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    Rainieri (Lega): garantire piena operatività al Cau di Fornovo Taro

    Il Cau (Centro di assistenza e urgenza) di Fornovo Taro, in provincia di Parma, non è ancora stato trasferito nella struttura individuata come sede definitiva e il consigliere Fabio Rainieri (Lega) chiede alla giunta, con un atto ispettivo, di chiarirne le motivazioni.
    “Dal 15 gennaio il Cau di Fornovo Taro è operativo nella sede dell’Assistenza pubblica Croce verde nelle ore notturne, dalle 20 alle 8, e per tutte le 24 ore nei giorni festivi -spiega il consigliere-. Al momento della sua apertura, l’Ausl di Parma aveva previsto il suo trasferimento, nella sede definitiva all’interno della struttura adiacente a quella temporanea, entro il mese di febbraio. Ad oggi, tuttavia, tale trasferimento non è ancora stato effettuato”.
    Secondo le comunicazioni dell’Ausl -evidenzia Rainieri- “il Cau, nella sua sede definitiva, avrebbe dovuto essere operativo sulle 24 ore e sette giorni su sette. Da alcuni mesi, inoltre, non è più operativo a Fornovo Taro il servizio di automedica che, nelle rassicurazioni date, avrebbe dovuto essere surrogato dalla piena efficienza del nuovo Cau”.
    Il consigliere, pertanto, intende conoscere i tempi entro i quali il trasferimento del Cau nella nuova sede diverrà effettivo, affinché ne sia garantita la piena operatività.
    (Brigida Miranda)

    Sanità e welfare

    21 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    Zamboni (Europa Verde): rendere pubbliche le misure contro la diffusione dei PFAS

    “Rendere pubbliche le azioni che saranno adottate al fine di contenere la diffusione nelle acque delle sostanze PFAS e quali misure saranno promosse per il monitoraggio di queste sostanze, effettuando campionamenti dell’acqua nelle reti acquedottistiche che servono il maggior numero di abitanti”.
    A sottoporre il quesito alla giunta con un atto ispettivo che verrà trattato nella competente commissione assembleare è Silvia Zamboni (Europa Verde), la quale con l’acronimo PFAS si riferisce ai composti perfluoroalchilici e polifluoroalchilici, “utilizzati a partire dagli anni 40 del secolo scorso e noti per la loro resistenza al calore, all’olio, all’acqua e agli agenti chimici, motivo per cui sono stati ampiamente utilizzati in una vasta gamma di prodotti industriali e di consumo come, ad esempio, rivestimenti impermeabili, repellenti per oli e grassi, schiume antincendio e prodotti per il trattamento delle superfici antiaderenti (comprese padelle e tegami di uso domestico)”.
    La capogruppo ricorda poi come “negli ultimi anni sono emerse preoccupazioni riguardo alla diffusione nell’ambiente di queste sostanze e ai potenziali effetti nocivi sulla salute umana, soprattutto per la capacità di bioaccumulo nel corpo umano e nell’ambiente stante la loro non degradabilità. Secondo alcuni studi i PFAS porterebbero problemi di sviluppo, disturbi del sistema immunitario, aumento del rischio di alcune malattie croniche e, in alcuni casi, insorgenza di tumori con costi sanitari di esposizione a tali sostanze che per la sola Europa si aggirano tra i 52 e 84 miliardi di euro all’anno”.
    Riferendosi poi ai regolamenti comunitari relativi a sostanze chimiche pericolose persistenti, Zamboni ricorda le soglie massime di esposizione riferite a microgrammi per chilogrammo soprattutto per uova, carne, pesce, crostacei, molluschi e frattaglie di varie specie e che, a partire dal 2026, andranno ad estendersi anche alla qualità dell’acqua nonostante sia “tuttora in corso l’uso di migliaia di sostanze di questo tipo non regolamentate”.
    In seguito a recenti inchieste giornalistiche, poi, è stato stabilito che in Europa vi siano oltre 17mila siti contaminati da PFAS, di cui oltre 1600 sono in Italia. Tra le zone più contaminate da queste sostanze vi sarebbero le Regioni di Piemonte, Lombardia e Veneto “dove i PFAS -continua la capogruppo- sono stati rilevati non solo nei pressi di siti industriali, aeroportuali e nei siti di smaltimento rifiuti, ma anche nelle acque del fiume Po”.
    Zamboni, rifacendosi infine a un precedente atto ispettivo, informa come siano 199 le aziende emiliano-romagnole che producono o utilizzano PFAS e che la Regione avrebbe introdotto disposizioni specifiche per contenerne la diffusione nell’ambiente idrico attraverso uno specifico monitoraggio compiuto nel secondo semestre del 2021 fra le reti di acquedotti che servono il maggior numero di abitanti. Alla luce della situazione esposta, la consigliera chiede il dettaglio delle azioni intraprese e se l’Emilia-Romagna abbia partecipato in qualche modo alla fase di consultazione pubblica a seguito della proposta di restrizione della produzione, immissione e uso di circa 10mila PFAS presentata da alcuni paesi del Nord Europa.
    Silvia Zamboni, infine, chiede se l’esecutivo regionale sia a conoscenza di osservazioni, indicazioni e/o richieste di esenzione inoltrate all’agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) da aziende regionali e “se non si ritenga opportuno avviare un programma di sorveglianza sanitaria della popolazione residente nelle zone più a rischio mediante l’adozione di un Piano ad hoc per la prevenzione, diagnosi precoce e presa in carico delle patologie cronico-degenerative potenzialmente associate ai PFAS”.
    (Luca Boccaletti)

