a tutti coloro che ne necessitano quali salvavita. A firma del Consigliere: Facci
    Progetto di legge d’iniziativa popolare “Procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito ai sensi e per effetto della sentenza n. 242/19 della Corte Costituzionale”
    Progetto di legge d’iniziativa Consiglieri recante: “Procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito ai sensi e per effetto della sentenza n. 242 del 2019 della Corte costituzionale”
    ore 14.30 commissione Politiche economiche
    Relazione per la Sessione europea dell’Assemblea legislativa per l’anno 2024, ai sensi dell’art. 5 della L.R. n. 16/2008
    Relazione sulla clausola valutativa di cui all’art. 5 della legge regionale 21 dicembre 2018, n. 23 “Regolamentazione del commercio sulle aree pubbliche. Modifiche alla legge regionale 25 giugno 1999, n. 12 e alla legge regionale 24 maggio 2013, n. 4”
    Interrogazione a risposta orale in commissione in merito alle azioni da intraprendere per dettagliare i requisiti necessari a identificare gli hub urbani e di prossimità e le modalità per la loro costituzione e il loro riconoscimento, al fine di sostenere lo sviluppo dell’economia urbana e innovare la rete commerciale e dei servizi. A firma del Consigliere: Tagliaferri
    Interrogazione a risposta orale in Commissione in merito all’individuazione di iniziative per accrescere la capacità progettuale del territorio provinciale di Parma nel campo turistico e, in particolare, per sostenere una piena ripresa dell’offerta relativa alle terme. A firma del Consigliere: Gerace
    Interrogazione a risposta orale in Commissione sulle numerose segnalazioni da parte di cittadini-utenti emiliano-romagnoli che, a seguito di modifiche unilaterali dei contratti, hanno ricevuto bollette del gas con importi fino a 2/3 volte superiori a quelli precedenti. A firma della Consigliera: Zamboni
    Martedì 12 marzo
    Seduta dell’Assemblea legislativa
    Mercoledì 13 marzo:
    ore 9.30: commissione Territorio e Ambiente
    Interrogazione a risposta orale in commissione per conoscere l’esito delle rilevazioni compiute dalla Regione Emilia-Romagna sulla qualità ed efficienza del trasporto pubblico locale, a seguito dell’entrata in vigore del provvedimento “Bologna Città 30”. A firma del Consigliere: Facci
    Interrogazione a risposta orale in commissione in merito all’iter autorizzativo del gasdotto SNAM “Rete Adriatica” di 657 km da Massafra (TA) a Minerbio (BO) e all’opportunità di sollecitare l’avvio di un nuovo procedimento di VIA, tenendo anche conto dell’odierna situazione ambientale e paesaggistica e degli scenari energetici profondamente cambiati nel corso degli anni. A firma della Consigliera: Zamboni
    Risoluzione per impegnare la Giunta a inserire come prioritario nel nuovo accordo di programma con ANAS il potenziamento della SS12 nel tratto Pavullo nel Frignano e Pozza di Maranello (Modena), al fine di risolvere le criticità relative alla sicurezza stradale. A firma del Consigliere: Cuoghi
    Risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi per la riapertura del rifugio Tullio Marchetti del Lago Santo di Pievepelago, in provincia di Modena, e a salvaguardare tutti i rifugi di montagna dell’Emilia-Romagna. A firma dei Consiglieri: Pelloni, Mastacchi
    ore 14.30: commissione Bilancio
    Ratifica dello Statuto, dell’Intesa di collaborazione tra la Regione Emilia-Romagna e il Québec (Canada)
    Progetto di legge Lega (1° firmatario Pompignoli) recante: “Istituzione di zone economiche speciali regionali denominate Z.A.M.A. (Zona Area Montana Autonoma) nelle aree svantaggiate del territorio emiliano-romagnolo”
    Progetto di proposta di legge alle Camere Pd-IV-Lista Bonaccini – (1° firmataria Costi) “Fiscalità Incentivante per le Aree Montane Appenniniche Svantaggiate”
    Giovedì 14 marzo
    ore 10: commissione Cultura
    Richiesta di parere alla competente Commissione sullo schema di delibera della Giunta regionale recante: Revisione e aggiornamento del repertorio regionale delle qualifiche. Approvazione della correlazione con le figure nazionali IeFP, di cui all’accordo in conferenza Stato-Regioni n. 155/2019. Approvazione delle confluenze delle qualifiche regionali per i percorsi di IeFP. Integrazioni alla DGR n. 1636/2022
    Progetto di legge d’iniziativa Consiglieri recante: “Contrasto dell’abbandono sportivo in età adolescenziale e giovanile. Modifiche alla legge regionale 31 maggio 2017, n. 8 (Norme per la promozione e lo sviluppo delle attività motorie e sportive) e alla legge regionale 28 luglio 2008, n. 14 (Norme in materia di politiche per le giovani generazioni)“. A firma dei Consiglieri: Pigoni, Zappaterra, Gerace, Bondavalli, Rontini, Costa, Sabattini, Bulbi, Dalfiume, Fabbri, Daffadà, Caliandro, Mumolo, Mori, Marchetti Francesca. Nomina del relatore
    Aggiornamento del Capo della Segreteria politica della Presidenza, Giammaria Manghi, sul Progetto della Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con’ Sport e Salute’ ed Ufficio Scolastico Regionale: Scuola attiva Kids per l’Emilia-Romagna inclusiva
    Risoluzione per impegnare la Giunta a interloquire in tutte le sedi opportune, tra cui l’Ispettorato nazionale del Lavoro e ad ogni livello istituzionale, circa la disciplina dell’apprendistato stagionale per minori. A firma dei Consiglieri: Rossi, Bulbi, Daffadà, Sabattini, Marchetti Francesca, Rontini, Costi, Mori, Fabbri, Costa, Bondavalli, Gerace, Pigoni, Zappaterra, Mumolo, Dalfiume, Zamboni, Facci, Stragliati, Pompignoli, Piccinini, Castaldini, Mastacchi, Caliandro, Montalti