    Ambiente e territorio

    21 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    Par condicio: legge da rivedere, servono regole anche per i nuovi media

    La legge 28 del 2000, cosiddetta legge sulla par condicio, va riformata, dato che è necessario affrontare il tema dei nuovi media. Inoltre, risulta troppo vincolante per le pubbliche amministrazioni.
    Questo, in sintesi, quanto emerso dall’incontro di Bologna, organizzato dal Corecom in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti, sul tema della par condicio.
    È lo stesso presidente del Corecom dell’Emilia-Romagna, Giancarlo Mazzuca, a parlare, anche rispetto ai prossimi appuntamenti elettorali di giugno, elezioni europee ed elezioni amministrative, di “legge con evidenti limiti, per certi aspetti di difficile applicazione”. “Serve un confronto – rimarca – con tutti gli attori interessati che porti alla revisione di questa norma, affrontando anche il tema delle nuove tecnologie, a garanzia del pluralismo”. Anche per Antonietta Polcaro dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) “la legge è anacronistica e servono interventi concreti, dato che non viene applicata sempre in modo omogeneo, a partire dalle pubbliche amministrazioni”. “Per questo – aggiunge – abbiamo predisposto un piccolo manuale di FAQ (domande poste frequentemente) nell’intento di fare chiarezza e dare adito a interpretazioni sbagliate”.
    A entrare nel merito dell’applicazione della legge per la pubblica amministrazione è il professore dell’Università di Ferrara Gianluca Gardini: “La comunicazione della pubblica amministrazione, afferma la legge sulla par condicio, deve essere caratterizzata da indispensabilità e impersonalità, ma per definizione questo tipo di comunicazione è impersonale e anche doverosa, quindi indispensabile”. Parliamo, aggiunge, “di una funzione pubblica, quella della comunicazione istituzionale, che le amministrazioni devono inderogabilmente svolgere. È impensabile arrivare alla sospensione di un servizio pubblico”. Questa norma, conclude il docente, “va riscritta”. Anche per il professore dell’Università di Macerata Simone Calzolaio la legge presenta criticità: “Si tratta di una norma rigida, inadeguata a garantire il pluralismo, con i nuovi media diventa difficile gestire la quantità e la velocità delle informazioni: questa quantità immersiva di informazione produce in realtà disinformazione”.
    Per Anci e Regione Emilia-Romagna sono intervenuti Mauro Sarti, direttore del Servizio informazione e comunicazione istituzionale dell’Assemblea, e Giovanni Vignali, portavoce del sindaco di Reggio Emilia. Sempre sulla legge 28 del 2000, Sarti suggerisce: “È importante fare una sorta di moral suasion sulla politica affinché intervenga per modificare una legge che tutti definiamo anacronistica”. Sull’applicazione nella pubblica amministrazione, Sarti aggiunge: “Come afferma lo stesso professor Gardini, se si azzoppa un servizio pubblico non si fa il bene della democrazia. Il giornalista è soggetto a un codice deontologico, di per sé già una forma di garanzia”. Vignali parla di “situazione distopica e di necessità di rivedere la legge, in quanto la comunicazione dell’ente si blocca anche per elezioni che riguardano territori distanti centinaia di chilometri”.