    Assemblea

    9 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    Reggio Emilia, Costa (Pd): evitare la chiusura della sede dirigenziale dell’Ufficio delle Dogane

    Evitare la chiusura della sede dirigenziale dell’ufficio delle Dogane di Reggio Emilia. A chiedere l’impegno della giunta è il consigliere Andrea Costa (Partito democratico) con una risoluzione firmata anche dai colleghi di partito Ottavia Soncini e Roberta Mori e Stefania Bondavalli (Lista Bonaccini) e Federico Amico (Emilia-Romagna Coraggiosa).
    Nel documento, Costa chiede alla Regione di sostenere le “rappresentanze imprenditoriali locali nella loro richiesta di mantenere integra la funzionalità e l’autonomia della sede dirigenziale dell’Ufficio delle Dogane di Reggio Emilia e di promuovere un tavolo di confronto tra tutte le parti interessate per discutere e individuare soluzioni condivise che garantiscano il mantenimento delle funzioni e del valore aggiunto dell’Ufficio”. Vanno, poi, sollecitati l’Agenzia delle Governo e Dogane ed in particolare il ministero dell’Economia e delle finanze e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli a “rivedere il piano di riorganizzazione proposto, escludendo la possibile soppressione della sede dirigenziale dell’Ufficio delle Dogane di Reggio Emilia, che comporterebbe il declassamento a sede operativa, riducendone conseguentemente le potestà decisionali, data la sua importanza strategica per l’economia locale e nazionale”. Infine, va considerata, scrive il consigliere dem “in ogni futura decisione, relativa all’organizzazione delle attività doganali, sia a livello regionale sia nazionale, venga presa considerando in modo approfondito e sistematico l’ampio spettro dell’impatto economico che tali scelte comporteranno, valutando attentamente le ripercussioni sull’export e l’import, sui processi logistici, sull’occupazione e sulla sicurezza nel territorio di riferimento e sul tessuto imprenditoriale che da esso dipende”.
    La proposta di riorganizzazione degli uffici periferici elaborata dall’Adm (Agenzia delle Dogane e dei Monopoli) “sembra andare contro le politiche di decentramento, mirando ad un processo di centralizzazione, con significative ripercussioni sulla struttura e sul funzionamento delle sedi periferiche” afferma Costa. La notizia della soppressione della sede di Reggio Emilia “ha suscitato notevole preoccupazione tra le imprese locali e le relative rappresentanze e tra gli esponenti politici locali e regionali, tenuto conto che questo ufficio rappresenta un presidio fondamentale per l’economia del territorio, favorendo lo sviluppo delle attività di import-export e garantendo un servizio puntuale e qualificato alle imprese locali”. Nasti pensare, ricorda il consigliere, che la provincia reggiana ha “un export in crescita costante negli ultimi anni, che nel 2023 ha raggiunto un valore di oltre 5 miliardi di euro”.
    La decisione di Adm, afferma Costa, “sembra annunciata senza precedenti consultazioni adeguate con le parti interessate, inclusi rappresentanti delle associazioni di categoria, delle istituzioni territoriali e delle rappresentanze imprenditoriali, compromettendo il principio di partecipazione democratica nelle decisioni che riguardano lo sviluppo economico e sociale del territorio”. Contro la decisione si sono schierate le rappresentanze imprenditoriali e sindacali, insieme alle autorità locali e regionali. Costa, quindi, invita la Regione a intervenire proprio perché “svolge un’importante opera di tutela e promozione dell’economia e dell’occupazione sul proprio territorio”.
    (Gianfranco Salvatori)

    Imprese lavoro e turismo

    8 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    Gibertoni (Misto): la Regione si impegni per la pace e contro la guerra

    La Regione si impegni per la pace e contro il rischio di guerra atomica.
    A chiederlo, in un’interrogazione, è Giulia Gibertoni (Gruppo Misto) che, partendo dalla guerra in Ucraina e dal conflitto in Medio Oriente, denuncia come “a questo clima generale bellicista si sono aggiunte le immediate chiusure verso qualsiasi iniziativa o istanza pacifista, quasi a far abituare lentamente l’opinione pubblica all’eventualità di essere coinvolti in un conflitto sempre più ampio: circa due anni fa, il programma Science and Global Security (SGS) dell’Università di Princeton ha realizzato una simulazione per prevedere come potrebbe iniziare un conflitto, dove potrebbero essere impiegate le armi e quali potrebbero essere le conseguenze, arrivando a prevedere che sommando le tre fasi della simulazione nell’arco di poco più delle prime quattro ore di conflitto nucleare, morirebbero 91,5 milioni di persone”.
    Da qui l’atto ispettivo per sapere dalla giunta “se, al di là delle competenze istituzionali, vista la gravità assoluta della situazione che vede coinvolto in prima persona anche il nostro paese, con la possibilità che questo conflitto generalizzato, sfoci in ogni momento in un conflitto nucleare senza possibilità di ritorno dall’abisso nucleare, non ritenga assolutamente necessario mettere in campo ogni iniziativa possibile che vada in senso contrario alla guerra e a favore della pace”.
    (Luca Molinari)

    Parità, diritti e partecipazione

    8 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    Facci (Misto): allagamento di via Saffi, la Regione non ha agito contro il Comune di Bologna

    Fare chiarezza sui presunti atti omessi dalla Regione (individuati dal Tribunale regionale delle acque pubbliche di Firenze) che sarebbero “in diretto rapporto causale con i danni cagionati dallo sfondamento del tratto tombato del torrente Ravone in via Saffi a Bologna” lo scorso 2 maggio.
    A chiedere spiegazioni è il consigliere Michele Facci (Gruppo Misto) con una interpellanza. Alla luce della relazione del consulente tecnico d’ufficio, il consigliere vuole sapere “quali siano le azioni che l’Ente ha intenzione di intraprendere, e se tra le stesse via sia, eventualmente, anche azione di rivalsa nei confronti dell’Amministrazione comunale di Bologna”. Facci scrive che il Tribunale delle acque pubbliche “ha individuato precisi atti omissivi in capo alla Regione Emilia-Romagna, in diretto rapporto causale con i danni cagionati dallo sfondamento del tratto tombato del torrente Ravone”.
    Nel documento, il consigliere ricorda che lo sfondamento del solaio avrebbe ristretto parzialmente la sezione di deflusso dell’acqua e a cedere sarebbero stati anche alcuni puntelli sistemati dal Comune. Facci riporta la relazione dei vigili del fuoco che avevano indicato come “era riscontrabile la presenza di una significativa quantità di detriti, quali ramaglie, sterpaglie, terreno, originati dall’intenso trasporto solido dovuto alla piena”. Fra le cause, continua il consigliere del Misto, citando la relazione del Tribunale delle acque, la spinta dell’acqua che ha portato il alto il solaio, l’impedimento al deflusso “rappresentato dal sistema di puntelli che il Comune ha messo in atto per sostenere il piano stradale”. La Regione nel novembre 2021 aveva scritto al Comune sostenendo che i puntelli avrebbero rallentato il deflusso indicando la necessità “della rimozione degli stessi”. Pertanto, fin dal 2021, “la Regione Emilia-Romagna era al corrente della problematica rappresentata dai puntelli”. La giunta, però, “ha omesso ogni ulteriore controllo in merito”.
    Facci cita, infine, ancora il Tribunale delle acque: “Per quanto detto è possibile riconoscere alla Regione Emilia Romagna la mancata prosecuzione delle azioni verso il Comune di Bologna finalizzate alla rimozione dei puntelli, una mancata prosecuzione delle azioni per la conoscenza dello stato autorizzativo”.
    (Gianfranco Salvatori)