    Michelangelo Bucci dell’Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna richiama l’attenzione sulla crisi dei media tradizionali: “Oggi c’è poca fiducia da parte del cittadino nei confronti dei giornalisti, È importante riflettere su come si danno le notizie, con particolare attenzione alle fonti”.
    Hanno aperto il seminario i consiglieri regionali Andrea Costa, dell’Ufficio di presidenza dell’Assemblea, e il presidente della commissione assembleare per la Parità e per i diritti delle persone Federico Amico. Entrambi hanno sottolineato l’importanza di un’informazione chiara ed equilibrata.
    A moderare l’incontro Giorgio Tonelli, vicepresidente del Corecom dell’Emilia-Romagna.
    Il Corecom ricopre funzioni di governo e controllo del sistema delle comunicazioni regionale, a partire dalla parità d’accesso durante le campagne elettorali. Interviene, inoltre, nelle controversie tra i gestori dei servizi di telecomunicazioni e gli utenti.
    Fotogallery
    (Cristian Casali)

    Governo locale e legalità

    20 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    Pd: il governo proroghi esenzione Imu per fabbricati inagibili post sisma

    Farsi portavoce presso il governo, affinché proroghi, anche per il 2024 e con le opportune coperture finanziarie, l’esenzione Imu sui fabbricati inagibili ubicati nei quindici comuni del cosiddetto “cratere ristretto”.
    È l’impegno che i consiglieri del Partito democratico Palma Costi (primo firmatario), Marcella Zappaterra, Luca Sabattini e Francesca Maletti chiedono alla giunta attraverso una risoluzione.
    Nell’atto si ricorda che, con legge di bilancio per il 2024, è stato prorogato di un ulteriore anno lo stato di emergenza nel quale si trova da ormai dodici anni l’Emilia-Romagna, a seguito del terremoto del maggio 2012.
    “Fra le misure previste nelle proroghe – ricordano i consiglieri – oltre a misure per il finanziamento del personale aggiuntivo, agevolazioni sui mutui pubblici e privati e proroghe per il completamento dei lavori di ricostruzione, è sempre stata introdotta anche l’esenzione dall’Imu per gli immobili inagibili o distrutti fino al loro definitivo ripristino”. Esenzione, quest’ultima, che non è stata prorogata.
    Una misura “da adottare con urgenza, poiché è indispensabile per garantire l’operatività dei quindici comuni ancora impegnati nelle ultime fasi della ricostruzione, nei quali più gravi sono stati i danni e dove il patrimonio immobiliare, pur in uno stato molto avanzato di ricostruzione, non è stato ancora tutto ricostruito e reso agibile”, concludono i democratici.
    (Brigida Miranda)

    Ambiente e territorio

    20 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    Pd-ER Coraggiosa: “Condannare l’uso della forza contro chi manifesta pacificamente”