    Ambiente e territorio

    8 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    Dalfiume (Pd): assicurare alla Bassa Romagna il trasporto ferroviario

    “Risolvere in maniera definitiva il problema della sicurezza e assicurare ai cittadini dei Comuni della Bassa Romagna un servizio di trasporto ferroviario”.
    Questa la richiesta che Mirella Dalfiume (Pd) consegna alla giunta con un’interrogazione dove vengono ribadite le problematiche sorte sulla linea ferroviaria Lavezzola-Faenza dopo i lavori di ripristino a seguito dell’alluvione del maggio 2023 che, nello specifico, fece registrare la rottura degli argini del fiume nei pressi del ponte ferroviario nel comune di Sant’Agata sul Santerno
    In seguito ai lavori di ripristino dell’argine, la consigliera dem informa come “la quota alta dell’argine, nel tratto del tracciato ferroviario, risultava essere superiore di circa 80/100 cm rispetto al piano del ferro: a vista d’occhio il dislivello tra argine e tratta ferroviaria del ponte risultava notevole e destava perplessità circa la contiguità ferroviaria tra piano dell’argine e piano del ponte”.
    La situazione induceva quindi il Sindaco di Sant’Agata sul Santerno a chiedere chiarimenti a RFI su quale intervento attuare per non compromettere la funzionalità degli argini in caso di eventi estremi ed emergendo anche l’ipotesi che tra le varie concause del crollo dell’argine vi fosse anche il ponte ferroviario, fu poi chiesta anche al commissario straordinario Gen. Figliuolo un’analisi dell’impatto dell’infrastruttura oltre ad azioni immediate per l’eliminazione dei rischi.
    In risposta alle preoccupazioni sollevate, la Regione decretava nello scorso agosto la sospensione dei lavori per la riapertura della linea ferroviaria con il contemporaneo impegno di Rete Ferroviaria Italiana per la progettazione di un nuovo ponte ferroviario da inserire nei piani di ricostruzione.
    “Dopo il ripristino della linea ferroviaria alla quota preesistente -continua Dalfiume- non è però stato attivato l’esercizio provvisorio del servizio, con l’adozione di un sistema di preallarme e prevenzione del rischio analogo a quello utilizzato per il ripristino della linea Faenza- Firenze per il rischio di frane, ma si è proceduto alla sopraelevazione degli argini anche in corrispondenza del ponte”.
    Ricordando quindi come la linea del Santerno serva i comuni di Conselice, Massa Lombarda, Sant’Agata sul Santerno, Lugo, Cotignola e Faenza e rappresenti l’unico collegamento su ferro per la Bassa Romagna, Mirella Dalfiume chiede la risoluzione definitiva della problematica della linea ferroviaria “o, in alternativa, un servizio di trasporto pubblico locale sostenibile sul piano economico, ambientale e sociale”.
    (Luca Boccaletti)

    Infrastrutture e trasporti

    8 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    In commissione Sanità la relazione dell’assessore Donini