    Condannare l’uso della forza contro chi manifesta pacificamente e sollecitare il governo e il ministro competente ad avviare un’indagine completa su quanto accaduto alcune settimane fa a Pisa. La richiesta arriva da Partito democratico e ER Coraggiosa con una risoluzione a prima firma Antonio Mumolo e sottoscritta anche da Andrea Costa, Roberta Mori, Mirella Dalfiume, Stefano Caliandro, Marcella Zappaterra, Marco Fabbri, Palma Costi, Marilena Pillati (Pd) e Federico Alessandro Amico (ER Coraggiosa).
    “Quanto è accaduto a Pisa durante una manifestazione studentesca -ha sottolineato Mumolo- solleva questioni cruciali riguardanti la gestione delle proteste e l’uso della forza da parte delle autorità. Le proteste pacifiche devono essere considerate un uso legittimo dello spazio pubblico, con le autorità che dovrebbero adottare un approccio guidato dalla comunicazione. L’uso della forza nei confronti dei manifestanti deve essere legittimo e conforme ai principi di legalità, necessità e proporzionalità, con gli standard internazionali. La comprensione tra le autorità e i manifestanti è essenziale per prevenire incidenti violenti, costruire una società più coesa e democratica e richiede un impegno attivo sia da parte delle autorità che dei cittadini per creare canali di comunicazione efficaci che permettano di esprimere e affrontare le preoccupazioni in modo costruttivo”.
    (Lucia Paci)

    Parità, diritti e partecipazione

    20 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    Intelligenza Artificiale, lavoro, clima, cultura: l’Emilia-Romagna vuole un’Ue più solidale

    Gestione dell’Intelligenza Artificiale, sostegno all’energia eolica, transizione ecologica, resilienza idrica, potenziamento delle biotecnologie e impegno per la tutela dei minori. Questi gli obiettivi posti dalla Regione Emilia-Romagna all’Unione europea per i prossimi anni contenuti nella Relazione alla Sessione europea 2024 approvati nel corso della commissione Bilancio presieduta da Massimiliano Pompignoli.
    La richiesta di viale Aldo Moro si basa anche sui risultati raggiunti in questi anni dalla Regione, che, sui principali indicatori relativi a lavoro, sviluppo e diritti si pone sopra la media italiana e si avvicina agli standard previsti dall’Unione europea. A confermarlo i numeri: l’Ue chiede agli Stati membri di avere un tasso di occupati del 78% nella fascia di età 20-64 anni: la media italiana è del 64,8%, quella emiliano-romagnola del 74,8%; per l’Ue i Neet (cioè i giovani che non lavorano e non studiano) non devono superare il 10%: in Italia sono il 19%, in Emilia-Romagna l’11,9%; l’Ue stabilisce che il 3% del Pil debba essere destinato alla ricerca: la media italiana è pari all’1,56%, quella regionale al 2,28%; l’Europa chiede di raggiungere il 42% di energia prodotta da fonti rinnovabili: media italiana 13%, in Emilia-Romagna 21,8%; l’Ue chiede di avere meno del 9% di abbandoni scolatici: lungo la Penisola sono l’11,5%, lungo la via Emilia il 9,5%.
    “L’Unione europea è sempre più importante per la vita della nostra regione: sottolineo l’impegno della nostra Regione sul tema dell’Intelligenza artificiale, sulla necessità di governarla e di impiegarla in modo proficuo come, ad esempio, stiamo facendo con i supercomputer, e nel controllo della qualità dell’aria”, spiega Lia Montalti (Pd) per la quale “di grande importanza è anche la normativa per l’energia eolica off shore”.
    “Trovo strano che se da un lato diciamo che l’Ue è molto importante per il nostro futuro ora ci si dice di accelerare la Sessione europea 2024 dell’Emilia-Romagna”, spiega il relatore di minoranza Stefano Bargi (Lega) per il quale “non so se abbia senso parlare di etica davanti all’Intelligenza Artificiale, visto che si tratta di un algoritmo che si basa sulle informazioni che sono gli esseri umani: se facciamo decidere l’IA su alcuni temi lo fa solo in base alla statistica, si tratta di algoritmi e non soggetti autonomi, quindi eviterei di parlare di etica”.
    La commissione ha nominato Marco Fabbri (Pd) relatore di maggioranza.
    (Luca Molinari)

    Imprese lavoro e turismo

    20 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    Reggio, Gibertoni (Misto): chiarire la situazione dei lavori di elettrificazione sulle linee ferroviarie

    Fare il punto sull’attuale situazione dei lavori di elettrificazione delle linee ferroviarie gestite da Fer Srl. Nello specifico, chiarire se, nel 2023, per alcuni mesi, sulle linee reggiane – Reggio Emilia-Guastalla, Reggio Emilia-Sassuolo e Reggio Emilia-Ciano – i treni elettrici delle ferrovie locali abbiano viaggiato senza l’autorizzazione da parte dell’Ansfisa, l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali, e se tale situazione abbia prodotto conseguenze.
    Sono i punti al centro di un’interrogazione della consigliera Giulia Gibertoni (Gruppo Misto). 
    Ripercorrendo l’elenco degli investimenti sostenuti dalla Regione, la capogruppo ricorda l’ulteriore stanziamento del 2022, di 81 milioni, per completare l’elettrificazione delle linee regionali e la priorità data negli anni alle linee reggiane.
    Per quanto riguarda la gestione di rete, infrastrutture e impianti – si legge nell’atto ispettivo – è la società Fer srl ad occuparsene dal febbraio 2012, direttamente o attraverso società controllate o partecipate. “Inoltre -rileva la consigliera-, alla società può anche essere trasferita dalla Regione, in tutto o in parte, la proprietà delle reti ferroviarie, degli impianti e delle dotazioni patrimoniali”.
    “Ansfisa promuove la sicurezza e la vigilanza sulle infrastrutture ferroviarie, stradali e autostradali e sugli impianti fissi -prosegue Gibertoni-. Ancora oggi sulle linee reggiane sarebbero in esercizio treni diversi da quelli a trazione elettrica e sulla stessa linea che porta l’alimentazione elettrica sarebbero ancora necessari lavori e adeguamenti. La giustificazione avanzata da Fer, ovvero che si tratterebbe di un servizio solo sperimentale, sarebbe stata smentita da Ansfisa”. Situazione su cui la consigliera vuole chiarezza, chiedendo anche se siano stati rilevati ritardi rispetto alla pianificazione dei lavori.
    Infine, Giulia Gibertoni chiede il dettaglio della percentuale di treni diesel e treni ad alimentazione elettrica attualmente circolanti sulle linee reggiane, i tempi di attivazione della sottostazione elettrica di alimentazione di San Polo d’Enza e se gli uffici regionali competenti siano informati delle comunicazioni tra Fer e Ansfisa.
    (Brigida Miranda)

    Infrastrutture e trasporti

    20 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    Settimana della legalità. Con il Premio Morrione va in scena il giornalismo investigativo