    L’informativa dell’assessore alla Sanità, Raffaele Donini, sull’applicazione della sentenza n. 242/2019 della Corte costituzionale, le interrogazioni di Pd e Gruppo misto rispettivamente su Covid e scarsità di reperibilità di farmaci a enzimi pancreatici e l’esame dei seguenti progetti di legge: quello d’iniziativa popolare “Procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito ai sensi e per effetto della sentenza n. 242/19 della Corte Costituzionale”, e quello del Movimento 5 Stelle per “Procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito ai sensi e per effetto della sentenza n. 242 del 2019 della Corte costituzionale”.
    Questi gli argomenti all’ordine del giorno della commissione Politiche per la Salute che si riunirà l’11 marzo alle ore 10.
    Alle ore 14 si riunisce la commissione Politiche economiche per discutere di Sessione europea, clausola valutativa sulla legge sul commercio e tre interrogazioni rispettivamente di Fdi, Pd e Europa Verde.
    I lavori saranno trasmessi via streaming sul sito dell’Assemblea legislativa all’indirizzo www.assemblea.emr.it.

    Sanità e welfare

    8 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    Regione Emilia-Romagna. L’Assemblea si riunisce il 12 marzo

    Il nuovo piano di investimenti sanitari, question time, interpellanza e risoluzioni.
    Questi i temi all’ordine del giorno dell’Assemblea legislativa che si riunirà il 12 marzo dalle ore 9,30 alle ore 17,30 (con pausa dalle ore 13 alle ore 14,30).
    I lavori potranno essere seguiti via streaming collegandosi all’indirizzo www.assemblea.emr.it.

    Assemblea

    8 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    Facci (Misto): chiarire le responsabilità di Comune e Regione nell’esondazione del Ravone a Bologna

    “Chiarire le responsabilità di Comune e Regione nell’esondazione del torrente Ravone a Bologna durante l’alluvione del maggio 2023”.
    Nell’interrogazione di Michele Facci (Misto), discussa nella commissione Territorio, Ambiente e Mobilità presieduta da Stefano Caliandro, il consigliere sottolinea “i numerosi interventi di manutenzione da parte delle autorità e dagli enti competenti, tra i quali la stessa Regione Emilia- Romagna, in attuazione degli obiettivi della pianificazione di bacino del distretto idrografico del fiume Po, gli ultimi dei quali contemplati nel Programma triennale 2022-2024 per la prevenzione del dissesto idrogeologico e sicurezza del territorio”.
    Rifacendosi al potenziale rischio idraulico annesso ai corsi d’acqua minori che attraversano le zone urbane di uno studio di Arpae, Facci ricorda i danni che l’esondazione del Ravone (originatasi all’interno di un negozio in fase di ristrutturazione) produsse a Bologna nel maggio scorso con la chiusura per alcuni giorni di un’importante arteria cittadina. Secondo la relazione dei Vigili del Fuoco citata nell’interrogazione, il rischio idraulico sarebbe stato acuito da un restringimento parziale della sezione di deflusso e per la presenza di una significativa quantità di detriti quali ramaglie, sterpaglie e terreno. Interpellata sul tema dallo stesso Facci nel recente passato, la giunta dichiarava di attendere il giudizio tecnico del Tribunale delle Acque chiamato ad accertare le cause dell’esondazione.
    Facci ha citato alcuni articoli di stampa usciti nei giorni scorsi che hanno comunicato la conclusione dei lavori da parte del Tribunale, che avrebbe espresso una valutazione tecnica di responsabilità a carico di Regione e Comune di Bologna e per questo il consigliere chiede la conferma di quanto pubblicato rimarcando che “se le notizie diffuse dovessero rispondere a verità, non solo saremmo in presenza di una responsabilità della Regione, ma anche le ripetute affermazioni circa l’omessa manutenzione da parte del proprietario immobiliare risulterebbero prive di fondamento giuridico”.
    In fase di risposta il Sottosegretario alla presidenza di giunta Davide Baruffi ha chiarito che “la perizia con cui si è chiuso il procedimento del Tribunale delle Acque di Firenze ha rimarcato una serie di concause alla base di quanto accaduto, non rilevando però alcuna responsabilità giuridica perchè i soggetti danneggiati non si sono ancora attivati in tal senso. Nell’estate scorsa, poi, il Comune di Bologna ha proceduto sistemando il tombamento sfondato e rimuovendo i puntelli sotterranei che impedivano il deflusso del materiale”.
    Facci si è quindi detto non soddisfatto della risposta. Citando la relazione tecnica in suo possesso il consigliere ha contestato la ricostruzione fornita dal Sottosegretario in quanto “sono stati omessi una serie di passaggi che riconoscono in capo alla Regione una parte di responsabilità: in particolare si tratta della mancata prosecuzione della azioni nei confronti del Comune di Bologna per la rimozione dei puntelli e per la manutenzione del torrente Ravone nel tratto a monte dello sfondamento”. Per Facci “preoccupa la superficialità mostrata dalla Regione ogni volta che emergono casi come questo che fanno riferimento ad una evidente assenza di controlli”.
    (Luca Boccaletti)

    Ambiente e territorio

    7 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    In Assemblea la mostra “(In)curabile bellezza”: l’arte come riscatto dalla detenzione

    Gli sguardi fieri delle pescatrici del Delta del Po e quelli delle detenute di Modena. Storie diverse che si sono incrociate all’insegna della dignità e del riscatto e che ora rivivono grazie all’arte, in particolare ai collages.
    Taglio del nastro nella sede dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna per “(In)curabile bellezza. Donne che fanno comunità”, mostra che racconta l’esperienza del laboratorio di educazione all’arte che ha fatto incontrare la comunità, forte e coesa, delle pescatrici del Delta del Po con un gruppo di detenute e da cui è nato un rapporto molto forte che, a detta di tutte, ha arricchito entrambi i gruppi. Quell’esperienza è diventata una mostra d’arte: “(In)curabile bellezza. Donne che fanno comunità”, curata da Federica Benedetti con opere di Chiara Negrello, Marianna Toscani e del Collettivo No Name della sezione femminile del carcere Sant’Anna di Modena.
    “Queste foto raccontano l’incontro di due realtà che lottano contro tante difficoltà: le donne al lavoro e le donne in carcere. È un modo per far sentire la voce delle donne anche fuori dal carcere, ricordando anche come il carcere sia organizzato su modelli prettamente maschili: non dimentichiamoci mai che i suicidi femminili sono il doppio di quelli maschili”, spiega la vicepresidente dell’Assemblea legislativa Silvia Zamboni, mentre il garante regionale dei detenuti Roberto Cavalieri sottolinea: “Abbiamo voluto portare in Assemblea legislativa un esempio di lavoro comune e di impegno di coraggio da parte di tutte le donne: dobbiamo affrontare i problemi delle donne in carcere che, come i rom, i sinti e altri gruppi, fanno parte delle minoranza carcerarie: è l’ora del coraggio, conosciamo il tema, conosciamo il problema, ora dobbiamo risolverlo”.
    “Una narrazione nuova che raccoglie qualcosa di apparentemente inconciliabile come la durezza del luogo in cui tutto ciò è avvenuto: la nascita di inspiegabile bellezza”, spiega Caterina Liotti, fra le organizzatrici del progetto che è stato illustrato da Federica Benedetti.
    Una storia che è diventata anche “Collettivo No Name“, pubblicazione curata da Caterina Liotti, edita da Mucchi (XXI pubblicazione della Collana Storie Differenti del Centro documentazione donna), e che fa da catalogo alla mostra “(In)Curabile bellezza. Donne che fanno comunità”. Il volume raccoglie testi che Anna Perna, Paola Cigarini e Caterina Liotti hanno scritto sui temi della sorellanza, dei bisogni disattesi e della spersonalizzazione. Significativi poi i contributi di contestualizzazione dell’operazione realizzata, forniti da Grazia Zuffa, autrice di ricerche nazionali sul tema, che inquadra nel contesto italiano le problematiche legate alla detenzione femminile, e da Claudia Löffelholz, Direttrice della Scuola di alta formazione Fondazione Modena Arti Visive, che indaga su come il linguaggio dell’arte possa aiutare a costruire una società più inclusiva, empatica e solidale.
    Presenti all’inaugurazione anche le consigliere regionali Nadia Rossi, Francesca Marchetti e Mirella Dalfiume nonché il Difensore civico regionale Guido Giusti.
    La mostra sarà visitabile fino al 15 marzo, dal lunedì al venerdì dalle ore 9.30-18, nella sede dell’Assemblea legislativa delll’Emilia-Romagna in Viale Aldo Moro 50 a Bologna.
    Fotogallery
    (Luca Molinari)

    Assemblea

    7 Marzo 2024 LEGGI TUTTO