    Il Premio Morrione per il giornalismo investigativo e l’associazione Libera protagonisti della “Settimana delle legalità“, l’iniziativa promossa dall’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna. Nel corso della settimana sono previsti 80 eventi, 33 dei quali realizzati in collaborazione con Libera e 23 all’interno del progetto “Concittadini”, che vedono coinvolti 63 enti pubblici, 47 scuole e numerosi soggetti privati.
    L’appuntamento è per venerdì 22 marzo alle 10 nei locali dell’Assemblea legislativa, in viale Aldo Moro 50 A Bologna, con Silvia Zamboni, vicepresidente dell’Assemblea, Mara Filippi Morrione e Francesco Cavalli, rispettivamente portavoce e segretario generale del Premio Morrione, nonché la giornalista Sofia Nardacchione di Libera Emilia-Romagna. Il giornalista Tommaso Panza, inoltre, presenterà il cortometraggio “Brucia la terra” – realizzato insieme a Youssef Hassan Holgado – che ha vinto la dodicesima edizione del Premio Roberto Morrione per il giornalismo investigativo. “Brucia la terra” ha vinto la 12esima edizione del Premio Morrione e ricostruisce la storia recente di Foggia commissariata per mafia, un dramma raccontato attraverso documenti investigativi, audio inediti, testimonianze di vittime di mafia e degli imprenditori che hanno denunciato i loro aguzzini.
    Il Premio Morrione è un riconoscimento al giornalismo investigativo dedicato alla memoria di Roberto Morrione, a lungo giornalista Rai e già stretto collaboratore di Enzo Biagi. Dopo l’esperienza al Tg3, fra gli altri incarichi, ha diretto Rai International e a lungo Rai News 24.
    La giornata sarà anche l’occasione per ricordare Ilaria Alpi a 30 anni dalla sua morte. La giornalista e fotoreporter è stata assassinata a Mogadiscio insieme al cameraman Miran Hrovatin, dove lavorava come inviata per il TG3 diretto da Sandro Curzi in uno dei momenti più delicati per la storia del Corno d’Africa: a Ilaria Alpi è dedicato uno dei totem allestiti nei locali dell’Assemblea legislativa all’interno della mostra “Una vita contro la mafia” realizzata in occasione della “Settimana della legalità”.
    L’ingresso è libero.
    Il programma della Settimana della Legalità

    Assemblea

    20 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    Gibertoni (Misto): confermare lo stop all’ampliamento della discarica di Baricella

    Confermare lo stop all’ampliamento della discarica di Baricella come già pubblicamente comunicato nel 2019. A sollecitare la giunta in tal senso è Giulia Gibertoni (gruppo Misto), la quale ricorda come, “su un’area dove, dal 1996 al 2006, sono state smaltite circa 1 milione e 200 mila tonnellate di rifiuti urbani, incombe tuttora la minaccia di un progetto di ampliamento per 600mila tonnellate di rifiuti speciali di origine industriale”.
    La consigliera ricorda poi come l’ampliamento sia stato avversato dalla comunità locale, tanto che nel 2017 si è costituito il “Comitato pro ambiente Baricella” per contrastare in tutte le opportune sedi il progetto di ingrandimento della discarica. A fronte di un’autorizzazione integrata ambientale già scaduta, nel 2018 la Regione aveva concesso una proroga di ventuno mesi, impugnata al Tar di Bologna sia dall’amministrazione comunale sia dal comitato. In seguito alla proroga, il progetto fu inizialmente approvato in Conferenza dei servizi, nel 2019, salvo poi registrare la revoca d’ufficio da parte della Regione in quanto il Consiglio comunale di Baricella non aveva proceduto nei termini perentori della legge regionale per la ratifica dell’assenso alla variante urbanistica.
    La capogruppo informa anche che in seguito alla decisione della Regione è seguito un confronto legale sfociato presso il Consiglio di Stato che, nel 2023, ha decretato la possibilità per la società Herambiente Spa di procedere con l’ampliamento della discarica già esistente. Giudicando il progetto come “assurdo e pericoloso, in quanto la zona dell’ampliamento è definita come area a elevata probabilità di inondazione con tempi di ritorno tra i 20 e 50 anni, tanto da finire sott’acqua sia nel corso dell’alluvione del 1996 sia più recentemente nel maggio 2023”, Gibertoni ricorda anche la vicinanza del sito al centro abitato di Baricella “con evidente danno al benessere e alla salubrità del luogo”.
    Da quanto esposto, quindi, Giulia Gibertoni chiede all’esecutivo regionale di “garantire ai cittadini di Baricella che nessuna proroga funzionale all’ampliamento della discarica verrà accordata ad Herambiente, mantenendo gli impegni presi nel corso del confronto con i cittadini”.
    L’auspicio finale della consigliera è che la giunta “eviti di realizzare una nuova discarica per rifiuti speciali, di cui l’Emilia-Romagna è ancora importatrice da fuori regione, e per di più in un’area già andata sott’acqua, causa alluvioni, due volte negli ultimi anni”.
    (Luca Boccaletti)

    Ambiente e territorio

    20 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    Facci (Misto): fare chiarezza sulla strategia “Plastic free”

    Sapere quali risultati siano stati ottenuti a seguito dell’adozione della strategia Plastic free, in particolare sul fronte della riduzione dell’utilizzo dei materiali – come bottiglie e stoviglie – in plastica monouso.
    A chiederlo, con un’interrogazione, è il consigliere Michele Facci (Gruppo Misto). 
    Oltre quattro anni fa – ricorda Facci – “la Regione approvava il documento per la riduzione dell’incidenza delle plastiche sull’ambiente che prevedeva anche iniziative da adottare nelle sedi regionali”. Tra gli obiettivi prefissati, a titolo di esempio: progressiva riduzione di bottiglie e stoviglie in plastica nelle sedi regionali e iniziative da adottarsi anche nella ristorazione collettiva; invito ai dipendenti ad adottare buone pratiche; predisposizione di materiale informativo e azioni di sensibilizzazione; impegno per Intercent-ER ad inserire nelle procedure di gara clausole volte a valorizzare l’uso di stoviglie riutilizzabili o biodegradabili; contributi a progetti per le tecnologie plastic free; iniziative per il potenziamento della vendita di prodotti sfusi nel settore del commercio a dettaglio.
    “Da una prima sommaria verifica -rileva il consigliere- nelle sedi istituzionali di pertinenza della Regione la vendita di bottiglie in plastica continua ad essere praticata. Inoltre, a seguito di altro mio atto ispettivo, è stato comunicato che non risultavano attivi bandi di finanziamento specifici per attività di riciclo dei rifiuti”.
    Facci pertanto chiede alla giunta di dettagliare quanti siano i distributori automatici di bottiglie in plastica presenti presso le sedi istituzionali; quali siano gli esiti del monitoraggio svolto nelle mense in merito all’utilizzo di materiali monouso; quali i provvedimenti adottati per ridurre tali materiali sulle spiagge, nelle aree protette e nel corso degli eventi a partire dal 2020. Infine, il consigliere chiede lumi anche sull’ordinanza balneare volta a ridurre la plastica monouso negli stabilimenti, nonché delucidazioni sugli standard definiti da Atersir sul tema e sui contributi che la Regione intende erogare per progetti specifici.
    (Brigida Miranda)

    Ambiente e territorio

    20 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    On ER, il giornale dell’Emilia-Romagna: gli investimenti per la sanità, il fine vita e la Settimana della legalità nella nuova puntata

    Investimenti per la sanità dell’Emilia-Romagna, il progetto di legge sul fine vita e la Settimana della legalità in Assemblea legislativa, con Sofia Nardacchione, giornalista e co-referente di Libera Emilia-Romagna, come ospite in studio per parlare di mafie e criminalità organizzata: sono i temi della nuova puntata di On ER, il giornale dell’Emilia-Romagna.
    In trasmissione si parla degli investimenti nella sanità: l’Assemblea ha infatti votato a favore del piano degli investimenti da oltre mezzo miliardo di euro per la sanità regionale, sostenuto da risorse statali e regionali, i cui principali interventi riguardano l’ospedale di Piacenza e quello di Carpi, l’adeguamento antisismico all’ospedale di Modena, la riqualificazione del Polo Materno-Infantile del Sant’Orsola di Bologna, l’ampliamento della Casa della Salute di Rimini. Poi si torna a parlare del progetto di legge sul fine vita, che ha iniziato l’iter in commissione Sanità, con la relazione dell’assessore Raffaele Donini e con la nomina della relatrice della legge Marilena Pillati. La puntata va in onda tutte le settimane su 19 emittenti televisive. Ogni puntata avrà una durata di circa 15 minuti.
    Tre invece le “pillole” di tre minuti per la versione radiofonica di On ER. Prima puntata dedicata agli investimenti di oltre mezzo miliardo in edilizia sanitaria. Nuovi ospedali e strutture in arrivo in tutta l’Emilia-Romagna: il dibattito in Assemblea tra i consiglieri. Due puntate incentrate, invece, sulla Settimana della legalità; la prima sulla mostra inaugurata da Pietro Grasso, l’ex procuratore antimafia, “Una vita contro la mafia” con 25 totem realizzati dagli studenti dell’istituto Einaudi-Molari di Rimini. 25 storie di vittime della mafia. E poi, la seconda puntata dedicata all’intera settimana con un focus sugli appuntamenti di teatro e giornalismo. Lo spettacolo teatrale di Giuliano Scarpinato, figlio di magistrati antimafia, e la giornata dedicata al giornalismo investigativo con il Premio Roberto Morrione.
    In redazione: Margherita Giacchi, Andrea Perini, Francesca Mezzadri. Direttore: Mauro Sarti

    Assemblea

    19 Marzo 2024 LEGGI TUTTO

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    Zamboni (Europa Verde): acquisto e vendita di prodotti sfusi per ridurre i rifiuti da imballaggi

    Promuovere il consumo e la vendita di prodotti alimentari e non alimentari sfusi per ridurre i rifiuti da imballaggio. Con questo obiettivo Silvia Zamboni (Europa Verde) ha presentato un progetto di legge illustrato in commissione Politiche economiche presieduta dalla vice presidente Palma Costi.
    “Questo progetto di legge composto di 11 articoli -ha spiegato Zamboni- ha due obiettivi: aggiungere risorse regionali aggiuntive a quelle statali per promuovere la vendita di prodotti alla spina e sostenere un’adeguata informazione per esercenti e consumatori finali. Secondo una ricerca condotta lo scorso anno, nel 2022 in Emilia-Romagna la produzione totale di rifiuti è stata di oltre 2 milioni di tonnellate che diviso per gli oltre 4 milioni di abitanti significa che sono stati prodotti 628 chili di rifiuti pro-capite, con una leggera diminuzione, pari all’1,4%, rispetto all’anno precedente”.
    “Con la legge regionale 16 del 2015 -ha concluso Zamboni- anche l’Emilia-Romagna ha fatto propri i principi dell’economia circolare: il modello di gestione delineato è in linea con la ‘gerarchia dei rifiuti’ europea, che pone al vertice delle priorità la prevenzione della produzione di rifiuti solidi urbani, riuso, recupero e riciclo. Scopo di questo progetto di legge è introdurre nuovi strumenti per ridurre la produzione dei rifiuti da imballaggio, abbattendo gli impatti negativi, anche al fine di contenerne gli effetti climalteranti”.
    Nella proposta viene incentivata la vendita di prodotti sfusi e alla spina, in particolare i prodotti agricoli e alimentari a chilometro zero e da filiera corta, negli esercizi commerciali in spazi dedicati (i cosiddetti “green corner”) dotati di appositi contenitori e distributori. Viene inoltre sostenuta l’apertura di nuovi esercizi che prevedano esclusivamente la vendita di prodotti sfusi del territorio. Per il raggiungimento degli obiettivi, il progetto di legge prevede appositi contributi economici regionali, tramite un bando annuale rivolto agli esercenti.
    (Lucia Paci)

    Imprese lavoro e turismo

    19 Marzo 2024 LEGGI TUTTO